Il vangelo di oggi inizia con una denuncia della incredulità ostinata ma finisce con una incredibile dichiarazione dell’amore fedele di Dio. «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
Sostare in contemplazione davanti a queste parole ci porta bel cuore infiammato d’amore di Cristo che identifica la sua parola con la nostra. Se il suo amore ha reso ciò possibile, non è nondimeno automatico che la nostra parola sia la sua. Preghiamo affinché in ogni nostra preghiera e in ogni nostro gesto sia chiaramente annunciato e confessato Gesù.
Robert Cheaib (Sito Web)
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse:
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.