LA NOSTRA GIOIA AUTENTICA E INCORRUTTIBILE NASCE DALLA CERTEZZA DI AVERE I NOSTRI NOMI SCRITTI IN CIELO CON IL SANGUE DELLO SPOSO
โI nomi scritti in Cieloโ e la vita qui sulla terra, gli apostoli sono come gli angeli contemplati da Giacobbe, che salgono e scendono sulla scala della Croce per mostrare il volto di Cristo risorto; in loro si sprigiona il suo potere vittorioso su satana, sul peccato e sulla morte.
โCamminano su serpenti e scorpioni senza che questi li possano danneggiareโ, ed รจ il segno che le porte del Paradiso, giร sprangate e difese dai cherubini, sono state riaperte e tutti vi possono tornare. Dio, infatti, aveva creato lโuomo a sua immagine conferendogli il potere su ogni altra creatura. Lโinganno di satana ha poi sospinto lโuomo a volersi fare come Dio, a dimenticare la sua identitร originaria. Lโuomo al quale era stato dato il potere di dominare sui serpenti e ogni rettile ha fatto la dura esperienza di essere da loro dominato: il serpente aveva vinto e lโuomo ha perduto il Paradiso. Si comprende allora perchรฉ i discepoli tornano dalla missione pieni di gioia: essa era stata come ritornare a casa, a quel paradiso perduto di cui, con ogni uomo, portavano dentro la struggente nostalgia.
Avevano sperimentato il potere che Dio aveva dato ai progenitori, segno del progetto originario su ogni uomo; avevano vissuto nella volontร di Dio, nel compimento della vita cui ogni fibra dellโuomo tende irresistibilmente e che non puรฒ raggiungere. โAvevano visto quello che Profeti e Re hanno desiderato ardentementeโ, il giorno del Messia, quello in cui sarebbe stato ristabilito il Regno, lโEden perduto. Nella missione i discepoli hanno sperimentato che il Maestro era stato con loro perchรจ il suo potere era divenuto il loro. Nel nome del Signore i demoni si erano sottomessi, il principe di questo mondo, il potere piรน grande che distrugge e getta nel dolore, era sconfitto dallโunico potere piรน grande, quello di Dio.
Per questo il nome di Gesรน nelle labbra degli apostoli sconfigge satana, lo precipita dal Cielo dove si era stabilito per usurpare il posto di Dio e degli uomini sua immagine; ha il potere di scacciare satana dal cuore e deporvi lโamore autentico, quello che conduce ad offrire la vita, anche per i nemici.
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Eppure non รจ per tutto questo che occorre rallegrarsi. Non รจ il potere sul mondo, il peccato, satana e la morte che colma la vita, che ne conferisce senso e gioia. Fermarsi allโopera dimenticando lโAutore รจ cadere nel peccato dei giudei che, saziati dei pani, cercano Gesรน solo per essere di nuovo saziati. No, la gioia non รจ neanche nella missione!
La gioia รจ autentica solo dalla certezza che nulla di noi andrร perduto; รจ gioia piena e incorruttibile solo nellโamore di Cristo, per il quale i nostri nomi scritti in Cielo. Il nome nella Scrittura rappresenta la persona, e tutto ciรฒ che la costituisce, la sua storia, i suoi affetti, anche gli aspetti piรน piccoli, nulla escluso.
Gesรน ha scritto con il suo sangue ogni istante della nostra esistenza sul Libro della vita: nel suo amore ogni peccato รจ trasformato in luce di misericordia, ogni momento buttato รจ riscattato, come ogni angoscia, tradimento, menzogna, cupidigia, concupiscenza; tutto di noi, ma proprio tutto, lavato nel sangue del Signore, splende giร ora nel Cielo.
Tutto di noi รจ cosรฌ registrato nel cuore di Dio, come nellโinventario delle sue cose piรน preziose, anche quello che stiamo vvendo ora e ci fa soffrire. Ed รจ cosรฌ โperchรจ il Padre ha decisoโ, e resta un mistero. La sproporzione tra lโelezione e la grandezza della missione e la nostra totale inadeguatezza e indegnitร ci atterrisce; spesso diviene scandalo in noi stessi, e fonte di dubbi e di crisi. Ma Dio รจ cosรฌ, sceglie il peggio perchรฉ non esista nessuno da scartare. Al mondo, a quello che vale secondo gli uomini, sono nascoste โqueste coseโ, i misteri del Regno, quelli che si possono captare solo dal basso della polvere, della miseria, della debolezza: la nostra, il segno offerto a tutti i deboli della terra come una speranza vera e credibile.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 10, 17-24
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: ยซSignore, anche i demรฒni si sottomettono a noi nel tuo nomeยป.
Egli disse loro: ยซVedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrร danneggiarvi. Non rallegratevi perรฒ perchรฉ i demรฒni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perchรฉ i vostri nomi sono scritti nei cieliยป.
In quella stessa ora Gesรน esultรฒ di gioia nello Spirito Santo e disse: ยซTi rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi รจ il Figlio se non il Padre, nรฉ chi รจ il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร rivelarloยป.
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: ยซBeati gli occhi che vedono ciรฒ che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciรฒ che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciรฒ che voi ascoltate, ma non lo ascoltaronoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, lโangelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซTi saluto, o piena di grazia, il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. Lโangelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e chiamato Figlio dellโAltissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse allโangelo: ยซCome รจ possibile? Non conosco uomoยป. Le rispose lโangelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te, su te stenderร la sua ombra la potenza dellโAltissimo. Colui che nascerร sarร dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป. Allora Maria disse: ยซEccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai dettoยป. E lโangelo partรฌ da lei.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.