Commento al Vangelo del 28 Ottobre 2018 โ€“ don Giovanni Berti โ€“ Gioba

Giochi di sguardi

La storia di Bartimeo, cieco poi guarito da Gesรน, รจ unโ€™ottima occasione per fare lโ€™esame della vista spirituale.

Qualche giorno fa, Raffale un amico formatore, ha tenuto un bel incontro al gruppo dei fidanzati. Il tema era la relazione e tutto quello che la mette in pericolo o la puรฒ aiutare. Uno dei passaggi che piรน mi hanno colpito รจ quando ha parlato del โ€œvedereโ€ come mezzo per la relazione, e ha fatto unโ€™interessante distinzione tra i 3 verbi italiani che hanno a che fare con la vista: vedere, guardare e osservare.

โ€œVedereโ€ รจ percepire con lโ€™organo della vita in modo superficiale e immediato senza andare a fondo e senza selezionare quel che passa davanti agli occhi.

โ€œGuardareโ€ รจ restringere il campo visivo in modo intenzionale su quello che ci interessa o ci colpisce. Eโ€™ scegliere cosa vedere e cosa non vedere.

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โ€œOsservareโ€ รจ la restrizione massima del campo visivo su qualcosa o qualcuno dedicando tempo, mente e cuore. La qualitร  delle nostre relazioni ha a che fare con il nostro vedere, guardare e osservare. รˆ la dinamica della relazione che va nel profondo delle situazioni e delle persone che la vista fisica ci pone davanti agli occhi.

Gesรน era uno che vedeva fisicamente, ma non si fermava ad uno sguardo superficiale delle situazioni e delle persone, ma guardava e osservava arrivando a posare il suo sguardo fin nel cuore delle persone.

Bartimeo รจ cieco fisicamente, ma sembra che siano altrettanto ciechi spiritualmente coloro che gli stanno attorno anche se ci vedono bene con la vista. Non vedono il povero che cerca di incontrare Gesรน e fanno da ulteriore barriera. Lo vedono ma non lo guardano e non lo osservano con attenzione per comprendere la sua fame di Gesรน e il suo desiderio di guarigione,  e vorrebbero non solo toglierselo dalla loro vista ma anche da quella di Gesรน.

Nonostante questo Gesรน coglie il grido di Bartimeo e invita i suoi discepoli a cambiare il loro sguardo e a non a chiudere gli occhi del cuore.

Lโ€™incontro avviene, e Gesรน, che ha giร  visto fin dentro lโ€™anima del cieco, ridona la vista fisica a Bartimeo, che ha dimostrato con il suo coraggio (continuare a gridare nonostante la folla e lasciare il mantello unica sicurezza materiale pur di arrivare in fretta da Gesรน) di averci visto bene riguardo il Signore. Bartimeo anche se fisicamente cieco, ha visto in Gesรน lโ€™unica sua salvezza. รˆ quindi un vero โ€œgioco di sguardiโ€ quello tra il figlio di Timeo e il Figlio di Dio, che nella cecitร  spirituale che li circonda, sono capaci di vedersi reciprocamente e profondamente.

โ€œLa tua fede ti ha salvatoโ€, gli dice Gesรน, e in questa frase, giร  altre volte usata nelle guarigioni, comprendiamo che la fede รจ davvero una capacitร  visiva profonda che ci permette di โ€œvedereโ€ Dio allโ€™opera nella nostra vita, anche nelle situazioni piรน buie e difficili, ma ci permette anche di cambiare il nostro sguardo tra di noi, nelle relazioni umane.

Siamo infatti capaci di vedere con gli occhi ma ci scopriamo ciechi spiritualmente, perchรฉ abbiamo sguardi superficiali che non guardano e non osservano il prossimo, fermandoci alla superficie e al pregiudizio. Vale anche su noi stessi quando pur vedendoci allo specchio vediamo solo i difetti e non osserviamo quello che abbiamo dentro, quello che Dio vede in noi.

Lโ€™invocazione di Bartimeo โ€œRabbunรฌ, che io veda di nuovo!โ€ la facciamo dunque diventare nostra.

Chiediamo al Signore di vedere di nuovo, di guarire dagli sguardi superficiali e giudicanti verso noi stessi e verso il prossimo. Chiediamo di riuscire a vedere di nuovo un fratello e una sorella in chiunque ci passa vicino, e di vedere qualcosa di buono anche in coloro che guardiamo storto e che per qualche motivo e litigio abbiamo deciso di non vedere piรน. Chiediamo al Signore di vederlo in azione nella nostra vita anche se alla superficie delle cose sembra cosรฌ invisibile da non esistere. Chiediamo il dono della fede che ci permette lungo la strada di incrociare ogni tanto, in un gioco di sguardi dโ€™amore, Gesรน che cammina con noi.

Fonte โ€“ il blog di don Giovanni Berti

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 28 Ottobre 2018 anche qui.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 46-52
 
46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป. 48Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป. 49Gesรน si fermรฒ e disse: ยซChiamatelo!ยป. Chiamarono il cieco, dicendogli: ยซCoraggio! ร€lzati, ti chiama!ยป. 50Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน. 51Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป. 52E Gesรน gli disse: ยซVaโ€™, la tua fede ti ha salvatoยป. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Ottobre โ€“ 03 Novembre 2018
  • Tempo Ordinario XXX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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