Vangelo del giorno – venerdì 14 settembre 2018 – P. Lorenzo Montecalvo

Il mondo disprezza la croce e noi cristiani la esaltiamo. Il mondo chiama stolto e debole l’uomo che porta la croce, per noi cristiani, invece, è sapiente e forte chi porta la croce. Il mondo si ribella davanti alla croce perché la considera un mezzo di dannazione, noi cristiani invece la contempliamo come mezzo di salvezza e di vita eterna.
Oggi la malattia dello spirito si chiama ‘depressione’.

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Il depresso è colui che non accetta la croce e vive così nella tristezza, nell’angoscia e nell’isolamento. Il depresso è un ribelle che esprime la sua ribellione contro Dio, contro se stesso e il mondo intero.

Gesù non è venuto a salvarci dalla croce, ma a salvarci sulla croce. Quando gli hanno detto di scendere dalla croce per dare un segno della sua divinità, Gesù è rimasto in croce. Proprio sulla croce Gesù ha manifestato di essere il Salvatore del mondo e ha fatto risplendere la gloria del Padre celeste. Infatti il centurione, vedendolo appeso sulla croce, esclamò dicendo: “Veramente questo uomo era Figlio di Dio”.

Qual è la croce che siamo chiamati a portare quotidianamente? È la croce dell’amore. Chi rifiuta di amare rifiuta la croce. Chi rifiuta la croce è pieno di amor proprio. Davanti al mondo si vanta di non portare la croce e si dichiara intelligente, scaltro, forte e determinato, ma il rifiuto di portare la croce produrrà il frutto della depressione. Qual è oggi la croce che rifiuti di portare? Il lavoro che non ti piace? Il vivere solamente con il pane quotidiano? La sterilità nel tuo matrimonio? L’essere stato tradito dal tuo coniuge? Vivere con un padre autoritario? L’insuccesso nei tuoi studi? La tua vedovanza? Un difetto fisico? L’essere ancora nubile? Il non aver conosciuto tuo padre o tua madre? Insomma, la tua croce è l’evento passato o presente che ti fa soffrire, una situazione di sofferenza e delusione che non accetti.

Chiunque sia la tua croce accettala con mitezza e umiltà. Chiediamo allo Spirito Santo la forza di portarla per la nostra salvezza e per salvezza del prossimo.
Senza lo Spirito Santo la croce ci schiaccia e ci rende ribelli.

Amen. Alleluia

P. Lorenzo Montecalvo  (Fonte)

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 3, 13-17
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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