“Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva”. Forse la sensazione più diffusa tra noi circa l’esistenza di Dio è esattamente quella descritta dal vangelo di oggi: Dio esiste, ma forse sta dormendo. E questa deduzione ci viene dal fatto inspiegabile del perché tolleri che accadano certe cose, che le onde sovrastino la nostra piccola barca, che gli eventi ci portino fin quasi ad affogare.
Eppure Egli è lì, nella barca. E si lascia anche pregare con preghiere che rasentano la bestemmia: “non ti importa di noi?”. Ma la fede non è avere un Dio che interviene sempre all’occorrenza, ma avere un Dio che c’è. Come un bambino che non sempre viene accontentano dalla madre che gli siede accanto (è il mistero dell’educazione che il bambino non comprende), ma sa che ella c’è. E questo, tra pianti e strilli, gli permette di provare a prendere lui quella cosa, o almeno di provarci. L’amore è sapere che chi ti ama c’è anche quando non fa tutto quello che tu vorresti.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 8, 23-27
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.