A Gesù nel Vangelo di oggi arrivano in sequenza due giudizi. Il primo dice: “è pazzo!”. Il secondo “è posseduto!”. Ma come mai queste reazioni? Ammettere che Gesù non è né pazzo né indemoniato costringerebbe le persone che lo circondano a prendere tremendamente sul serio l’ipotesi che Egli abbia ragione.
E quando tu incontri qualcuno che ti dice la Verità non puoi tornartene a casa uguale, senza decidere nulla, senza cambiare nulla. Così per difenderci dal cambiamento e dalle decisioni che contano preferiamo dire a chi ci mette davanti all’evidenza di una cosa vera: “Sei fuori di testa!” o “probabilmente è il male che ti suggerisce cose simili”.
La verità però è un’altra: persino il male per concludere affari deve fare squadra, deve organizzarsi, deve diventare in un certo senso mafia. E se ci arriva persino il male a capire che solo da uniti si ottiene qualcosa, come è possibile che noi lavoriamo sempre divisi o soli nel tentativo di cercare un bene? Se uno è diviso in se stesso non è forte, è vulnerabile.
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Se uno è diviso dalle persone che dovrebbero volergli bene non è più forte, ma più vulnerabile. Se uno è diviso da Dio perché pensa che può farne a meno, non è più forte ma praticamente è solo e senza possibilità di venirne fuori. Qui la faccenda è seria: il cristianesimo non è uno sport di fine settimana. Il cristianesimo si gioca su qualcosa di molto più profondo: “chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”. Roba da matti!! O forse no.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Gen 3,9-15; Sal 129; 2Cor 4,13 -5,1; Mc 3, 20-35
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
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Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35
In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net