Vangelo della domenica – 17 Marzo 2019 – don Lucio D’Abbraccio – Lc 9, 28b-36

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Questi รจ il Figlio mio, lโ€™eletto; ascoltatelo!

Domenica scorsa la liturgia della Parola ci ha presentato Gesรน a confronto con la tentazione, faccia a faccia con Satana nella solitudine del deserto. Oggi, invece, la liturgia ci presenta lโ€™episodio della trasfigurazione. Questo episodio รจ raccontato da tutti i sinottici e la liturgia della seconda domenica di quaresima ce la presenta tutti gli anni poichรฉ essa รจ segno e anticipazione della risurrezione. Lโ€™evangelista dice che ยซGesรน prese con sรฉ Pietro, Giovanni e Giacomo e salรฌ sul monte a pregareยป. Luca รจ lโ€™evangelista che insiste maggiormente sulla preghiera di Gesรน: egli prega al momento del battesimo ricevuto da Giovanni (cf Lc 3, 21), prega prima di scegliere i Dodici (cf Lc 6, 12-13), prega nellโ€™imminenza della sua passione (cf Lc 22, 39-46). Ebbene, anche la trasfigurazione di Gesรน avviene nel contesto della preghiera. Lโ€™evangelista, infatti, scrive: ยซMentre pregava, il suo volto cambiรฒ dโ€™aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgoranteยป. Sul monte Gesรน ha il volto luminoso e la veste candida e sfolgorante e conversa con due uomini: Mosรจ ed Elia, che personificano la Legge e i Profeti, ossia le Scritture dellโ€™Antico Testamento.

รˆ da notare che il racconto รจ pieno di riferimenti biblici: il monte su cui sale il Signore richiama il luogo dellโ€™esperienza di incontro con Dio che hanno fatto Mosรจ ed Elia. La loro presenza visibile richiama la prima alleanza stipulata con la mediazione di Mosรจ e difesa dai Profeti, la quale, perรฒ, sta per essere sostituita da quella nuova ed eterna, realizzata nel sangue del Figlio. Il colloquio tra Gesรน, Mosรจ ed Elia verte sullโ€™esodo ยซche stava per compiersi a Gerusalemmeยป. Gesรน, infatti, realizzerร  a Gerusalemme il passaggio pasquale dalla morte alla vita, che la pasqua ebraica simboleggiava e anticipava. ยซPietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con luiยป. Pietro, Giacomo e Giovanni sono presentati come i testimoni prescelti di unโ€™esperienza anticipatrice della risurrezione di Gesรน, che non comprenderanno subito, ma che rimarrร  loro impressa nella mente e nel cuore. Essi anche qui, come nellโ€™orto degli ulivi, sono oppressi dal sonno, simbolo della loro resistenza ad accogliere ogni rivelazione impegnativa di Gesรน, come la sua passione e morte, e non comprendono quello che sta succedendo al loro maestro. Lo comprenderanno dopo la risurrezione e solo allora potranno accettarlo e comunicarlo agli altri, come Vangelo di salvezza. Le capanne di cui parla Pietro – ยซMaestro, รจ bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป -, mentre risultano il tentativo di prolungare lโ€™esperienza, ricordano il pellegrinare di Israele nel deserto. La nube – ยซMentre parlava cosรฌ, venne una nube e li coprรฌ con la sua ombra. Allโ€™entrare nella nube, ebbero pauraยป – richiama il segno della presenza di Dio presso il popolo di Israele nellโ€™esperienza dellโ€™esodo e la paura che invade i discepoli รจ la reazione tipica degli uomini della Bibbia che si rendono conto di trovarsi al cospetto di Dio. Ed infine la voce del Padre – ยซE dalla nube uscรฌ una voce, che diceva: Questi รจ il Figlio mio, lโ€™eletto; ascoltatelo!ยป – che conferma che Gesรน รจ il Figlio suo, lโ€™eletto. Lโ€™invito perentorio ad ascoltare Gesรน sta a significare che รจ necessario ascoltare e seguire la Parola fatta carne, Parola vivente e autorevole di Dio, per essere salvati.

Il vangelo di questa domenica ci invita, dunque, ad ascoltare, meditare e pregare la Parola di Dio.

Quando preghiamo lo facciamo con attenzione? Quando ascoltiamo e meditiamo la Parola del Signore ci lasciamo vincere dal sonno, cioรจ dai nostri problemi, dalle tentazioni, o siamo svegli e la ascoltiamo col cuore? Abbiamo fede nel Signore anche quando tutto sembra andar male? Nella prima lettura abbiamo ascoltato che Abramo, lโ€™uomo della fede, dellโ€™ascolto, della fiducia, dellโ€™obbedienza, รจ rimasto fedele al Signore anche quando tutto sembrava andare contro la realizzazione delle promesse di Dio. Per la sua fede egli diventa amico di Dio e nostro padre nella fede.

In questo nostro cammino penitenziale non scoraggiamoci per i momenti di oscuritร  e di dubbio che incontreremo ma, come scrive lโ€™apostolo Paolo ยซrimante saldi nel Signoreยป (II Lettura) affinchรฉ possiamo ascoltarlo col cuore e vivere la sua parola ogni giorno.

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Soren Kierkegaard diceva: ยซLa vera preghiera non รจ quando Dio sta ad ascoltare ciรฒ che noi gli domandiamo; ma quando lโ€™orante continua a pregare fino a che sia egli colui che ascolta: che ascolta ciรฒ che Dio vuoleยป.

Don Lucio D’Abbraccio

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