Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 16 Giugno 2019 – Anno C, Domenica della Santissima Trinità, dai microfoni di Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.
IL DOMANI È NELLE MANI DI UN PADRE BUONO
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso». C’è una gradualità nella vita spirituale, perché è analoga a quella biologica e in entrambe esiste una nascita, un’infanzia e una maturità. Si parte da una prima luce sulla verità, ci si incammina con un buon orientamento, si inizia a vivere sempre più nella verità e si va verso un compimento. È un processo graduale e la méta è oltre questa esistenza terrena.
Abbiamo spesso pensato, in modo grossolano, che la verità la conosciamo oppure no, ma nella verità si entra piano piano e ci vuole una vita per aprirsi alla verità, per scoprire che lei era sempre lì ad aspettarci e che finalmente abbiamo iniziato a vedere meglio e a lasciarci cambiare. Come succede questo?
«Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità». La verità non si conquista, ma si è condotti fino a essa. Lasciarsi guidare non è semplice, perché implica il relativizzarsi, il mettere in discussione quel che diamo per certo. La verità è più grande di noi e sappiamo che resteremo sempre discepoli della verità, mai proprietari. Ma la verità è un’astrazione? Un concetto da capire? Una dottrina?
«Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità perché non parlerà da sé stesso». Il Maestro della verità è umile e per dire la verità non parte da sé, non consegna la verità come un pacco qualsiasi, ma come conseguenza di una relazione. Per esempio: altro è parlare di cosa è un bambino sulla base di un corso accademico, altro è diventare padri o madri. Quando si parla del proprio bimbo è tutta un’altra cosa. In genere si capisce se uno sta parlando di Cristo perché ha studiato teologia o perché è stato salvato da Cristo. Nel secondo caso non si parla di sé ma di Lui e lo Spirito Santo non è più un’idea o una regola ma un’esperienza.
LA VITA INTIMA DI DIO.
Lo Spirito Santo stesso, dal cuore stesso di Dio, «dirà tutto ciò che avrà udito». Dà risonanza di una parola ascoltata. Ma farà anche altro: «E vi annuncerà le cose future». Potremmo pensare a un oracolo o cose simili. No, è ben altro: se il nostro cuore si apre alla guida interiore dello Spirito Santo, verrà piano piano portato alla verità intera, che è Dio stesso, che è il Signore Gesù e il Padre suo, cioè alla vita intima di Dio. E conoscendo «tutto quello che il Padre possiede» conoscerà l’amore, la generosità e la misericordia che è in Lui.
Qualcuno ha detto che l’uomo è la sua relazione con il futuro, che dal suo modo di pensare cosa ha davanti a sé tutto cambi. Se il mio futuro è un cielo nero senza stelle, io vivo nell’oppressione e tutto può divenire angosciante. Se il mio domani è nelle mani di un Padre buono che provvede, so già cosa mi viene incontro: sta arrivando la Provvidenza; conosco dove porta la mia strada e chi sta guidando la mia esistenza.
Bisogna imparare l’arte di farsi annunciare le cose future dallo Spirito Santo e non dalle nostre proiezioni ingannevoli o ansiose. Conosco il mio futuro, so dove va la mia vita: verso il Padre.
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di don Fabio Rosini