“Mentre essi parlavano di queste cose, Gesรน in persona stette in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma.
Ma egli disse loro: “Perchรฉ siete turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho”. Dicendo questo, mostrรฒ loro le mani e i piedi”.
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Per un’intera vita cerchiamo certezze, e quando il Signore ce ne dร qualcuna la nostra reazione รจ la paura e lo spavento. Siamo cosรฌ abituati alle cose negative che quando ci succedono quelle buone ci domandiamo immediatamente dove possa essere la fregatura, o quanto ci costerร tutto ciรฒ. ร una considerazione triste ma vera. Noi non siamo abituati alla Pasqua. Siamo allenati al venerdรฌ Santo e quasi ci sentiamo piรน a nostro agio davanti al Crocifisso che davanti al sepolcro vuoto. Non รจ masochismo, รจ questione di sintonia.
Ci sentiamo piรน affini alla sofferenza di Cristo che alla Sua vittoria. Ci convinciamo che forse in fondo in fondo la sofferenza la meritiamo, e anche se non troviamo particolari motivi giustifichiamo sempre quel senso di colpa che ci risuona dentro. Eppure siamo cristiani in virtรน proprio di una vittoria. Tutta la nostra vita รจ un cammino verso una vittoria. Una vittoria che passa attraverso tantissime sconfitte ma pur sempre una vittoria.
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Dobbiamo lasciarci evangelizzare da questa vittoria. Dobbiamo tornare a farci evangelizzare dal bicchiere mezzo pieno. Dobbiamo ritornare a bene-dire la vita, cioรจ a dire il bene della vita, a sapergli dare spazio, cittadinanza. A saperlo valorizzare anche quando รจ in netta minoranza. Non รจ fuga dalla realtร ma tentativo di allargare il nostro realismo che molto spesso รจ sempre il realismo di ciรฒ che non va. La Pasqua รจ permettere a questa luce di dissipare la nostra paura ormai abituale. La Pasqua รจ permettere a tutto il bene silenzioso della nostra vita di tornare ad avere voce in capitolo dentro di noi, dentro le nostre scelte.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Cosรฌ sta scritto: il Cristo patirร e risorgerร dai morti il terzo giorno.Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24,35-48
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da รmmaus] narravano ciรฒ che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesรน in persona stette in mezzo a loro e disse: ยซPace a voi!ยป. Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: ยซPerchรฉ siete turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io hoยป. Dicendo questo, mostrรฒ loro le mani e i piedi.
Ma poichรฉ per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: ยซAvete qui qualche cosa da mangiare?ยป. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiรฒ davanti a loro.
Poi disse: ยซSono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosรจ, nei Profeti e nei Salmiยป. Allora aprรฌ loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: ยซCosรฌ sta scritto: il Cristo patirร e risorgerร dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoniยป.
Parola del Signore.