Oggi il Vangelo di Giovanni ci fa contemplare, oltre il miracolo di una guarigione, come Gesรน si ponga come โluceโ che viene ad illuminare la vita dellโuomo, la vita corporale e non solo. Cerchiamo, come fa lโevangelista, di andare oltre il fatto della guarigione e cerchiamo che cosa puรฒ dire a noi, alla nostra vita, anche in questo momento di prova di difficoltร , potremmo dire di buio.
โGesรน passando vide un uomo cieco dalla nascitaโ
Puรฒ essere accaduto che in qualche momento della nostra vita ci siamo sentiti lascati soli da Dio, penso anche ai familiari delle persone decedute a causa dellโepidemia che non hanno potuto neanche essere accanto ai loro cari. Dio davvero vuole punirci in questo modo per i nostri peccati? Gesรน sgombra subito il campo da ogni equivoco: โNรฉ lui ha peccato nรฉ i suoi genitori, ma รจ perchรฉ in lui siano manifestate le opere di Dioโ. Opera di Dio รจ poi credere in Gesรน, come alla fine farร il cieco: โTu, credi nel Figlio dellโuomo?ยป. Egli rispose: ยซE chi รจ, Signore, perchรฉ io creda in lui?ยป. Gli disse Gesรน: ยซLo hai visto: รจ colui che parla con teยป. Ed egli disse: ยซCredo, Signore!ยป. E si prostrรฒ dinanzi a luiโ.
Dio non รจ cieco, anzi ci vede bene e ci vede per primo, ma che cosโรจ che ci impedisce di cogliere lo sguardo di Dio? ร quella cecitร che รจ frutto del nostro avergli voltato le spalle con il peccato. Non รจ Dio che volta le spalle a noi, ma siamo noi che guardiamo da unโaltra parte. Questo vedere di Gesรน verso il cieco, ma anche verso ciascuno di noi ci deve riempire di conforto perchรฉ ci dice che il Signore รจ il Signore della tenerezza e della misericordia.
Se il cieco รจ in una situazione oggettiva di cecitร corporale non dobbiamo dimenticare le tante cecitร che accompagnano la nostra vita, anche se i nostri occhi vedono bene. Cecitร che non riesce a cogliere i valori belli e buoni della vita, cecitร che non riesce a riconoscere la bellezza e la grandezza della creazione, e sciupa lโ armonia del creato, cecitร che non sa riconoscere il valore della vita umana, cecitร morali, materiali, etiche.
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Vi puรฒ essere anche la cecitร della fede! Nel racconto dellโevangelista abbiamo due categorie di ciechi! La prima รจ quella del cieco nato, che si lascia illuminare da Gesรน, fidandosi della sua Parola: โVaโ a lavarti nella piscina di Sรฌloeยป, che significa โInviatoโ. Quegli andรฒ, si lavรฒ e tornรฒ che ci vedeva.โ Viene guarito e acquista la capacitร di vedere, non solo fisicamente, ma anche di andare oltre. Vedere con gli occhi della fede riconoscendo Gesรน, credendo il Lui cosรฌ che tutto lโuomo sia illuminato.
Quella dei Farisei. Essi si ostinano a credere di vedere incapaci di aprirsi alla veritร , a riconoscere le โopere di Dioโ e permettere che Dio agisca nei loro cuori vincolati, come sono, ad una visione ristretta, confidando piรน nella loro conoscenza della legge che nellโ azione e nella misericordia di Dio che si dispiega nella storia della salvezza.
โNoi siamo discepoli di Mosรจ! Noi sappiamo che a Mosรจ ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove siaยป. Rispose loro quellโuomo: ยซProprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontร , egli lo ascolta. Da che mondo รจ mondo, non si รจ mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nullaยป. Gli replicarono: ยซSei nato tutto nei peccati e insegni a noi?ยป. E lo cacciarono fuori.โ
ร il destino del testimone che condivide lo stesso destino di Gesรน che รจ quello di essere rifiutato.
Rifiutare Gesรน significa continuare ad essere ciechi e impedire che la luce, quella vera entri nella nostra vita. Dire di sรฌ a Gesรน implica lโimpegno per la nostra testimonianza.
Lasciamo che il Signore ci illumini, che la luce della sua grazia penetri le pieghe della nostra vita. In questo momento di buio che sta vivendo tutto il mondo per lโepidemia alla quale la scienza cerca di dare risposte, ma si scontra anche con il suo limite e con la sua impotenza, in questo cammino quaresimale che ci prepara alla Pasqua che non sapremo come potremo celebrare, ma che comunque sarร una realtร che illuminerร , anche nella prova, la vita di tanti credenti.
Puรฒ essere e ne sono sicuro che per molti, che puรฒ darsi siano ciechi, la fede verrร accresciuta e per altri che credono di vedere comunque rimarranno ciechi incapaci di aprirsi al mistero di Dio e della nostra Redenzione. Per loro preghiamo perchรฉ lโ opera di Dio illumini mente e cuori, mentre noi rinnoviamo la nostra professione di fede: โGesรน seppe che lโavevano cacciato fuori; quando lo trovรฒ, gli disse: ยซTu, credi nel Figlio dellโuomo?ยป. Egli rispose: ยซE chi รจ, Signore, perchรฉ io creda in lui?ยป. Gli disse Gesรน: ยซLo hai visto: รจ colui che parla con teยป. Ed egli disse: ยซCredo, Signore!โ
Certi che siamo sotto lo sguardo di Dio!
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