“Non mettere vino nuovo in otri vecchi”, dice Gesù a me e, forse, anche a te. Qual è il senso delle parole di Gesù? Meditando le parole di Gesù, lo Spirito mi ha suggerito due riflessioni. La prima è teologica e la seconda é ascetica.
Gli scribi insegnavano che, per guadagnarsi il Paradiso, bastava l’osservanza esteriore della legge. Secondo gli scribi la salvezza veniva dalla osservanza della legge.
Potevi anche odiare, ma se osservavi il Sabato, Dio ti guardava con compiacenza. Se davi la decima del tuo guadagno al Tempio, Dio si compiaceva di te anche se non aiutavi il povero. Potevi concupire la donna di un altro uomo, l’importante era non andare a letto con lei. E così via.
L’osservanza della legge senza amore non ti salva, dice Gesù. Dio è amore e l’uomo dev’essere amore e operare nell’amore se vuole salvarsi.
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Ma l’amore non viene dalla terra, ma dall’alto. Il vino nuovo, che Cristo ci ha meritato con la sua morte e risurrezione, è lo Spirito Santo che ci dona il potere di compiere tutto con amore gratuito, incondizionato e universale.
Ecco la seconda riflessione : a chi il Padre celeste dona lo Spirito Santo? A colui che rinnega il vino vecchio, cioè l’uomo della superbia, invidia, ira, avarizia, lussuria, pigrizia. Il contadino, prima di mettere il vino in una bottiglia, si assicura che essa sia completamente pulita. Se il cuore dell’uomo è pieno di aceto, (cattiveria) il Padre celeste non verserà mai il vino nuovo, cioè lo Spirito Santo.
Non si può desiderare il battesimo di fuoco e Spirito Santo se non c’è lo sforzo di pulire il cuore dall’immondizia. La conversione morale è unita al credo in e a Gesù Cristo. L’uomo spirituale non può convivere con l’uomo carnale. Bisogna fare una scelta: o con Cristo o.con il mondo.Non si possono servire due padroni. Come dico sempre, un cuore diviso è un cuore infelice.
Un lettore mi ha scritto: “Padre Lorenzo, grazie alla lettura de IL GRANELLINO ho capito perché non provavo mai la gioia di essere cristiano. La causa era il nascondimento di un peccato commesso in gioventù che mi vergognavo di confessare. Confessato il peccato, ho cominciato a sentire la gioia del vino nuovo”.
Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 5, 33-39
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!” ».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net