Il legame tra bellezza e annuncio del Vangelo, paradigma della tradizione millenaria della Chiesa cattolica, ribadito nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di papa Francesco, è stato efficacemente suggellato da queste parole del papa emerito Benedetto XVI: “Le immagini sacre, con la loro bellezza, sono anch’esse annuncio evangelico ed esprimono lo splendore della verità cattolica, mostrando la suprema armonia tra il buono e il bello, tra la ‘via veritatis’ e la ‘via pulchritudinis'”. Il connubio arte-fede all’inizio del XX secolo fu il motore e l’ispirazione dell’opera di Biagio Biagetti. Esperto conoscitore delle tecniche artistiche e di conservazione, convinto e impegnato cattolico, non fu semplicemente un “pittore”, ma sempre “pittore religioso” anche quando non si dedicò a tematiche sacre. La risposta di Biagetti alle espressioni figurative del Novecento spesso in rotta con il passato era un idea di arte cristiana “piena del sentimento del presente e con gli occhi rivolti all’eternità”. Il suo anelito all’unità tra sacro e profano, passato e presente, trova risposta nella certezza che il messaggio di Cristo, è lo stesso ieri, oggi e sempre.
Ascolta l’intervista di Radio Vaticana all’autore Paolo Ondarza
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