Se siamo veramente cristiani la nostra vita dev’essere continuamente a servizio del Padre che è nei cieli. Che significa essere a servizio del Padre Celeste? Significa che la sua volontà dev’essere anche la nostra. Quello che ha detto e fatto Gesù siamo chiamati a dire e fare anche noi. Gesù ha detto: “Il mio cibo è fare la volontà del Padre mio”. In ogni sua parola e azione Gesù ha compiuto, perfettamente e con gioia, la volontà del Padre suo e nostro.
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Ecco perché il desiderio del Padre Celeste è che noi conosciamo, ascoltiamo e seguiamo Gesù Cristo per imparare a compiere la divina Volontà.
Gesù è nato, vissuto, morto e risorto per farci conoscere la misericordia del Padre Celeste. Perciò, sulla Croce, mentre moriva, Gesù ha esclamato: “Tutto è compiuto”. Gesù si è messo a servizio non solo del Padre, ma anche dell’umanità. Per questo motivo, il Padre si è compiaciuto di Gesù e lo ha fatto Signore del cielo e della terra e ogni ginocchio si piegherà davanti a Lui.
Vuoi diventare grande anche tu? Mettiti allora a servizio di Dio. Non dire come i figli del diavolo: “Non voglio servire Dio”. La loro superbia li sta portando alla rovina giorno dopo giorno, anche se pensano di essere grandi per essersi rifiutati di servire il Signore. Chi obbedisce alla parola di Gesù diventa signore perché è il Signore che si mette al suo servizio. Chi serve Il Signore con cuore sincero si mette con gioia a servizio anche del prossimo e del prossimo più povero della società così come ha fatto la grande Santa Madre Teresa di Calcutta. Grazie al suo duplice servizio , è diventata subito Santa d’amore. Il Signore l’ha glorificata in terra e in cielo. Quando camminava in mezzo a noi, ovunque andasse, veniva accolta come regina.
Nella Chiesa, purtroppo, ci sono alcuni (o molti?) che non servono Dio, ma si servono di Lui per essere serviti e applauditi. La loro fine sarà una grande rovina. Ciò si verifica non solo tra il clero ma anche tra i fedeli. In molti gruppi di preghiera ci sono uomini e donne guide che svolgono il ruolo di santoni per essere serviti. Attenzione! Ecco perché è importante che i sacerdoti, per quello che possono, siano guide illuminate di questi gruppi.
Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.