Gesù pratica frequentemente la preghiera notturna. Va a pregare durante la notte soprattutto quando deve prendere una decisione o sa di andare incontro durante il giorno a un’attività pastorale molto impegnativa. Perché Gesù sceglie la notte per andare a pregare? Perché la notte è il tempo del silenzio. La preghiera ha bisogno di silenzio. Dio parla nel silenzio e fa conoscere la sua divina volontà nel silenzio. Sono certo che la preghiera del cuore che Gesù ripeteva era: “Padre, sin dal mattino presto fammi conoscere la tua volontà, fammi conoscere le tue vie di Verità e di Amore. Padre mio, sin dal mattino saziami con il tuo amore”.
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La preghiera non ha bisogno solo di silenzio, ma anche di solitudine. Perciò Gesù va sul monte a pregare. La preghiera è efficace quando decidi di stare solo a solo con il Signore. Il luogo chiassoso non ci fa concentrare sulla presenza del Signore. Devo dire che il mio libro SOLO A SOLO è stato scritto nel silenzio e nella solitudine. I lettori di questo mio libro mi dicono che le pagine sono piene della voce di Dio.
Solo dopo essersi immerso nella volontà del Padre celeste lascia il luogo solitario e silenzioso della preghiera. Gesù va in mezzo alla folla non dicendo a se stesso: “Oggi chi devo mettere in croce”, ma: “Ecco, sono pronto a farmi mettere in croce per amore”.
In mezzo alla folla Gesù è un roveto ardente di Verità e di Amore. Dalla sua persona usciva una energia soprannaturale che guariva ogni sorta di malattia. La folla lo toccava per essere sanata nel corpo e nello spirito.
Gesù ha scelto noi sacerdoti per continuare la sua missione di insegnare e di guarire ogni sorta di malattia. Se non diventiamo veri uomini di preghiera, non diventeremo mai santi e santificatori. Come sacerdoti dobbiamo comunicare la santità di Dio attraverso l’unione intima con il Signore e amministrare i sacramenti con fede e purezza di cuore. Molti di voi si lamentano che alcuni di noi sacerdoti sono senza fuoco di Verità e Carità. Allora ogni tanto alzatevi di notte e pregate per la conversione di noi sacerdoti.
Amen. Alleluia
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 6, 12-19
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net