“Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava. Come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi»”.
Persino tra i santi c’è il rischio di guardare troppo nel piatto egli altri, o di misurare l’intensità del verde dell’erba del vicino. “A te che importa!”, dice Gesù senza molta diplomazia, e ricorda a ciascuno di noi che molta sofferenza ci viene dalla messa in paragone della nostra vita con quella degli altri, dimenticandoci che ognuno di noi è un caso unico e irripetibile. E’ come se un’ape si volesse paragonare a una cascata.
Noi pensiamo di essere molto simili tra noi, ma ciò che più conta ed è più interessante nella nostra vita è esattamente ciò che non somiglia a niente degli altri, perché è la nostra unicità. Dovremmo difendere la nostra unicità, ma dovremmo anche difendere quella degli altri. Come? Non curiosandoci troppo. Pietro è utile solo se pensa ad essere Pietro e non quando si preoccupa di ciò che dovrebbe fare o no Giovanni.
Come cambierebbe il mondo dalla semplice applicazione di questo.
don Luigi Epicoco su Facebook
Gv 21,20-25
Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.