Il commento di don Fabio Rosini al Vangelo di Domenica 21 Luglio 2019

Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 21 Luglio 2019 – XVI domenica del Tempo Ordinario, dai microfoni di Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.

SCOPRIRE QUELLO CHE IL SIGNORE FA PER ME

Nel Vangelo di questa domenica Marta ospita il Signore Gesù, evento tutt’altro che banale. Nelle varie tappe della vita spirituale, la fase dell’accoglienza è decisiva. Il Signore, parafrasando l’Apocalisse, entra nella nostra esistenza bussando alla nostra porta – e si tratta di lasciarlo entrare. Così facendo, il rapporto con Lui diviene una vera relazione e si diventa intimi. Marta fa questo e non è poco.

Ma una volta aperta la porta al Signore Gesù, c’è un ulteriore salto di qualità da fare e molti trovano grande difficoltà a vivere il passo successivo. Spesso sono proprio le persone più dotate quelle a cui questo scatto risulta ostico. Ossia? Non c’è solo da accogliere il Signore, ma da accoglierlo per quel che Lui è e non secondo i nostri schemi. Questo salto è fotografato dal nostro brano.

Marta accoglie Gesù ed essendo una donna valida, capace, dotata, una primogenita operativa, una donna che sa muoversi e fare molte cose, ecco che sfodera le sue proprie caratteristiche. È arrivato questo Maestro, con tutto il suo codazzo, e siamo in un villaggio israelitico, dove l’ospitalità è sacra.

La prima lettura di questa domenica prepara il tema con il brano della generosa accoglienza che Abramo offre a tre uomini, un nomade come Abramo sa che accogliere o non accogliere un viandante poteva essere questione di vita o di morte.

Ma ad Abramo – come a Marta – succede qualcosa che va oltre lo schema dell’accoglienza: chi arriva ha da dare più di quanto gli si possa offrire.

Abramo prepara di tutto per questi tre pellegrini, ma loro cambieranno la sua vita, lasciandogli la fecondità che lui tanto aspettava. Marta, dal canto suo, si scatena con tutto il suo apparato di rappresentanza e va in ansia diventando aggressiva con la sorella che non la aiuta. Ma cosa sta facendo sua sorella Maria? Sta ferma, inchiodata a ricevere quel che questo Pellegrino ha da darle. Per Maria la parola di questo Maestro non la si può perdere.

LA PARTE MIGLIORE

Per Marta resta centrale la sua azione, quel che lei produce. Quel che lei non intende è che oggi, nella sua casa, è entrato un Altro, un diverso. Questo ha poco da ricevere e tantissimo da dare. Ha da dare “la parte migliore” che nessuno può togliere mai più.

Servire è fondamentale, ma è un risultato, non è il punto di partenza. Non siamo mai noi ad amare per primi, non si parte da noi ma da Lui. Se diamo quel che sappiamo dare, per quanto bravi siamo, sarà sempre una cosa che termina, che sarà tolta, prima o poi.

Per entrare in qualcosa che sappia del Cielo, che profumi di eternità, bisogna riceverlo da Colui che viene dal Padre. Solo Lui sa dare quel che non mi sarà tolto nella gioia e nel dolore, nell’abbondanza e nell’indigenza, nella malattia o nel rifiuto, che nessun ladro mi potrà rubare e che sarà più importante di tutto. Quando scopro cosa il Signore fa per me, quel che faccio per gli altri mi sembra sempre poco e lo faccio con gioia. E non ho la testa per misurare se mia sorella fa di meno o di più. Ho di meglio a cui pensare.

Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica
di don Fabio Rosini

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Letture della
XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.

Dal libro della Gènesi
Gn 18,1-10a

In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 14 (15)
R. Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua. R.
 
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore. R.
 
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre. R.

Seconda Lettura

Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 1, 24-28


Fratelli, io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 38-42

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore

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