«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento».
Se questa affermazione aveva un grande valore ai tempi di Gesù, essa ha un valore cruciale ai nostri. Gesù non abolisce, ma compie la Legge.
Non va oltre la Legge, ma la porta oltre, la porta al suo compimento. «Il compimento della Legge è l’amore» , insegna san Paolo, ma questo compimento non è sregolato o amorfo. L’amore non è caos, ma è l’ordine supremo. In un’epoca in cui l’amore è la raccolta indifferenziata di ogni frullato di sensazioni e di impulsi, Gesù richiama al volto primordiale dell’amore espresso dalla Legge di Dio, fonte e modello di ogni amore.
Robert Cheaib (Fonte)
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 5, 17-19
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.