Mons. Costantino Di Bruno โ€“ Commento alle letture del 8 Giugno 2019

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Il commento alle letture del 8 Giugno 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Signore, che cosa sarร  di lui?

At 28,16-20.30-31; Sal 10; Gv 21,20-25

Nel corpo di Cristo Signore ogni membro รจ rivestito dallo Spirito Santo di una sua speciale, particolare, personale missione che รจ unica. Mai sarร  di altri. A nessuno poi รจ dato di conoscere il mistero scritto dallo Spirito Santo negli altri. Ognuno, giorno dopo giorno, deve chiedere allo Spirito che lo illumini sulla missione da compiere e sulle sue concrete modalitร . Il corpo di Cristo รจ tutto intero dalla mozione e dai doni di grazia dello Spirito del Signore. Paolo rivela questa veritร  sia nella Prima Lettera ai Corinzi sia nella Lettera agli Efesini. รˆ un mistero che sovrasta ogni mente creata.

Vi sono diversi carismi, ma uno solo รจ lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo รจ il Signore; vi sono diverse attivitร , ma uno solo รจ Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno รจ data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nellโ€™unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietร  delle lingue; a un altro lโ€™interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera lโ€™unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciรฒ Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? (Cfr. 1Cor 12,1-31).

Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finchรฉ arriviamo tutti allโ€™unitร  della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino allโ€™uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. Cosรฌ non saremo piรน fanciulli in balรฌa delle onde, trasportati qua e lร  da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina allโ€™errore. Al contrario, agendo secondo veritร  nella caritร , cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che รจ il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo lโ€™energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella caritร  (Ef 4,11-16).

Dopo la chiamata, Gesรน si alza e Pietro cammina con il Maestro. Si volta, vede Giovanni che sta seguendo loro due e chiede a Gesรน: โ€œSignore, che ne sarร  di lui?โ€. La risposta รจ immediata: โ€œSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa?โ€. Questa frase di Gesรน viene interpretata in modo errato e lo stesso Giovanni si prende cura di riportarla nella sua veritร . Gesรน non ha detto che Giovanni non sarebbe morto. Ha chiesto a Pietro di non interessarsi del mistero dellโ€™altro. รˆ mistero e tale deve rimanere. Anche la vita di Pietro รจ un mistero. Da pescatore a capo della Chiesa.

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Pietro si voltรฒ e vide che li seguiva quel discepolo che Gesรน amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: ยซSignore, chi รจ che ti tradisce?ยป. Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesรน: ยซSignore, che cosa sarร  di lui?ยป. Gesรน gli rispose: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa? Tu seguimiยป. Si diffuse perciรฒ tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesรน perรฒ non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa?ยป. Questi รจ il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza รจ vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesรน che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

In ogni comunitร  cristiana urge che ognuno impari a vedere lโ€™altro con gli occhi dello Spirito Santo. Non cโ€™รจ crescita nella Chiesa se lโ€™altro non รจ visto come un dono di Dio per noi. La nostra ricchezza รจ dalla ricchezza dellโ€™altro, vero dono dello Spirito per noi. Per questo ci si deve rivestire sia di purissima fede ma anche di grande umiltร . Lo Spirito Santo agisce in modo diretto e indiretto. Noi spesso ignoriamo la via indiretta.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano veda lโ€™altro come dono dello Spirito.

Fonte@MonsDiBruno

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