don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di domenica 6 Febbraio 2022

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Cosa dice la Parola/Gesรน

Continua il nostro cammino โ€œcon e dietroโ€ a Gesรน, il Signore e il Maestro, Colui che abbiamo adorato nella grotta di Betlemme (Natale), che si รจ rivelato a tutte le genti (Epifania, 6 gennaio), che si รจ messo in fila con i peccatori per farsi battezzare dal Battista, Lui che era senza peccato (Battesimo di Gesรน, 9 gennaio); alla fine si รจ rivelato alle nozze di Cana, quale il vero Signore che dona senso e gioia piena alla vita (tre domeniche fa, 16 gennaio). Con Lui abbiamo mosso i primi passi, ascoltandolo nella Sinagoga dove ha dichiarato che in ogni โ€œOggiโ€ si compie la Parola in coloro che lโ€™accolgono (III domenica, 23 gennaio), consapevoli che a quanti vi aderiscono e scelgono di viverla, sarร  sempre rimproverato qualcosa (domenica scorsa, 30 gennaio). Ricordandosi che i primi avversari alla proposta di Gesรน non sono mai fuori di noi, ma in noi: come non riconoscere che desideriamo sรฌ seguire il Signore e vivere la sua Parola, ma poi ci sono i nostri pensieri, i nostri sentimenti che fanno guerra (cfr Rm 7,18ss). Lโ€™importante, ci veniva ricordato dal profeta Geremia, รจ non temere, perchรฉ il Signore รจ sempre con ciascuno di noi. Perchรฉ alla fin fine รจ Lui che prende lโ€™iniziativa, รจ Lui che sceglie, che chiama e che poi manda, รจ Lui che sโ€™impegna con noi e per noi. Ed รจ il tema di questa quinta domenica. Scusate il โ€œriassuntoโ€, ma solo cosรฌ comprendiamo che la Parola che la Liturgia ci propone la si comprende se impariamo a tenerla insieme: รจ esperienza, รจ cammino, รจ storia. E una domenica illumina lโ€™altra.

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Lectio divina, V domenica t.o., anno C, don Andrea Vena. Testo sotto

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Il brano del vangelo, tratto dal capitolo quinto capitolo di Luca, viene come sempre preceduto e preparato dalla prima lettura, che oggi ci presenta la chiamata del profeta Isaia: egli capisce dโ€™aver fatto esperienza di Dio, ha intuito che Dio lo sta interpellando, e di fronte alla grandezza di Dio il profeta mette tutte le sue miserie: ยซโ€Io sono perduto, sono un uomo dalle labbra impureโ€โ€ฆ A questa affermazione rispondono i serafini che gli vanno incontro, lo toccano sulla bocca e dicono: โ€œEcco, questo ha toccato le tue labbra, perciรฒ รจ scomparsa la tua colpa e il tuo peccato รจ espiatoโ€ฆPoi โ€“ aggiunge il profeta โ€“ udii una voce: โ€œChi manderรฒ e chi andrร  per noi?โ€. E io risposi: โ€œEccomi, manda meโ€ยป. Non puรฒ che essere cosรฌ: quando ti senti amato da Dio (cfr Ger 20,7: โ€œMi hai sedotto, Signore, e mi sono lasciato sedurreโ€), non desideri che contraccambiare โ€œcantandoโ€ la tua gioia, โ€œcantandoโ€ che il Signore ti ama per quello che sei, che Lui รจ con te e per te. Concetto che risuona nel salmo che la liturgia ha scelto come risposta a questa lettura: sรฌ, perchรฉ il salmo รจ sempre risposta alla prima lettura, รจ preghiera che si fa canto: โ€œCantiamo al Signore grande รจ la sua gloriaโ€. Entriamo nel vangelo.

vv 1-3: ยซMentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesรน, stando presso il lago di Gennesaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salรฌ su una barca, che era quella di Simone, e lo pregรฒ di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barcaยป.

I primi versetti di questo quinto capitolo sono una โ€œcomposizione di luogoโ€. Descrivono il contesto in cui avviene la scena. Gesรน รจ seduto, come un maestro.

vv.4-7 ยซQuando ebbe finito di parlare, disse a Simone: โ€œPrendi il largo e gettate le vostre reti per la pescaโ€. Simone rispose: โ€œMaestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterรฒ le retiโ€. Fecero cosรฌ e presero una quantitร  enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dellโ€™altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondareยป.

Al termine della โ€œpredicazioneโ€, Gesรน invita Pietro a prendere il largo โ€“ Duc in altum, dice il testo -. Segue una insolita richiesta e colpisce la risposta. Simone e i suoi compagni sono appena rientrati da una notte di fatica, senza aver preso nulla. Lโ€™evangelista Luca non nomina Andrea, ma dal testo si capisce che รจ presente: โ€œMaestro โ€“ dice Simone โ€“ non abbiamo presoโ€ฆFecero cosรฌ e preseroโ€ฆโ€. I verbi al plurale fanno intuire la presenza di un altro. E questi, poi, chiamano Giacomo e Giovanni, dellโ€™altra barca, ad aiutarli. La proposta insolita รจ quella di โ€œPrendere il largoโ€: ma di giorno non si pesca! Colpisce che lโ€™esperto pescatore accetta, facendo leva non tanto sulla sua esperienza, ma in virtรน di quanto ha ascoltato: โ€œSulla tua parola getterรฒ le retiโ€.

vv. 8-11: ยซAl vedere questo, Simon Pietro si gettรฒ alle ginocchia di Gesรน, dicendo: โ€œSignore, allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreโ€. Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; cosรฌ pure Giacomo e Giovanni figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesรน disse a Simone: โ€œNon temere; dโ€™ora in poi sarai pescatore di uominiโ€. E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguironoยป.

Lโ€™evento โ€œmiracolosoโ€ della pesca porta Simone a inginocchiarsi di fronte a Gesรน, riconoscendo il fatto di essere peccatore. Esperienza giร  trovata nel profeta Isaia, che la liturgia ci ha proposto come prima lettura.

Cosa dice a me oggi la Parola/Gesรน

Domenica scorsa abbiamo incontrato Gesรน predicare nella Sinagoga, di fronte allo stupore dei presenti, che perรฒ alla fine lo cacciarono fuori! Oggi incontriamo Gesรน che predica dalle rive del lago, scegliendo come โ€œamboneโ€ la barca di Simon Pietro. Un dettaglio che ci suggerisce subito che Gesรน โ€œvisitaโ€ ogni ambiente di vita: sia esso la sinagoga o la casa o la riva di un lago. In ogni luogo, cosรฌ come in ogni esperienza, Lui narra la bontร  del Padre del cielo. Come Lui, anche noi. Il vangelo e la testimonianza di vita non vanno confinati tra le mura di una sacrestia.

Un secondo dettaglio che vorrei evidenziare รจ il fatto che il testo segnala che Simone e compagni stanno riassettando le reti dopo una notte fallimentare. Non รจ un dettaglio da poco. รˆ segno che saranno stati sporchi, sudati e per di piรน demoralizzati per non aver pescato nulla. Gesรน sale non solo su una barca, ma entra dentro questa storia di fatica, di trasandatezza, di sudore, di delusioneโ€ฆ e sceglie questa esperienza di vita come suo โ€œamboneโ€ dal quale narrare la Parola di Dio. Come con Simone, cosรฌ con me e ciascuno di noi: non cโ€™รจ esperienza di vita che il Signore escluda, non cโ€™รจ luogo inadatto allโ€™annuncio della Parola. Gesรน non mi attende solo in chiesa, ma fa di ogni luogo unโ€™occasione per fare esperienza di Lui.

Gesรน mi raggiunge nella mia vita, nella mia casa, nel mio lavoro, nel mio tempo liberoโ€ฆ il tempo feriale รจ luogo visitato da Dio e il vivere il tempo festivo (la Domenica) mi offre, da una parte, i criteri per imparare a riconoscere la Sua presenza, e dallโ€™altra gli elementi per saperLo testimoniare. Eโ€™ importante questo, perchรฉ si corre il rischio di testimoniare il โ€œGesรน dei mass mediaโ€ ma non il โ€œGesรน del vangeloโ€, letto e interpretato tra le braccia di Madre Chiesa.

Salito sulla barca, Gesรน si rivolge alle folle. Simone probabilmente ha continuato a riassettare le reti, ma il testo suggerisce che nel frattempo ha ascoltato il Nazareno. Infatti, terminata la predica, Gesรน invita Simone a prendere il largo: Simone avrebbe potuto obiettare โ€“ in forza della sua esperienza di pescatore โ€“ che non era lโ€™orario opportuno per farlo, ancor piรน perchรฉ sono appena rientrati da una notte a vuoto e sono stanchi.

Pensiamo per un istante a metterci nei panni di Simon Pietro, al combattimento interiore di quel momento: se dice di no, gli resterร  sempre il dubbio di come sarebbe andata a finire; se dice di si, cosa avrebbero detto i suoi compagni nel vedere un pescatore esperto, probabilmente il leader del gruppo, partire di mattina! Alla fine Simone accetta, non in forza della sua esperienza, ma in virtรน di quanto ascoltato: โ€œSulla tua Parola getterรฒ le retiโ€. Due dati meritano attenzione. La prima, Gesรน ha invitato Simone โ€“ e oggi ciascuno di noi โ€“ a โ€œprendere il largoโ€ โ€“ Duc in altum, dice il testo: cioรจ vai oltre, esci dai tuoi recinti, non accontentarti di dove sei arrivato, non fidarti solo della tua esperienza, non conformarti alla mentalitร  del mondo (cfr Rom 12,2).

Questo atto di fiducia porterร  una pesca abbondante, a tal punto da dover chiamare i propri compagni. Lโ€™esperienza richiama le nozze di Cana: Maria, che invitava ad obbedire a Gesรน: โ€œQualunque cosa vi dica, fatelaโ€ e le anfore riempite fino allโ€™orlo di acqua trasformate in vino (cfr Gv 2,7, II domenica โ€“ 16 gennaio). Lโ€™esperienza di Cana, dunque, non รจ un fatto isolato, ma รจ il โ€œsegnoโ€ che sempre contraddistinguerร  quanti si fidano a gettare le reti della vita sulla Parola di Gesรน, Colui che saprร  sempre dare il centuplo e la vita eterna a quanti lasciano tutto per Lui (cfr Mc 10,29-30). Ancora una volta vediamo quanto sia importante tenere unito il messaggio liturgico delle singole domeniche.

Lโ€™abbondante pesca porta Simon Pietro a cadere in ginocchio di fronte a Gesรน. รˆ la stessa esperienza di Isaia che, di fronte alla santitร  di Dio, non puรฒ fare a meno di esclamare: ยซPovero me, uomo impuro che ha visto il Signore!ยป (cf. Is 6,5, prima lettura). Lโ€™autentico incontro con Gesรน โ€“ che ci ha narrato definitivamente Dio (cf. Gv 1,18) โ€“ coincide con lo svelamento allโ€™uomo della propria condizione di peccatore, ossia con la scoperta della distanza che lo separa dal Signore, con la consapevolezza di non essere santoโ€ฆ Ma ora questa distanza รจ colmata dallโ€™amore misericordioso di Gesรน. Lโ€™incontro con il Signore scuote nel profondo e porta ciascuno di noi a riconoscere la propria miseria, ma in modo nuovo. Simone intuisce in Gesรน qualcosa di grande: il principio ebraico, infatti, stabiliva che la grazia di Dio giungeva solo al giusto. Gesรน ribalta questa logica religiosa di separazione e di lontananza, il sacro dal profano.

Lui abbatte questo muro di separazione (cfr Ef 2,13), tanto che Gesรน non solo non si allontana da Pietro peccatore, ma proprio perchรฉ Pietro รจ peccatore, gli si avvicina (Mt 9,12: โ€œnon sono i sani ad aver bisogno del medicoโ€). Simone intuisce di non essere guardato per il suo peccato, ma perchรฉ uomo. Quello che fa Gesรน รจ guardare Simone con uno sguardo nuovo, capace di portare a galla la veritร  che si porta dentro, ferite comprese. E in Gesรน quelle ferite non trovano giudizio, ma misericordia. A dimostrazione che non รจ lโ€™osservanza della โ€œregolaโ€ a rendere giusto, ma รจ il sentirsi guardati da Gesรน con bontร  a farti cambiare vita. La regola viene dopo, serve per custodire e proteggere lโ€™esperienza di essere stato conquistato!

รˆ quella โ€œmanoโ€ che protegge la fiamma affinchรฉ questa non si spenga: ma devโ€™esserci la fiamma prima. Anchโ€™io, ciascuno di noi, talvolta pensiamo che il riconoscimento delle nostre fragilitร  sia il punto terminale di ogni esperienza: il prendere atto che non possiamo andare oltre. Invece no, ci dice oggi Gesรน mentre muoviamo i primi passi dietro a Lui in questo nuovo anno liturgico. Le fragilitร  sono il punto di partenza affinchรฉ Dio possa costruire qualcosa di grande in noi e per noi: โ€œUn cuore affranto tu, o Dio, non disprezziโ€, recita il salmo 51. Non ci si puรฒ fermare, ripiegare su se stessi: riconoscersi peccatori รจ il momento propizio per prendere il largo, per fidarsi e andare oltre, non forti della propria esperienza o capacitร , ma della Parola di Gesรน. Simon Pietro forse pensava di fallire nel prendere il largo, invece ha compiuto una pesca abbondante; pensava di fallire nel riconoscere le sue fragilitร , invece diviene โ€œPescatore di uominiโ€. Dove noi non vediamo altro, dove pensiamo che tutto sia inutile o vanoโ€ฆ รจ lรฌ che si aprono nuovi orizzonti.

Come un tempo, cosรฌ ancora โ€œoggiโ€ questa Parola chiede di realizzarsi (cfr due domeniche fa: โ€œOggi si รจ realizzata la Scrittura che avete uditaโ€ฆโ€). Oggi il Signore chiede a ciascuno di poter salire sulla barca della mia e nostra vita, e pazienza se non siamo in ordine: se puzziamo per il nostro peccato, se non siamo esteriormente ordinati come vorremmo mostrarci, col rischio di sembrare solo dei sepolcri imbiancati! (cfr Mt 23,26-27). Gesรน non guarda allโ€™apparenza, ma al cuore (cfr 1Sam 16,7). Ricordandoci che ciascuno di noi รจ oggi quel โ€œTeolofiloโ€, amico di Dio, al quale รจ indirizzata questa Parola (cfr Lc 1,3, cfr III domenica 23 gennaio).

Lโ€™obbedienza alla Parola trasfigura quanti vi aderiscono: Simone verrร  chiamato Pietro e da pescatore di pesci, diverrร  pescatori di uomini. Certo, Simon Pietro smentirร  piรน volte la fedeltร  al Signore, arrivando pure a non riconoscerlo: ma anche in questo caso un pianto liberatorio gli permetterร  di pentirsi e riprendere il j del โ€œlasciare tuttoโ€. Senza questa esperienza nessuna scelta รจ comprensibile. Anche oggi certe โ€œregoleโ€, certi โ€œritiโ€, certe โ€œproposteโ€ non servono e non dicono nulla se prima di tutto non permettiamo che i cuori tornino a lasciarsi infiammare dallโ€™amore di Dio, dal fare esperienza vera e viva di Lui.

Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน

Abbiamo cercato di capire la Parola (1ยฐ punto), di capire cosa dice a me/a ciascuno di noi oggi questa Parola (2ยฐ punto), e ora cerco di rispondere a Dio che mi ha parlato. Lo faccio attraverso due preghiere: la prima รจ la โ€œcollettaโ€, ossia la preghiera che ascoltiamo dopo il canto del Gloria: preghiera che riassume, raccoglie il messaggio dei testi biblici, e infatti sentiremo tale eco. La seconda preghiera, invece, รจ una condivisione di quanto la Parola ha mosso in me.

Colletta (anno C)

Dio di infinita grandezza, che affidi alle nostre labbra impure e alle nostre fragili mani il compito di portare agli uomini lโ€™annunzio del vangelo, sostienici con il tuo Spirito, perchรฉ la tua parola, accolta da cuori aperti e generosi, fruttifichi in ogni parte della terra.

Io rispondo cosรฌ

Eccomi manda me

Signore Gesรน,

come un tempo con Simon Pietro, cosรฌ oggi,

ancora una volta,

scegli di salire sulla barca della mia vita. Nonostante le mie fatiche e fragilitร , ancora una volta mi dai fiducia

e mi chiedi di abbandonare gli ormeggi dei miei calcoli e delle mie sicurezze,

e di prendere il largo.

Mi chiedi di fidarmi di Te, garanzia di vita riuscita. Se da una parte, Signore, son tentato di rinunciare,

dallโ€™altra la tua Parola vibra nel mio cuore, mi emoziona e mi sprona

a non lasciarmi schiacciare dal mio timore, dalle mie stanchezze,

ma di fidarmi del tuo amore. Signore Gesรน,

non sono degno di accoglierti nella barca della mia vita,

ma Tu continua a dirmi โ€œPrendi il largoโ€,

e io, con Te, imparerรฒ a risponderti: Eccomi, manda me.


Il commento al Vangelo di domenica 6 febbraio 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube. SCARICA IL FILE PDF