“Come era suo solito Gesù di sabato andò alla sinagoga” dice l’evangelista Luca. Non ci andava per abitudine o per dovere, ma solo spinto dal desiderio di ascoltare la Parola di Dio e lodare e benedire il Padre celeste insieme agli altri. Bisogna dire che Gesù non andava alla sinagoga solo quando aveva voglia.
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Il Sabato era consacrato all’ascolto della Parola di Dio e alla preghiera comunitaria. Nazareth era un piccolo paese e certamente il culto che si svolgeva nella sinagoga non era perfetto e pieno di fervore.
Eppure Gesù ci andava con grande desiderio. Non era un’assemblea di intellettuali, di professionisti e di teologi. La Sinagoga era frequentata da fedeli di vita semplice e ordinaria. Senz’altro Gesù pregava privatamente nel segreto della propria stanza, ma amava anche la preghiera comunitaria che si faceva nella Sinagoga ogni sabato.
Molti cattolici dicono che non è importante andare in chiesa per pregare, che si può pregare ovunque e che si può sentire la presenza di Dio ovunque. È senz’altro vero che si può adorare Dio sulla spiaggia, nel silenzio di un giardino e nella propria stanza. Però non dobbiamo dimenticare che siamo Chiesa, cioè popolo di Dio, che ci chiamiamo fratelli e sorelle perché abbiamo lo stesso Padre che ci ama e provvede per noi.
Cosa diresti se la domenica, durante il pranzo, ogni membro della famiglia, prendendo la sua razione di cibo, se ne andasse a mangiarlo da solo nella propria stanza? Non si vivrebbe l’unità della famiglia.
C’è da dire poi che un carbone acceso in solitudine non dà calore e muore lentamente. Il fuoco è potente quando i carboni accessi sono uniti. Se poi uno si spegne viene subito acceso dagli altri. Quante volte mi è stato detto dopo una celebrazione dell’Eucarestia: “Padre Lorenzo, stamane non avevo voglia di venire, ma ora ritorno a casa contento e pieno di gioia perché il Signore mi ha consolato e mi ha dato la forza di continuare a portare la mia croce”. Come dice il proverbio, l’unione fa la forza.
Il Cristianesimo non è individualismo. Un popolo che prega unito condividendo la stessa fede, può veramente dire: “Padre nostro, che sei nei cieli e in mezzo a noi”. Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 4, 16-30
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net