Siamo chiamati a portare il dolce frutto della carità. E dobbiamo produrre questo frutto in ogni tempo dell’anno. Si è cristiani sempre e ovunque. Il Signore vuole che noi diventiamo un atto perpetuo di carità. Cos’è la carità? È l’amore soprannaturale dentro di noi. Il Signore non vuole che siamo solo come alberi pieni di rami e foglie verdi.
Che significa ciò? Come cristiani non dobbiamo accontentarci di fare solo preghiere, processioni, pellegrinaggi, digiuni, rosari, processioni e tridui. Il cristianesimo non è devozionismo, ma è soprattutto parlare e agire nella carità di Cristo. Essere immagine viva di Cristo significa operare sempre e ovunque con carità effettiva e affettiva.
[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]
Ed è ovvio che, per portare il frutto della carità in ogni momento della nostra vita, dobbiamo pregare sempre e ovunque. Pregare, come già ho avuto modo di dirvi, è vivere alla Presenza della Trinità. Tutto il giorno dev’essere pieno di giaculatorie di adorazione, ringraziamento, benedizione, lode e richiesta. Attraverso la preghiera di richiesta dobbiamo chiedere al Padre Celeste lo Spirito Santo che ci dona il potere di parlare e agire sempre nel duplice comandamento dell’amore: amore verso Dio e il prossimo.
Se oggi Gesù passasse davanti a te, cosa troverebbe sull’albero della tua vita cristiana? Solo devozionismo? Voglio sperare di no. Se si muore solo pieni di rami e foglie verdi senza la carità di Cristo, saremo maledetti eternamente.
Nelle nostre comunità parrocchiali e comunità religiose il Signore vuole trovare una Chiesa che pratica la carità, che il carisma migliore da vivere per glorificare Dio e il prossimo. Com’è triste frequentare una comunità parrocchiale o una comunità religiosa i cui membri sono pieni d’invidia, gelosia, rivalità, si disprezzano l’uno con l’altro e si sentono superiori l’uno all’altro. Dove non c’è il frutto della carità, la comunità diventa un mercato dove prevale la prepotenza e la scaltrezza. Questi membri della comunità che sono senza carità fanno svuotare le chiese e i conventi.
Prendiamo la scopa e facciamo fuori dalle nostre comunità cristiane quelli che vogliono vivere senza carità. Anche se fosse il parroco o addirittura il vescovo. L’ha fatto Gesù e lo possiamo fare anche noi. Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 11, 11-25
[Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù] entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània.
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono.
Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:
“La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le nazioni”?
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.
La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.