L’AVVENTO, COME UN FULMINE A CIEL SERENO, CI ANNUNCIA CHE ARRIVA LO SPOSO
โSe il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladroโฆโ. Con queste parole inizia lโAvvento. Il Padrone di casa, Papa Francesco, insieme alla Chiesa, lo sa eccomeโฆ. Per questo puรฒ annunciare a tutti che il Vangelo รจ lโunica gioia autentica. Ma tu ed io, siamo cosรฌ sicuri che la promessa di una vita nuova si compirร ?
โCome ai tempi di Noรจ prendiamo moglie e maritoโ solo per saziare la nostra fame, e viviamo โsenza accorgerci di nullaโ; nessun discernimento sulla storia, increduli e aggrappati alla terra, deridendo i Noรจ che ci annunciano il Cielo.
Il mondo vive in una routine grigia come un empio โeterno ritornoโ che surgela e scongela ogni cosa vissuta, senza che nulla abbia davvero un senso e getti il suo profumo oltre terra e carne. E ne restiamo impigliati mille volte al giorno: al mattino quando i figli ci chiedono qualcosa che ci spiazza; in ufficio quando si tratta di scegliere tra carriera e famiglia; alla riunione di condominio dove, per una questione di principio e per quattro spiccioli ci avventiamo contro il vicino imbelle e avaro.
Anche oggi ci siamo alzati, lavati, vestiti, abbiamo fatto colazione e siamo saliti in macchina o in metropolitana; forse qualche novitร , un esame allโuniversitร , un appuntamento importante, comunque una giornata come le altre, sino allโistante in cui spegneremo la luce per addormentarci.
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Ma se su questo giorno si stendesse, improvvisa, la coltre della โnotteโ e dovessimo morire? Sarebbe tutto perduto, finito? Moriremmo con la vita troncata a metร , affamati come se ci avessero scacciato da un banchetto dove abbiamo potuto โmangiareโ solo qualche antipasto e โbereโ appena un paio di aperitivi?
Eppure รจ quello che sperimenteremo oggi. Ogni giorno, infatti, puntuali arrivano parole impreviste che ci umiliano, altri sono pronti a prendere decisioni inaspettate che stravolgono i nostri piani, le incomprensioni e i giudizi graffiano allโimprovviso le relazioni a cui piรน teniamo; e, pur ribellandoci e lottando, coliamo a picco, perchรฉ non ci rendiamo conto che anche oggi, come sarร quello della morte per ciascun uomo e lโultimo per il mondo, รจ il โgiorno in cui il Figlio dellโuomo verrร โ.
Cosรฌ lโesperienza quotidiana diviene metafora: tutto e tutti ci sembrano in ritardo, e viviamo come vittime di una colossale ingiustizia. Un marito e un figlio che ritardano, infatti, spezzano il cuore, cosรฌ come quando dallโaltro ci aspettiamo rispetto, obbedienza e riconoscenza, magari solo che cambi un poโ e invece niente, notte fondaโฆ
Per questo si deve afferrare tutto al piรน presto. Ecco allora le nuove generazioni allevate e stordite da social networks che schizzano a ripetizione immagini virtuali e abbozzi di parole come frammenti di fango. Gossip e segreti svelati per innescare e fomentare lโillusione di poter avere tutto e tutti in mano, e subito. Ogni relazione รจ vissuta alla velocitร della fibra ottica: uno sguardo in discoteca e le carni si uniscono, un sms e ci si lascia.
I nostri figli sono incapaci di aspettare, impazienti, preda delle passioni da dover soddisfare. Esattamente come tu ed io: mai che sia contemplata la possibilitร di un ritardo. No, infantili e capricciosi affrontiamo la vita come fosse una โmemoria flashโ, quella che permette ad alcuni computer di accendersi al solo tocco di un pulsante.
Anche questโanno lโAvvento, immagine della vita terrena, ci rivela come lโattesa sia lโattitudine piรน difficile. E ci interroga: stiamo aspettando qualcosa, qualcuno? Oppure scivoliamo inerti sui giorni, facendo della tranquillitร narcotizzata il modo di stare al mondo? Chi non attende nulla รจ giร morto, perchรฉ ha cercato di appropriarsi del tempo fallendo miseramente.
Per questo la sapienza della Chiesa ci invita di nuovo ad aspettare il Signore che viene come Noรจ: anche oggi prepara per noi unโArca in mezzo alle nostre attivitร e ai nostri affetti. La costruisce a forma di Croce dove, come un Amato innamorato, ci chiama a salire per unirsi a noi.
ร assurdo quello che ci accade, sรฌ, proprio come una barca arenata sulla terraferma. Nostra figlia impigliata in una relazione inaccettabile รจ come lโarca incagliata in pianura. Per questo ci accaniamo perchรฉ rispetti i tempi della sua conversione che noi abbiamo stabilito. O nostra moglie, che spesso guardiamo come un distributore di piacere: deve essere sempre pronta a donarsi secondo i tempi da noi stabiliti, mentre invece se ne sta chiusa in se stessa proprio come doveva apparire lโarca ai contemporanei di Mosรจโฆ
Ma questo Avvento, come un fulmine a ciel sereno, ci scuote annunciandoci che sta arrivando lo Sposo. Come unโinfallibile previsione metereologica, la Chiesa ci profetizza il diluvio che purificherร ogni inganno della carne lavando tutti i peccati. Tuonerร oggi, quando meno ce lo aspetteremo, forse mentre crederemo che tutto stia per finireโฆ Sarร salvo il matrimonio, i figli incontreranno lโamore di Dio โnellโora che non possiamo immaginareโ.
Per questo il Vangelo ci invita a โvegliareโ come la Sposa del Cantico dei Cantici, e a โstare prontiโ come lo fu il Popolo di Israele la notte di Pasqua. Entrambi avevano bisogno di pienezza e pace, come noiโฆ Non dobbiamo far altro che essere quel che siamo, poveri e deboli, come gli apostoli nel cenacolo. Pregare e stare con i fratelli senza allontanarci dalla comunitร , ecco a cosa siamo chiamati in questo Avvento.
Gesรน verrร , anche quando si nasconde รจ per farsi trovare. Proprio โcome un ladroโ, รจ lโunico che puรฒ passare attraverso le porte sprangate dalla paura della morte: eccolo, arriva per โscassinareโ la durezza di cuore dellโuomo vecchio e rubare il cuore della sua amata.
Anche oggi โdueโ uomini saranno nel campoโ, uno coltivandolo per se stesso e lโaltro lavorandolo in attesa dellโautentico raccolto che solo Cristo potrร donare; โdue donne macineranno alla molaโ, una cercando di saziarsi, lโaltra trepidando per lโavvento del Chicco di grano che la sfami nel perdono. In ogni evento, tra i fornelli e con un cliente, in una malattia e nella solitudine, il Signore viene a โprenderciโ nella sua intimitร per fare di noi i Noรจ per chi ci รจ accanto. Accogliamolo senza difenderci.