A Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Cos’è di Cesare? Le cose del mondo. Che cos’è di Dio? L’uomo. Motivo per cui “l’altro” non dobbiamo mai ridurlo a noi stessi, mai assoggetarlo, mai disporne come una proprietà nostra, ne lasciare che altri facciano così con la nostra vita.
Ma a volte i poteri forti che ci vogliono assoggettare non sono semplicemente poteri politici o culturali; a volte sono nostra madre, nostro padre, il nostro amico, nostra moglie, nostro marito, il nostro collega, cioè persino la gente più prossima a noi, quella che ci vuole più bene, alcune volte cade nella tentazione di pensare che noi siamo loro propetà, e ci attaccano addosso le loro aspettative, le loro attese, la loro “immagine” appunto.
Così come tante volte le nostre aspettative siamo noi ad attaccarle sugli altri, e così rimaniamo male quando apriamo gli occhi e ci accorgiamo che nostra madre o nostro padre non erano come noi pensavamo, che quel nostro amico non ci dice sempre si, che il nostro collega è fragile come tutti gli altri, che la persona che ami a volte ha i suoi periodi no. Ricordarci che l’uomo è di Dio significa accettare l’altro così com’è senza la pretesa di farlo diventare un nostro clone e senza disporre di lui come mezzo per la realizzazione dei nostri progetti di egoismo mascherati di buone intenzione.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 12, 13-17
Dal Vangelo secondo Marco
[ads2]In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.