Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 11 agosto 2019 โ XIX domenica del Tempo Ordinario, dai microfoni di Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.
APRIAMO CON FIDUCIA LA PORTA AL SIGNORE
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai ๏ฌanchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro! Luca 12,32-48
ยซBeati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli!ยป. Ci possono essere tanti modi di guardare alla propria vita. In genere ci si proietta sul futuro pensando a qualcosa che ci realizzi e ci appaghi. Si pensa di fare cose belle o interessanti. Una verifica importante di due fidanzati รจ il momento in cui dialogano su come vedono il futuro, come pensano di impostare la loro vita concreta e rivelano lโuno allโaltra le loro attese, i loro desideri. Ci sono quelli che attendono la pensione per poter finalmente fare qualcosa a cui sperano di potersi dedicare da sempre. Qualcuno ha detto che lโuomo รจ un essere per il futuro, ovvero esiste a seconda di come vede quel che gli viene incontro. Se pensa di andare verso qualcosa di bello, tutto รจ saporito; se pensa che la sua vita va incontro al disastro, tutto รจ tragico. Il Vangelo di questa domenica dice il futuro del โpiccolo greggeโ di Cristo che siamo noi: al Padre รจ piaciuto assegnarci il Suo Regno. Ma questa meta meravigliosa ha la sua strada. Passa per rinunce che non sono perdite ma guadagni. E cโรจ un atteggiamento da assumere, che cambia le nostre prospettive radicalmente. Non รจ istintivo pensare a sรฉ stessi come a dei servi che attendono il padrone. Noi pensiamo alla nostra vita piuttosto come a un possesso da gestire e il buon futuro, per noi, รจ la certezza di questo possesso, cerchiamo questa rassicurazione, e addirittura rendiamo la fede una delle strade di questa sicurezza. Poi risulta che stimiamo le persone che sanno donare la loro vitaโฆ dobbiamo fare pace con il cervello: o la vita piena consiste nellโamore, e quindi nella perdita della vita stessa per qualcuno, o consiste nella salvaguardia della nostra propria esistenza.
IL PADRONE DELLA VITA
La domanda latente รจ: chi รจ il padrone? Se sono io, la vita mi deve obbedire, i fatti mi devono confermare nelle mie convinzioni e tutto deve essere a mia disposizione. Ma questo non succede a nessuno. Semplicemente perchรฉ รจ falso. Il padrone รจ un Altro. Se vivo come se fossi io, la vita diventa assurda e scado nellโansia da difesa di un tesoro che si sfalda e si corrompe. Ma il padrone รจ Dio Padre e la realtร obbedisce a Lui. E quando questo lo si accetta si accende la lampada per restare in guardia e ci si cingono i fianchi, come fu nella notte della liberazione pasquale, attendendo nei fatti che il Signore passi e ci porti con Lui. Ogni giorno passa e ci chiede di andar con lui, di fidarci. E se ci lasciamo portare, nelle cose che ci accadono, lโesistenza diventa unโavventura e il Signore compie in noi le sue opere. Aprire subito al padrone quando bussa. Picchia alla nostra porta negli imprevisti, nelle necessitร di qualcuno che abbiamo accanto, nei deragliamenti della vita. Bussa e dice: โTi fidi di me? Sono io il tuo padrone o no? Ti fai portare? Me lo dai il volante della tua vita?โ. Se apro e lo accolgo, entro nella Provvidenza. Se non apro, la vita resta sulle mie spalle e io ne faccio la somma delle mie ansie. Meglio aprire. Il Padrone, per fortuna, รจ Lui.
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Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica
di don Fabio Rosini
Letture della
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Come punisti gli avversari, cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.Dal libro della Sapienza
Sap 18,6-9
La notte [della liberazione] fu preannunciata
ai nostri padri,
perchรฉ avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltร .
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 32 (33)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti รจ bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua ereditร . R.
Ecco, lโocchio del Signore รจ su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
Lโanima nostra attende il Signore:
egli รจ nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.
Seconda Lettura
Aspettava la cittร il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 11,1-2.8-19
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโetร , ricevette la possibilitร di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla cosรฌ, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilitร di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioรจ a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una cittร .
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrรฌ Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrรฌ il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: ยซMediante Isacco avrai una tua discendenzaยป. Egli pensava infatti che Dio รจ capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
Oppure forma breve: Eb 11,1-2.8-12
Aspettava la cittร il cui architetto e costruttore
รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโetร , ricevette la possibilitร di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
Parola di Dio
Vangelo
Anche voi tenetevi pronti.
Lc 12, 32-48
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโรจ il vostro tesoro, lร sarร anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai fianchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโamministratore fidato e prudente, che il padrone metterร a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โIl mio padrone tarda a venireโ, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร un giorno in cui non se lโaspetta e a unโora che non sa, lo punirร severamente e gli infliggerร la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontร del padrone, non avrร disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto; a chi fu affidato molto, sarร richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve: Lc 12,35-40
Anche voi tenetevi pronti..
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai fianchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.