VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AL TED 2017 DI VANCOUVER
[26 APRILE 2017]
https://youtu.be/raI3uSaR24Q
Listen to Videomessaggio del Santo Padre al Ted 2017 di Vancouver byCerco il Tuo volto on hearthis.at
Listen to Videomessaggio del Santo Padre al Ted 2017 di Vancouver byCerco il Tuo volto on hearthis.at
- Pubblicitร -
Buona sera โ oppure buon giorno, non so che ora รจ lรฌ da voi!
A qualsiasi ora, sono perรฒ contento di partecipare al vostro incontro. Mi รจ piaciuto molto il titolo โ โThe future youโ โ perchรฉ, mentre guarda al domani, invita giร da oggi al dialogo: guardando al futuro, invita a rivolgersi a un โtuโ. โThe future youโ, il futuro รจ fatto di te, รจ fatto cioรจ di incontri, perchรฉ la vita scorre attraverso le relazioni. Parecchi anni di vita mi hanno fatto maturare sempre piรน la convinzione che lโesistenza di ciascuno di noi รจ legata a quella degli altri: la vita non รจ tempo che passa, ma tempo di incontro.
Incontrando o ascoltando ammalati che soffrono, migranti che affrontano tremende difficoltร in cerca di un futuro migliore, carcerati che portano lโinferno nel proprio cuore, persone, specialmente giovani, che non hanno lavoro, mi accompagna spesso una domanda: โPerchรฉ loro e non io?โ Anchโio sono nato in una famiglia di migranti: mio papร , i miei nonni, come tanti altri italiani, sono partiti per lโArgentina e hanno conosciuto la sorte di chi resta senza nulla. Anchโio avrei potuto essere tra gli โscartatiโ di oggi. Perciรฒ nel mio cuore rimane sempre quella domanda: โPerchรฉ loro e non io?โ
Mi piacerebbe innanzitutto che questo incontro ci aiuti a ricordare che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che nessuno di noi รจ unโisola, un io autonomo e indipendente dagli altri, che possiamo costruire il futuro solo insieme, senza escludere nessuno. Spesso non ci pensiamo, ma in realtร tutto รจ collegato e abbiamo bisogno di risanare i nostri collegamenti: anche quel giudizio duro che porto nel cuore contro mio fratello o mia sorella, quella ferita non curata, quel male non perdonato, quel rancore che mi farร solo male, รจ un pezzetto di guerra che porto dentro, รจ un focolaio nel cuore, da spegnere perchรฉ non divampi in un incendio e non lasci cenere.
Molti oggi, per diversi motivi, sembrano non credere che sia possibile un futuro felice. Questi timori vanno presi sul serio. Ma non sono invincibili. Si possono superare, se non ci chiudiamo in noi stessi. Perchรฉ la felicitร si sperimenta solo come dono di armonia di ogni particolare col tutto. Anche le scienze โ lo sapete meglio di me โ ci indicano oggi una comprensione della realtร , dove ogni cosa esiste in collegamento, in interazione continua con le altre.
E qui arrivo al mio secondo messaggio. Come sarebbe bello se alla crescita delle innovazioni scientifiche e tecnologiche corrispondesse anche una sempre maggiore equitร e inclusione sociale! Come sarebbe bello se, mentre scopriamo nuovi pianeti lontani, riscoprissimo i bisogni del fratello e della sorella che mi orbitano attorno! Come sarebbe bello che la fraternitร , questa parola cosรฌ bella e a volte scomoda, non si riducesse solo a assistenza sociale, ma diventasse atteggiamento di fondo nelle scelte a livello politico, economico, scientifico, nei rapporti tra le persone, tra i popoli e i Paesi. Solo lโeducazione alla fraternitร , a una solidarietร concreta, puรฒ superare la โcultura dello scartoโ, che non riguarda solo il cibo e i beni, ma prima di tutto le persone che vengono emarginate da sistemi tecno-economici dove al centro, senza accorgerci, spesso non cโรจ piรน lโuomo, ma i prodotti dellโuomo.
La solidarietร รจ una parola che tanti vogliono togliere dal dizionario. La solidarietร perรฒ non รจ un meccanismo automatico, non si puรฒ programmare o comandare: รจ una risposta libera che nasce dal cuore di ciascuno. Sรฌ, una risposta libera! Se uno comprende che la sua vita, anche in mezzo a tante contraddizioni, รจ un dono, che lโamore รจ la sorgente e il senso della vita, come puรฒ trattenere il desiderio di fare del bene agli altri?
Per essere attivi nel bene ci vuole memoria, ci vuole coraggio e anche creativitร . Mi hanno detto che a TED cโรจ riunita tanta gente molto creativa. Sรฌ, lโamore chiede una risposta creativa, concreta, ingegnosa. Non bastano i buoni propositi e le formule di rito, che spesso servono solo a tranquillizzare le coscienze. Insieme, aiutiamoci a ricordare che gli altri non sono statistiche o numeri: lโaltro ha un volto, il โtuโ รจ sempre un volto concreto, un fratello di cui prendersi cura.
Cโรจ una storia che Gesรน ha raccontato per far comprendere la differenza tra chi non si scomoda e chi si prende cura dellโaltro. Probabilmente ne avrete sentito parlare: รจ la parabola del Buon Samaritano. Quando hanno chiesto a Gesรน chi รจ il mio prossimo โ cioรจ: di chi devo prendermi cura? โ Gesรน ha raccontato questa storia, la storia di un uomo che i ladri avevano assalito, derubato, percosso e abbandonato lungo la strada. Due persone molto rispettabili del tempo, un sacerdote e un levita, lo videro, ma passarono oltre senza fermarsi. Poi arrivรฒ un samaritano, che apparteneva a una etnia disprezzata, e questo samaritano, alla vista di quellโuomo ferito a terra, non passรฒ oltre come gli altri, come se nulla fosse, ma ne ebbe compassione. Si commosse e questa compassione lo portรฒ a compiere gesti molto concreti: versรฒ olio e vino sulle ferite di quellโuomo, lo portรฒ in un albergo e pagรฒ di tasca sua per la sua assistenza.
La storia del Buon Samaritano รจ la storia dellโumanitร di oggi. Sul cammino dei popoli ci sono ferite provocate dal fatto che al centro cโรจ il denaro, ci sono le cose, non le persone. E cโรจ lโabitudine spesso di chi si ritiene โper beneโ, di non curarsi degli altri, lasciando tanti esseri umani, interi popoli, indietro, a terra per la strada. Cโรจ perรฒ anche chi dร vita a un mondo nuovo, prendendosi cura degli altri, anche a proprie spese. Infatti โ diceva Madre Teresa di Calcutta โ non si puรฒ amare se non a proprie spese.
Abbiamo tanto da fare, e dobbiamo farlo insieme. Ma come fare, con il male che respiriamo? Grazie a Dio, nessun sistema puรฒ annullare lโapertura al bene, la compassione, la capacitร di reagire al male che nascono dal cuore dellโuomo. Ora voi mi direte: โsรฌ, sono belle parole, ma io non sono il Buon Samaritano e nemmeno Madre Teresa di Calcuttaโ. Invece ciascuno di noi รจ prezioso; ciascuno di noi รจ insostituibile agli occhi di Dio. Nella notte dei conflitti che stiamo attraversando, ognuno di noi puรฒ essere una candela accesa che ricorda che la luce prevale sulle tenebre, non il contrario.
Per noi cristiani il futuro ha un nome e questo nome รจ speranza. Avere speranza non significa essere ottimisti ingenui che ignorano il dramma del male dellโumanitร . La speranza รจ la virtรน di un cuore che non si chiude nel buio, non si ferma al passato, non vivacchia nel presente, ma sa vedere il domani. La speranza รจ la porta aperta sullโavvenire. La speranza รจ un seme di vita umile e nascosto, che perรฒ si trasforma col tempo in un grande albero; รจ come un lievito invisibile, che fa crescere tutta la pasta, che dร sapore a tutta la vita. E puรฒ fare tanto, perchรฉ basta una sola piccola luce che si alimenta di speranza, e il buio non sarร piรน completo. Basta un solo uomo perchรฉ ci sia speranza, e quellโuomo puoi essere tu. Poi cโรจ un altro โtuโ e un altro โtuโ, e allora diventiamo โnoiโ. E quando cโรจ il โnoiโ, comincia la speranza? No. Quella รจ incominciata con il โtuโ. Quando cโรจ il noi, comincia una rivoluzione.
Il terzo e ultimo messaggio che vorrei condividere oggi riguarda proprio la rivoluzione: la rivoluzione della tenerezza. Che cosโรจ la tenerezza? ร lโamore che si fa vicino e concreto. ร un movimento che parte dal cuore e arriva agli occhi, alle orecchie, alle mani. La tenerezza รจ usare gli occhi per vedere lโaltro, usare le orecchie per sentire lโaltro, per ascoltare il grido dei piccoli, dei poveri, di chi teme il futuro; ascoltare anche il grido silenzioso della nostra casa comune, della terra contaminata e malata. La tenerezza significa usare le mani e il cuore per accarezzare lโaltro. Per prendersi cura di lui.
La tenerezza รจ il linguaggio dei piรน piccoli, di chi ha bisogno dellโaltro: un bambino si affeziona e conosce il papร e la mamma per le carezze, per lo sguardo, per la voce, per la tenerezza. A me piace sentire quando il papร o la mamma parlano al loro piccolo bambino, quando anche loro si fanno bambini, parlando come parla lui, il bambino. Questa รจ la tenerezza: abbassarsi al livello dellโaltro. Anche Dio si รจ abbassato in Gesรน per stare al nostro livello. Questa รจ la strada percorsa dal Buon Samaritano. Questa รจ la strada percorsa da Gesรน, che si รจ abbassato, che ha attraversato tutta la vita dellโuomo con il linguaggio concreto dellโamore.
Sรฌ, la tenerezza รจ la strada che hanno percorso gli uomini e le donne piรน coraggiosi e forti. Non รจ debolezza la tenerezza, รจ fortezza. ร la strada della solidarietร , la strada dellโumiltร . Permettetemi di dirlo chiaramente: quanto piรน sei potente, quanto piรน le tue azioni hanno un impatto sulla gente, tanto piรน sei chiamato a essere umile. Perchรฉ altrimenti il potere ti rovina e tu rovinerai gli altri. In Argentina si diceva che il potere รจ come il gin preso a digiuno: ti fa girare la testa, ti fa ubriacare, ti fa perdere lโequilibrio e ti porta a fare del male a te stesso e agli altri, se non lo metti insieme allโumiltร e alla tenerezza. Con lโumiltร e lโamore concreto, invece, il potere โ il piรน alto, il piรน forte โ diventa servizio e diffonde il bene.
Il futuro dellโumanitร non รจ solo nelle mani dei politici, dei grandi leader, delle grandi aziende. Sรฌ, la loro responsabilitร รจ enorme. Ma il futuro รจ soprattutto nelle mani delle persone che riconoscono lโaltro come un โtuโ e se stessi come parte di un โnoiโ.
Abbiamo bisogno gli uni degli altri. E perciรฒ, per favore, ricordatevi anche di me con tenerezza, perchรฉ svolga il compito che mi รจ stato affidato per il bene degli altri, di tutti, di tutti voi, di tutti noi.
Grazie.
ยฉ Copyright โ Libreria Editrice Vaticana
Fonte del video โ ted.com