Eโ stato pubblicato il testo del Videomessaggio che il Santo Padre ha inviato ai partecipanti alla Maratona di preghiera online che si svolge in occasione della VII Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, che questโanno ha per tema โEconomia senza tratta di personeโ:
Videomessaggio del Santo Padre
Care sorelle e cari fratelli!
Mi rivolgo a tutti voi che lavorate contro la tratta di persone e che oggi siete spiritualmente uniti in questa Giornata Mondiale di preghiera, che ha anche unโintenzione specifica: una โEconomia senza trattaโ. Mi rallegra sapere che questโanno diversi momenti di preghiera sono interreligiosi, uno di questi anche in Asia.
Estendo il mio messaggio a tutte le persone di buona volontร che pregano, si impegnano, studiano e riflettono per contrastare la tratta di persone; e soprattutto a chi โ come Santa Bakhita, che oggi celebriamo โ ha vissuto il dramma della tratta nella propria vita.
- Pubblicitร -
Questa giornata รจ importante, perchรฉ ci aiuta tutti a ricordare questo dramma, e ci incoraggia a non smettere di pregare e di lottare insieme. Possano la riflessione e la presa di coscienza essere sempre accompagnate da gesti concreti, che aprono anche strade di emancipazione sociale. Lโobiettivo, infatti, รจ che ogni persona schiavizzata torni ad essere libera protagonista della propria vita e parte attiva della costruzione del bene comune.
Carissimi, questa รจ una Giornata di preghiera. Sรฌ, cโรจ bisogno di pregare per sostenere le vittime della tratta e le persone che accompagnano i processi di integrazione e di reinserimento sociale. Cโรจ bisogno di pregare perchรฉ impariamo ad avvicinarci con umanitร e coraggio a chi รจ segnato da tanto dolore e disperazione, tenendo viva la speranza. Pregare per essere sentinelle capaci di discernere e fare scelte orientate al bene. La preghiera tocca il cuore e spinge ad azioni concrete, ad azioni innovative, coraggiose, che sanno assumere il rischio confidando nella potenza di Dio (cfr Mc 11,22-24).
La memoria liturgica di Santa Bakhita รจ un richiamo forte a questa dimensione della fede e della preghiera: la sua testimonianza risuona sempre viva e attuale! Ed รจ un richiamo a mettere al centro le persone trafficate, le loro famiglie, le loro comunitร . Sono loro il centro del nostro pregare. Santa Bakhita ci ricorda che esse sono le protagoniste di questa giornata, e che tutti noi siamo al servizio (cfr Lc 17,10).
Ed ora vorrei condividere con voi alcuni spunti di riflessione e di azione riguardo al tema che avete scelto: lโโEconomia senza trattaโ. Altri spunti li potete trovare nel messaggio che ho rivolto ai partecipanti allโevento โEconomy of Francescoโ, il 21 novembre scorso.
Unโeconomia senza tratta รจ:
1. unโeconomia di cura. La cura puรฒ essere intesa come prendersi cura delle persone e della natura, offrendo prodotti e servizi per la crescita del bene comune. Unโeconomia che ha cura del lavoro, creando opportunitร di impiego che non sfruttano il lavoratore per condizioni di lavoro degradanti e orari estenuanti. La pandemia del Covid ha esacerbato e aggravato le condizioni di sfruttamento lavorativo; la perdita di posti di lavoro ha penalizzato tante persone vittime della tratta in processo di riabilitazione e reinserimento sociale. ยซIn questi momenti, nei quali tutto sembra dissolversi e perdere consistenza, ci fa bene appellarci alla soliditร che deriva dal saperci responsabili della fragilitร degli altri cercando un destino comuneยป (Enc. Fratelli tutti, 115). Dunque economia di cura significa economia solidale: lavoriamo per una soliditร che si coniuga con la solidarietร . Siamo convinti che la solidarietร , ben amministrata, dร luogo a una costruzione sociale piรน sicura e piรน salda (cfr ibid.).
2. unโeconomia senza tratta รจ unโeconomia con regole di mercato che promuovono la giustizia e non esclusivi interessi particolari. La tratta di persone trova terreno fertile nellโimpostazione del capitalismo neoliberista, nella deregolamentazione dei mercati che mira a massimizzare i profitti senza limiti etici, senza limiti sociali, senza limiti ambientali (cfr ibid., 210). Se si segue questa logica, esiste solamente il calcolo di vantaggi e svantaggi. Le scelte non si fanno in base ai criteri etici, ma assecondando gli interessi dominanti, spesso abilmente rivestiti con unโapparenza umanitaria o ecologica. Le scelte non si fanno guardando le persone: le persone sono uno dei numeri, anche da sfruttare.
3. Per tutto questo, unโeconomia senza tratta รจ unโeconomia coraggiosa โ ci vuole coraggio. Non nel senso della spregiudicatezza, delle operazioni azzardate alla ricerca di facili guadagni. No, in quel senso no; naturalmente non รจ il coraggio che ci vuole, questo Al contrario, รจ lโaudacia della costruzione paziente, della programmazione che non guarda sempre e solo al vantaggio a brevissimo termine, ma ai frutti a medio e lungo termine e, soprattutto, alle persone. Il coraggio di coniugare il legittimo profitto con la promozione dellโoccupazione e di condizioni dignitose di lavoro. In tempi di forte crisi, come lโattuale, questo coraggio รจ ancora piรน necessario. Nella crisi la tratta prolifera, lo sappiamo tutti: lo vediamo tutti i giorni. Nella crisi la tratta prolifera; dunque occorre rafforzare unโeconomia che risponda alla crisi in maniera non miope, in maniera durevole, in maniera solida.
Care sorelle e cari fratelli, mettiamo tutto questo nella nostra preghiera, in particolare oggi, per intercessione di Santa Bakhita. Prego per voi, e tutti insieme preghiamo per ogni persona che in questo momento รจ vittima della tratta. E voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!