VIII domenica del tempo ordinario, anno A: salmo 62,2

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CEI Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia salvezza (v. 6: speranza)
TILC Soltanto in Dio trovo riposo, da lui viene la mia salvezza (v. 6: speranza)
NV In Deo tantum quiesce, anima mea, ab ipso enim salutare meum (v. 6: patientia mea)
Vulgata: Nonne Deo subiecta erit anima mea? ab ipso enim salutare meum. 
v. 6: Verumtamen Deo subiecta esto, anima mea, quoniam ab ipso patientia mea.
Letterale: Sì, verso il Signore è silenziosa la mia anima, da lui la mia salvezza
v. 6: Sì, per il Signore sii silenziosa, anima mia, perché da lui la mia speranza.

1Cor 4,3-5: A me importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.
Mt 6,25: Non preoccupatevi per la vostra vita.

Bernardo di Clairvaux: L’umiltà è adesione quieta alla volontà di Dio, conosciuto nella sua bontà. (SERMO XXVI. De voluntate nostra divinae voluntati subiicienda, 2: Porro totius humilitatis summa in eo videtur consistere, si voluntas nostra divinae, ut dignum est, subiecta sit voluntati, sicut ait Propheta: Nonne Deo subiecta erit anima mea? Scio quidem creaturam omnem, velit, nolit, subiectam esse Creatori; sed a creatura rationali voluntaria subiectio quaeritur, ut voluntarie sacrificet Domino, et confiteatur nomini eius: non quia terribile et sanctum, non quia omnipotens, sed quia bonum est.)

Il salmo ci parla di un silenzio di fronte a Dio che è quieta adesione e attesa fiduciosa, e dunque riposo. Il sereno e umile affidamento al Signore ci libera dalle fatiche dell’ansia e del giudizio.