Scegliere da che parte stare
Giunge davanti a una porta che ha un nome, Domenica delle Palme e attraverso questa porta noi ci introduciamo nella settimana piu sacra per i cristiani appunto la Settimana Santa dove celebreremo la passione e morte di Cristo.
Ma fermiamoci un attimo attraverso questa soglia, la domenica delle Palme e ci accorgeremo che in questa domenica รจ raccontata una contraddizione che non dobbiamo trascurare, la contraddizione di una folla che accoglie Gesรน in maniera trionfale, regale, inneggiano a lui con un inno bellissimo: โOsanna il figlio di Davideโ, e impugnano dei ramoscelli dโulivo a quasi a voler sottolineare anche con una gestualitร fisica tutto lโonore e lโentusiasmo che Gesรน provoca dentro ciascuno di loro. Ma la stessa folla qualche giorno dopo griderร โcrocifiggiloโ.
Allora noi ci domandiamo come mai il Vangelo ci racconta di questa contraddizione? Come mai il Vangelo ci racconta di un Pietro che dice di essere disposto a dare la vita per il Signore, poi davanti a una domanda di una semplice serva, dice che non conosce quel maestro, lui non conosce quel condannato, prende le distanze da lui. Come mai tutti i discepoli che hanno condiviso le cose piรน importanti nella vita di Cristo, davanti alla sua sofferenza, al suo dolore o si addormentano o scappanoโฆcomunque lasciano cosรฌ da solo.
E questo io credo che sia lโavvertimento piรน importante per vivere bene la settimana santa. Quando leggiamo i racconti della passione non ci sono i buoni e cattivi ma quelle luci e quelle ombre sono presenti dentro ciascuno di noi e il proposito piรน bello che possiamo fare รจ scegliere una volta per tutte da quali parte vogliamo stare, cioรจ scegliere una volta per tutte di essere sรฌ discepoli ma di accettare anche che noi siamo quei discepoli che scappano, quei discepoli che tradiscono, quei discepoli che poi a un certo punto si mettono dโaccordo con Pilato, Erode e fanno crocifiggere Gesรน fuori dalla cittร di Gerusalemme, mettono Gesรน fuori dalla loro esistenza.
Vedete io credo che esattamente quando abbracciamo questa contraddizione possiamo anche vivere bene la Pasqua, perchรฉ la celebrazione della settimana Santa รจ la celebrazione di un grande fallimento, la crocifissione di Gesรน, e diventata poi una grande vittoria. Soltanto quando accettiamo di essere cosรฌ falliti, cosรฌ traditori, cosรฌ capaci di essere contraddittori allora possiamo permetterci di dire che cosa vogliamo veramente e da quale parte vogliamo stare, in fin dei conti questa รจ la storia dei discepoli, anche loro hanno sbagliato, anche loro hanno tradito, anche loro si sono addormentati davanti alle cose serie ma poi quando si sono ravvedute hanno cercato di recuperare, hanno cercato di partire da quel fallimento per costruire qualcosa di piรน importante, di qualcosa di piรน grande.
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Ecco, la Settimana Santa รจ il racconto di un fallimento che poi diventa una grande esposizione, diventa una grande vittoria, diventa appunto un passaggio a ciรฒ che non passa, la Pasqua. Lโaugurio รจ che ciascuno di noi a partire dai propri fallimenti e condivida la propria croce, possa sperimentare la gioia di questa vittoria, della vittoria della risurrezione.