Vangelo della domenica – 14 Ottobre 2018 – don Luigi Maria Epicoco

Il vangelo di questa domenica è un vangelo pieno di sguardi e di stupore.

Un giovane si avvicina a gesù chi fa una domanda seria: “maestro che cosa devo fare per avere la vita eterna”, che tradotto significa che cosa devo fare per essere felice.

Pare che Gesù non dia molto peso a questa domanda perché gli ricorda la prima regola che per essere felici bisogna avere un metro dentro la propria vita, osserva i comandamenti. Vedete tante volte noi pensiamo che aggiungere un risultato significa semplicemente sognarlo…desiderarlo, invece per raggiungere un risultato bisogna avere un metodo, bisogna avere delle regole qualcosa che ci aiuti a raggiungere quel risultato, come se un atleta vuole vincere una partita, deve allenarsi, deve fare una serie di esercizi.

Ha in qualche maniera uno scheletro una colonna vertebrale di cose da fare che lo conducono poi a un risultato. Un cristianesimo una fede senza i comandamenti cioè senza un metodo senza delle regole sarebbe semplicemente un desiderare, sarebbe semplicemente un fare dei propositi non sognare. Così Gesù liquida immediatamente questo giovane con questa risposta, “segui i comandamenti”, ma questo giovane spiazza Gesù lo faccio già dice, da quando ero piccolo seguo i comandamenti.

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Questa cosa colpisce profondamente Gesù tanto da destarlo da quello che sta facendo e il vangelo sottolinea tutto questo gesto attraverso una parola: Gesù fissatolo lo amò, cioè fissa lo sguardo su questo ragazzo perchè si rende conto che questo ragazzo non sta semplicemente sognando, sta cercando di mettere mani a questo fondo perché diventi realtà dentro la propria vita, così gli indica il pezzettino mancante, perché non bastano le regole non bastano i metodi, va, vendi tutto quello che hai, poi vieni e seguimi, cioè gli sta dicendo a questo ragazzo: cerca di liberarti da quello che hai dentro la tua vita…cerca di distaccati di non avere più dipendenze da quello che hai intorno, convinciti che la felicità non è qualcosa che ti viene intorno, non è qualcosa che ha che fare con le circostanze che hai intorno, devi liberarti di tutto questo e soprattutto devi seguirmi cioè devi capire che ciò che ti rende felice un cammino, un cammino dietro di me.

Ma questo giovane, bravo, un giovane che aveva destato anche la curiosità di gesù se ne torna a casa rattristato, rabbuito, perché, dice il vangelo, aveva molti beni. Gesù prende lo spunto da questa sorta di fallimento, prende lo spunto da questo ritirarsi da questa ritirata da parte di queste giovane per spiegare ai discepoli che in realtà è molto difficile entrare nel regno di dio quando non si prende sul serio questo cammino di liberazione che ciascuno di noi dovrebbe fare. E’ come se da una parte uno ha una ferita e comincia a dire: “vorrei tanto guarire però vorrei anche continuare a sanguinare”, cioè queste due cose non possono stare insieme.

Per guarire tu devi smettere di sanguinare, cioè per essere felice, dice gesù, devi essere libero e per essere libero devi impegnati a liberati da tutto quello che c’è dentro la tua vita senza farci l’abitudine, senza avere paura, senza avere dipendenza da quello che ti circonda.

Questo è il segreto del vangelo di oggi, non basta seguire le regole, non basta avere un metodo, è essenziale avere un metodo ma poi il pezzettino mancante è mettersi a seguire gesù in un cammino.

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XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

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Vendi quello che hai e seguimi.

Mc 10, 17-30
Dal Vangelo secondo Marco

17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 14 – 20 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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