“In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Con questa gioia che deflagra nel cuore di Gesù, inizia il Vangelo di oggi. È una gioia che si fa rivelazione di una verità di fondo: Dio nasconde le cose ai sapienti e ai dotti e le rivela ai piccoli. E questo lo fa perché sa bene che non è sbagliato essere sapienti o dotti, ma sa anche bene che la tentazione più grande di uno che pensa di essere intelligente è quella di possedere e manovrare la Verità. I piccoli l’accolgono e basta. Non contaminano le cose vere. Ne diventano solo dei preziosi contenitori di cristallo, trasparenti e puliti.
Così Dio si racconta più volentieri ai “piccoli” e lascia invece che i sapienti gironzolino a vuoto nei loro ragionamenti. A coloro che il mondo considera “piccoli” perché ignoranti, perché poveri, perché deboli, perché ultimi, Dio rivela le cose in maniera più chiara e netta. È avvantaggiato in queste persone, perché solitamente proprio a causa del loro sentirsi scartati, non perdono tempo a volersi mettere in mostra e impiegano le loro migliori energie ad accogliere più che a dimostrare. A quelli invece che hanno avuto tutto, che hanno magari anche studiato, e hanno pensato che la sapienza consisteva nel sapere tante cose, Dio fa più fatica a farsi capire, perché la Verità non è mai sapere tante cose, ma sapere il “sapore” delle cose, intuirne il senso, provarne gratitudine.
I piccoli godono della Verità, i dotti invece vogliono possederla. Dio lo si capisce solo quando si smette di volerlo possedere. Ma il vangelo di oggi non è un invito all’ignoranza o al disprezzo della conoscenza. È un invito ad avere l’atteggiamento esistenziale giusto davanti alla Verità. A pugni chiusi è difficile poter prendere qualcosa. Bisogna invece aprire le mani, tenerle libere, tenderle. Solo così non si custodisce aria ma sapienza.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 10, 21-24
Dal Vangelo secondo Luca
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.