Il commento al Vangelo di domenica 20 novembre 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
IL RE ร ACCANTO A NOI
Nellโantichitร di Israele la monarchia non si affermรฒ immediatamente, ma solo dopo il lungo periodo dei Giudici. Il Profeta Samuele che consacrรฒ Saul primo re, cercรฒ anzi di dissuadere i suoi contemporanei ricordando loro che il re avrebbe preteso tributi, arruolato i giovani, preso le ragazze come cortigiane. In una parola, il peso della monarchia sarebbe ricaduto sulle spalle del popolo. Nel presente non sembra che le cose siano cambiate.
I pochi monarchi che oggi sono rimasti sono persone lontane dai loro sudditi, che vivono in ricchi palazzi partecipando in modo marginale alla vita pubblica, apparendo anzi piรน spesso nei giornali scandalistici che sulle pagine della politica. La regalitร di Cristo appare molto diversa. La sua corona รจ di spine, i suoi gioielli sono le sue piaghe e il suo trono รจ la croce. Non รจ affatto lontano dai suoi, ma anzi ne condivide da vicino la sorte. Il buon ladrone ci insegna molto sulla preghiera. Succede anche a noi di sentirci in croce, perchรฉ la sofferenza รจ unโesperienza comune nella vita. Non si tratta di un errore, come a volte vorrebbero farci credere, ma di un dato di fatto.
[ads2]Prova ne รจ che Gesรน stesso, figlio di Dio, ha dovuto affrontarla, non gli รจ stata risparmiata, altrimenti potremmo giustamente dubitare che il Maestro sia stato effettivamente un uomo come noi. Il ladrone รจ poi crocifisso dai suoi errori, come lui stesso riconosce rimproverando il compagno. La cosa importante รจ proprio questa, egli sa ammettere le sue colpe, non si lascia andare allโautocommiserazione e non si vergogna di invocare Gesรน, che รจ accanto a lui nella sofferenza. Il fatto che il Maestro non scenda dalla croce, come gli suggeriscono beffardamente i suoi aguzzini, significa che lโingiustizia che viene dal cuore degli uomini, deve essere corretta dagli uomini stessi e la redenzione deve essere desiderata, scelta liberamente, non imposta.
Il Regno di Cristo non รจ di questo mondo, ma non ci รจ precluso. Gesรน, il Re, รจ torturato in modo infinitamente piรน ingiusto e crudele di quanto capiti a noi. Questa terribile ingiustizia puรฒ diventare la nostra giustizia, se sappiamo alzare lo sguardo sulla croce chiedendo di farci entrare nel suo Regno. Il potere regale del Cristo si manifesta nella sua infinita misericordia, egli non esita un attimo, non fa cadere con degnazione la sua decisione, ma dice: OGGI sarai con me. Lo dice a noi!
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LโANNO LITURGICO
La Solennitร di Cristo Re conclude lโAnno Liturgico, che รจ il percorso di meditazione e di approfondimento della storia di Gesรน lungo le domeniche dellโanno. LโAnno Liturgico Inizia con lโAvvento, il tempo dellโattesa, che ha una duplice valenza. Noi infatti ci prepariamo alla nascita del Bambino, ma anche attendiamo il ritorno di Gesรน che verrร nella gloria per giudicare i vivi e i morti. Siamo dunque invitati a prepararci allโavvento del Signore sia nel Natale di Betlemme che negli ultimi tempi.
Dal 25 dicembre fino al battesimo di Gesรน celebriamo il tempo di Natale. Inizia poi un breve periodo del cosiddetto Tempo Ordinario fino al Mercoledรฌ delle Ceneri, questโanno il I marzo, che apre la Quaresima, periodo di penitenza in cui si medita sullโepilogo del percorso terreno del Maestro che porta alla Passione e alla Morte in croce. La Resurrezione, il 16 Aprile, dร inizio al Tempo di Pasqua in cui Gesรน appare agli Apostoli e li prepara alla loro futura missione. Dopo lโAscensione di Cristo al cielo, celebriamo la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, che ha fatto di quel gruppo di uomini impauriti dei grandi annunciatori del Vangelo. Questa solennitร chiude il periodo pasquale e dร inizio al Tempo ordinario che percorre il resto della vicenda di Gesรน e della sua predicazione. Durante lโanno ci sono anche le feste e solennitร Mariane, si celebrano gli Apostoli, i Martiri e i Santi, che ci sono proposti come esempi di vita e come amici e intercessori.
La Solennitร di oggi, Cristo Re dellโuniverso, รจ il culmine della storia ddellโumanitร . Tutto รจ orientato verso quellโepilogo in cui ogni cosa sarร sottomessa al dominio del Figlio di Dio. Lo schema dellโAnno Liturgico viene proposto in tre cicli A, B e C. Concludiamo oggi il ciclo C. Ognuno di essi ci propone la lettura di uno dei tre Vangeli Sinottici, iniziando da Matteo (A), lโanno successivo Marco (B) ed infine Luca (C). I Sinottici hanno questo nome perchรฉ presentano uno schema simile nella narrazione della vita e delle opere di Gesรน. Se messi su tre colonne vicine, con un colpo dโocchio si riconosce questa similitudine, da qui viene lโappellativo Sinottico. Il Vangelo di Giovanni, che ha un impianto differente, รจ letto nel tempo di Pasqua. Ecco dunque che lโAnno Liturgico ci offre la possibilitร di meditare e approfondire il Mistero di Cristo.
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Vangelo della Domenica di Nostro Signore Gesรน Cristo, Re dell’Universo
- Colore liturgico: bianco
- ย 2 Sam 5, 1-3; Sal 121; Col 1, 12-20; Lc 23, 35-43
Lc 23, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca
[ads2]35Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: ยซHa salvato altri! Salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio, lโelettoยป. 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dellโaceto 37e dicevano: ยซSe tu sei il re dei Giudei, salva te stessoยป. 38Sopra di lui cโera anche una scritta: ยซCostui รจ il re dei Giudeiยป. 39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: ยซNon sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!ยป. 40Lโaltro invece lo rimproverava dicendo: ยซNon hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perchรฉ riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di maleยป. 42E disse: ยซGesรน, ricรฒrdati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. 43Gli rispose: ยซIn veritร io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 20 – 26 Novembre 2016
- Tempo Ordinario XXXIV, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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