Vangelo del giorno – 3 Aprile 2018 – don Antonello Iapicca

825

OGNI LACRIMA NASCONDE IL DESIDERIO DELLO SPOSO

Gesรน ci viene incontro anche oggi attraverso i suoi angeli vestiti di risurrezione, immagine degli apostoli che con la predicazione raggiungono il fondo piรน oscuro dei nostri cuori. Essi si trovano infatti nel luogo esatto dove era stato deposto il Signore, quasi a descrivere il perimetro della sua esistenza terrena ormai trasformata; seduti laddove erano la testa e i piedi di quel corpo non piรน preda della morte, sulla soglia dell’abisso che ci sta per risucchiare nella disperazione, gli angeli ci scuotono per ridestarci: “donna, perchรฉ piangi?”. Donna, che รจ come dire anima, “prendi in mano la tua vita di oggi, cosรฌ com’รจ, e guardala bene e cerca la sorgente delle tue lacrime!”. Ella amava il Signore, eccome, ma il suo amore, come ogni amore umano, era destinato a divenire lacrime, dolore struggente di un cuore che non puรฒ andare oltre quella pietra. La resurrezione che strappa alla corruzione ciรฒ che appartiene all’uomo รจ impensabile perchรฉ non รจ nel Dna della carne. L’esperienza che portiamo dentro รจ quella del limite invalicabile che segna la morte, quella che segue, ineluttabile, un tradimento ad esempio.

[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]

La domanda degli angeli risveglia il quesito piรน profondo, il bisogno di sapere perchรฉ oggi siamo quel che siamo, soffrendo quello che soffriamo. Come uno scrutinio, fondamentale in ogni percorso di iniziazione alla fede, risuscita in noi innanzi tutto la veritร , ovvero la forza e la prepotenza del bisogno di senso e pienezza per la nostra vita. Per questo รจ necessario scontrarsi con una tomba vuota. E’ decisivo sentirsi soli, quasi traditi dall’Amato, cosรฌ come accade alla sposa del Cantico dei Cantici. Ma coraggio, perchรฉ lo Sposo appare proprio dove pensavamo non fosse piรน, e ci parla aggiungendo alla domanda degli angeli quel “Chi cerchi?” con cui ci svela la fonte originaria delle nostre lacrime.

Quel “chi” ci dice che le nostre lacrime sono per Lui, ed รจ il primo passo per uscire da noi stessi, dall’egocentrismo che ci schiaccia. Sono lacrime d’amore, nonostante tutto ci dica il contrario; nonostante i peccati svelati e la carne che vorrebbe afferrare tutto. No, le lacrime con le quali ci accostiamo alla tomba, anche se rivestite di pura carne, celano un amore invincibile, quello deposto dal Padre nel nostro cuore. Ecco, cosรฌ comincia il cammino che ci fa spose dell’unico Sposo! Abbiamo ancora nel cuore il “mio Signore”! Piangiamo di dolore ripiegati su noi stessi senza sapere che quelle lacrime sono i distillati della gioia piรน pura, sono l’amore che attende di incontrare il suo Amore, celeste, piรน forte della carne e del peccato. Tutte le lacrime di ogni uomo nascondono il desiderio dello Sposo!

- Pubblicitร  -

Ma per scoprirlo รจ necessario un parametro nuovo che non ci appartiene; per riconoscere Cristo che ha oltrepassato i vincoli della carne occorre un segno che ci sospinga al di lร  dei nostri limiti; un anello che congiunga la nostra realtร  alla sua realtร ; una chiave che apra in noi la porta per entrare, esattamente come siamo, poveri, deboli, precari e limitati, laddove ora Egli รจ, il Regno celeste. Occorre un indizio che parli al cuore e dischiuda gli occhi perchรฉ riconoscano lo stesso Gesรน visto e ascoltato in quella presenza nuova e sorprendente, al punto d’essere scambiata per il “custode del giardino”. Occorre che Lui ci chiami a sรฉ, in quel nuovo sรฉ che รจ diventato. Un cammino attraverso la carne per superare la carne, senza dimenticare la carne. L’esperienza di Maria e dei discepoli sarร  quella di essere attirati da Cristo risuscitato nel suo Mistero Pasquale, nella dinamica che lo ha fatto passare dal Venerdรฌ, attraverso il Sabato, sino all’aurora della Domenica.

E’ il momento decisivo: “Maria!”. La voce di Gesรน che la chiamava per nome era unica, perchรฉ nessun giardiniere avrebbe potuto chiamarla cosรฌ. E’ Lui, รจ il Maestro del mio cuore! E’ Lui, mi ha spiegato l’amore, e ora mi insegna che รจ eterno! Ecco il parametro che ci fa accogliere l’impossibile: E’ risorto! Solo Lui mi puรฒ chiamare cosรฌ, solo Lui mi conosce cosรฌ: Maria! Quel nome in quella voce era tutta la sua storia, il suo intimo, ogni centimetro, ogni secondo. Il perdono si faceva di nuovo cosa viva: in quel nome il Signore le consegnava la certezza che nessuno le aveva portato via quell’amore; e che non era piรน la tomba il luogo dove andarlo a cercare per riviverlo nel ricordo e nel dolore. Maria puรฒ riconoscere il Maestro risorto in se stessa, in “Maria!” chiamata alla stessa vita dell’Amato. Ella stessa era divenuta una nuova creazione che la univa indissolubilmente allo Sposo. E oggi il Signore appare anche a noi chiamandoci per nome attraverso la sua Chiesa, nella quale possiamo sperimentare la nascita a una vita nuova nell’amore che oltrepassa le barriere della morte.

Qui il commento completo

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 20, 11-18
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinรฒ verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesรน. Ed essi le dissero: ยซDonna, perchรฉ piangi?ยป. Rispose loro: ยซHanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno postoยป.
Detto questo, si voltรฒ indietro e vide Gesรน, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesรน. Le disse Gesรน: ยซDonna, perchรฉ piangi? Chi cerchi?ยป. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: ยซSignore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrรฒ a prenderloยป. Gesรน le disse: ยซMaria!ยป. Ella si voltรฒ e gli disse in ebraico: ยซRabbunรฌ!ยป – che significa: ยซMaestro!ยป. Gesรน le disse: ยซNon mi trattenere, perchรฉ non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”ยป.
Maria di Mร gdala andรฒ ad annunciare ai discepoli: ยซHo visto il Signore!ยป e ciรฒ che le aveva detto.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.