La poesia, al suo primo scatto, nasce per celebrare il divino. ร una scala per ascendere tra le bestie celesti; รจ un agguato, la trama โ fatale, fatata โ per imporre la museruola alla divinitร . Tra Orfeo che incanta il re degli inferi e Giovanni che a Patmos vede angeli, draghi e micidiali cavalieri; tra le visioni degli sciamani siberiani e le preghiere ad Ammone, una continuitร รจ ben salda.
La poesia รจ il codice che dissigilla i cieli e solletica gli dรจi, li intima a svelarsi in forma di pioggia, rivelazione, luce. Parola che fiammeggia, quella qui antologizzata, da sussurrare con il cuore teso a stendardo. Dai versi di Milarepa a quelli di Boris Pasternak, da Giovanni della Croce a Ikkyลซ e โAttฤr il rapporto con il divino รจ declinato in ogni aspetto: a volte si conforma in amore nuziale e in conforto, altre in accesa gelosia, altre ancora in accusa.
Nulla limita il dire del poeta: il linguaggio โ sublime combustibile, tra obbedienza e ribellione โ dร voce allโonnipotente nella sua gloria e nella sua erranza tra gli orrori del mondo. A volte, il dio ha un corpo glorioso, la vigoria di una belva, altre il volto del โbuon pastoreโ, del servo che conosce ogni patire; la poesia, sempre, รจ strategia di battaglia, unโinfinita caccia reale. Effimeri! Con una Lettera ai poeti di papa Francesco.
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La poesia e la dimensione mistica dellโesistenza.
La presentazione della nostra โVersi a Dio.ย Antologia della poesia religiosaโ.
