Vangelo del Giorno – 4 ottobre 2017 – don Luigi Epicoco

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. È così che le parole di Gesù fanno da sfondo alla festa del poverello d’Assisi, San Francesco. È lui che forse più di tutti gli altri ha incarnato l’ideale di “farsi piccoli”.

È lui che ha intuito che la migliore relazione con Dio la si gioca nella semplicità dell’amore e non nei polverosi scaffali dei ragionamenti contorti. Perché “farsi piccoli” non significa rifiutare di capire, ma significa comprendere che per capire bisogna ascoltare prima ancora che congetturare.

Noi siamo esperti in congetture (fino quasi a diventare complottisti), ma quasi mai abbiamo l’umiltà di stare semplicemente in silenzio ad ascoltare la vita stessa che spiega se stessa ponendosi davanti a noi. Francesco comprende questa immensa verità. Sarà questo il motivo per cui canta la creazione, e canta anche quegli anfratti della vita che non sono proprio luminosi come la stessa morte.

Un “piccolo” non sa tutto ma ascolta tutto, e in questo trova pace: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita”. Dalle braccia di chi ci ama le cose si capiscono meglio, semplicemente perché rassicurati dall’amore non viviamo più in difensiva.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 11, 25-30
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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