Discorso di Papa Francesco agli artisti del โ€œConcerto di Nataleโ€ in Vaticano

1012

SALUTO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AGLI ARTISTI DEL โ€œCONCERTO DI NATALEโ€ IN VATICANO

Sala Clementina
Venerdรฌ, 14 dicembre 2018

Papa Francesco udienza artisti del concerto di Natale in Vaticano

Cari amici,

ci stiamo preparando alla celebrazione del Natale. Lโ€™evento della nascita di Gesรน, duemila anni fa, avvenne in un preciso contesto culturale. Oggi, il Natale รจ festeggiato in tutte le parti del mondo e si manifesta secondo i costumi e le tradizioni piรน diverse, generando molteplici rappresentazioni, a cui anche voi artisti contribuite con i vostri talenti e la vostra passione.

Il Natale รจ sempre nuovo, perchรฉ ci invita a rinascere nella fede, ad aprirci alla speranza, a riaccendere la caritร . Questโ€™anno, in particolare, ci chiama a riflettere sulla situazione di tanti uomini, donne e bambini del nostro tempo โ€“ migranti, profughi e rifugiati โ€“ in marcia per fuggire dalle guerre, dalle miserie causate dalle ingiustizie sociali e dai cambiamenti climatici. Per lasciare tutto โ€“ casa, parenti, patria โ€“ e affrontare lโ€™ignoto, bisogna avere patito una situazione molto pesante!

- Pubblicitร  -

Anche Gesรน proveniva โ€œda un altro luogoโ€. Dimorava in Dio Padre, con lo Spirito Santo, in una comunione di sapienza, luce e amore, che Lui ha voluto portarci con la sua venuta al mondo. รˆ venuto ad abitare in mezzo a noi, in mezzo ai nostri limiti e ai nostri peccati, per donarci lโ€™amore della Santissima Trinitร . E come uomo ci ha mostrato la โ€œviaโ€ dellโ€™amore, cioรจ il servizio, fatto con umiltร , fino a dare la vita.

Quando lโ€™ira violenta di Erode si abbattรฉ sul territorio di Betlemme, la Santa Famiglia di Nazareth visse lโ€™angoscia della persecuzione e, guidata da Dio, si rifugiรฒ in Egitto. Il piccolo Gesรน ci ricorda cosรฌ che la metร  dei profughi di oggi, nel mondo, sono bambini, incolpevoli vittime delle ingiustizie umane.

A questi drammi la Chiesa risponde con tante iniziative di solidarietร  e assistenza, di ospitalitร  e accoglienza. Cโ€™รจ sempre molto da fare, ci sono tante sofferenze da lenire e problemi da risolvere. Cโ€™รจ bisogno di un coordinamento maggiore, di azioni piรน organizzate, in grado di abbracciare ogni persona, gruppo e comunitร , secondo il disegno di fraternitร  che accomuna tutti. Ecco perchรฉ รจ necessario fare rete.

Fare rete con lโ€™educazione, prima di tutto, per istruire i piรน piccoli fra i migranti, cioรจ coloro che invece di sedere fra i banchi di scuola, come tanti coetanei, passano le giornate facendo lunghe marce a piedi, o su mezzi di fortuna e pericolosi. Anche loro hanno bisogno di una formazione per potere un domani lavorare e partecipare da cittadini consapevoli al bene comune. E nello stesso tempo si tratta di educarci tutti allโ€™accoglienza e alla solidarietร , per evitare che i migranti e i profughi incontrino, sul loro cammino, indifferenza o, peggio, insofferenza.

Fare rete con lโ€™educazione significa permettere alle persone di rialzarsi in piedi, di rimettersi in cammino con piena dignitร , con la forza e il coraggio per affrontare la vita valorizzando i propri talenti e la propria operositร .

Fare rete con lโ€™educazione รจ una soluzione valida per spalancare i cancelli dei campi-profughi, consentire ai giovani migranti di inserirsi nelle societร  nuove, incontrando solidarietร , generositร  e promuovendole a loro volta.

Ringrazio il progetto di Missioni Don Bosco in Uganda e quello di Scholas Occurrentes in Iraq, perchรฉ hanno raccolto questo appello a โ€œfare rete con lโ€™educazioneโ€, cooperando alla trasmissione del messaggio di speranza del Natale.

Da sempre la missione della Chiesa si รจ manifestata anche attraverso la creativitร  e la genialitร  degli artisti, perchรฉ essi, con le loro opere, riescono a raggiungere i risvolti piรน intimi della coscienza degli uomini e delle donne di ogni tempo. Per questo, a voi qui presenti, va il mio grazie e il mio incoraggiamento a proseguire nel vostro lavoro, per accendere in ogni cuore il calore e la tenerezza del Natale. Grazie e buon concerto!