Commento al Vangelo di domenica 3 febbraio 2019 a cura di don Bruno Oliviero, sacerdote dell’Arcidiocesi di Napoli.
Credere per vedere e vedere per credere! Lo “scandalo” di cui il mondo ha bisogno!
Cari amici, La liturgia di Domenica, 3 Febbraio, è ricca di spunti di riflessione , ma noi vorremmo concentrarci solo su alcuni che, crediamo, siano di straordinaria attualità oggi. Nel brano evangelico che ascolteremo, si svolge il dramma del rifiuto di Gesù da parte dei suoi compaesani che, scandalizzati, pensano addirittura di ucciderlo. Per quale motivo i compaesani rifiutano Gesù?
Nello svolgersi del racconto e dalle parole di Gesù possiamo capirlo: I suoi compaesani non avevano fede… Dalle parole di Gesù che riportavano il pensiero dei suoi compaesani: “I miracoli che abbiamo sentito che hai fatto a Cafarnao, falli anche qui…”, comprendiamo che i suoi compaesani per credere volevano vedere i miracoli. In realtà, Gesù, con tutta la sua vita, i suoi gesti, il suo insegnamento, ci ha insegnato che è esattamente il contrario: a Marta che gli faceva notare che Lazzaro era morto da quattro giorni e il cui corpo già emanava cattivo odore, Gesù risponde: “Non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio!” Bisogna credere per vedere!
Questa, per così dire, “logica divina”, ci richiama alla mente l’annuncio rivoluzionario di Paolo che, di fronte ai Greci che cercavano la sapienza e ai Giudei che chiedevano i miracoli, annuncia invece Cristo Crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, ma per coloro che sono chiamati annuncia Cristo Crocifisso, sapienza e potenza di Dio! Sapienza e potenza che si manifestano proprio nella “purezza dell’Amore” di Dio che lo spinge, nel Figlio, ad uscire fuori di Sè fino alla follia della Croce per salvare l’umanità.
Lo scandalo della carità, di cui San Paolo nel brano della seconda lettura ne canta la grandezza, è l’unico “scandalo” con il quale Dio vuole che anche la Chiesa scandalizzi il mondo. Di Cristiani “operatori di scandali della carità” c’è bisogno oggi: di Cristiani, cioè, che crocifiggendo il loro “ego” sulla Croce di Cristo, manifestino al mondo la Purezza del Suo Amore! Perché, cari amici, gli altri tipi di scandali non sono altro, direbbe san Paolo, che spazzatura!
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
QUARTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 Febbraio 2019 anche qui.
Lc 4, 21-30 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.Fonte: LaSacraBibbia.net
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