Vangelo del giorno – 27 Novembre 2022 – don Antonello Iapicca

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L’AVVENTO, COME UN FULMINE A CIEL SERENO, CI ANNUNCIA CHE ARRIVA LO SPOSO

โ€œSe il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladroโ€ฆโ€. Con queste parole inizia lโ€™Avvento. Il Padrone di casa, Papa Francesco, insieme alla Chiesa, lo sa eccomeโ€ฆ. Per questo puรฒ annunciare a tutti che il Vangelo รจ lโ€™unica gioia autentica. Ma tu ed io, siamo cosรฌ sicuri che la promessa di una vita nuova si compirร ?

โ€œCome ai tempi di Noรจ prendiamo moglie e maritoโ€ solo per saziare la nostra fame, e viviamo โ€œsenza accorgerci di nullaโ€; nessun discernimento sulla storia, increduli e aggrappati alla terra, deridendo i Noรจ che ci annunciano il Cielo.

Il mondo vive in una routine grigia come un empio โ€œeterno ritornoโ€ che surgela e scongela ogni cosa vissuta, senza che nulla abbia davvero un senso e getti il suo profumo oltre terra e carne. E ne restiamo impigliati mille volte al giorno: al mattino quando i figli ci chiedono qualcosa che ci spiazza; in ufficio quando si tratta di scegliere tra carriera e famiglia; alla riunione di condominio dove, per una questione di principio e per quattro spiccioli ci avventiamo contro il vicino imbelle e avaro.

Anche oggi ci siamo alzati, lavati, vestiti, abbiamo fatto colazione e siamo saliti in macchina o in metropolitana; forse qualche novitร , un esame allโ€™universitร , un appuntamento importante, comunque una giornata come le altre, sino allโ€™istante in cui spegneremo la luce per addormentarci.

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Ma se su questo giorno si stendesse, improvvisa, la coltre della โ€œnotteโ€ e dovessimo morire? Sarebbe tutto perduto, finito? Moriremmo con la vita troncata a metร , affamati come se ci avessero scacciato da un banchetto dove abbiamo potuto โ€œmangiareโ€ solo qualche antipasto e โ€œbereโ€ appena un paio di aperitivi?

Eppure รจ quello che sperimenteremo oggi. Ogni giorno, infatti, puntuali arrivano parole impreviste che ci umiliano, altri sono pronti a prendere decisioni inaspettate che stravolgono i nostri piani, le incomprensioni e i giudizi graffiano allโ€™improvviso le relazioni a cui piรน teniamo; e, pur ribellandoci e lottando, coliamo a picco, perchรฉ non ci rendiamo conto che anche oggi, come sarร  quello della morte per ciascun uomo e lโ€™ultimo per il mondo, รจ il โ€œgiorno in cui il Figlio dellโ€™uomo verrร โ€.

Cosรฌ lโ€™esperienza quotidiana diviene metafora: tutto e tutti ci sembrano in ritardo, e viviamo come vittime di una colossale ingiustizia. Un marito e un figlio che ritardano, infatti, spezzano il cuore, cosรฌ come quando dallโ€™altro ci aspettiamo rispetto, obbedienza e riconoscenza, magari solo che cambi un poโ€™ e invece niente, notte fondaโ€ฆ

Per questo si deve afferrare tutto al piรน presto. Ecco allora le nuove generazioni allevate e stordite da social networks che schizzano a ripetizione immagini virtuali e abbozzi di parole come frammenti di fango. Gossip e segreti svelati per innescare e fomentare lโ€™illusione di poter avere tutto e tutti in mano, e subito. Ogni relazione รจ vissuta alla velocitร  della fibra ottica: uno sguardo in discoteca e le carni si uniscono, un sms e ci si lascia.

I nostri figli sono incapaci di aspettare, impazienti, preda delle passioni da dover soddisfare. Esattamente come tu ed io: mai che sia contemplata la possibilitร  di un ritardo. No, infantili e capricciosi affrontiamo la vita come fosse una โ€œmemoria flashโ€, quella che permette ad alcuni computer di accendersi al solo tocco di un pulsante.

Anche questโ€™anno lโ€™Avvento, immagine della vita terrena, ci rivela come lโ€™attesa sia lโ€™attitudine piรน difficile. E ci interroga: stiamo aspettando qualcosa, qualcuno? Oppure scivoliamo inerti sui giorni, facendo della tranquillitร  narcotizzata il modo di stare al mondo? Chi non attende nulla รจ giร  morto, perchรฉ ha cercato di appropriarsi del tempo fallendo miseramente.

Per questo la sapienza della Chiesa ci invita di nuovo ad aspettare il Signore che viene come Noรจ: anche oggi prepara per noi unโ€™Arca in mezzo alle nostre attivitร  e ai nostri affetti. La costruisce a forma di Croce dove, come un Amato innamorato, ci chiama a salire per unirsi a noi.

รˆ assurdo quello che ci accade, sรฌ, proprio come una barca arenata sulla terraferma. Nostra figlia impigliata in una relazione inaccettabile รจ come lโ€™arca incagliata in pianura. Per questo ci accaniamo perchรฉ rispetti i tempi della sua conversione che noi abbiamo stabilito. O nostra moglie, che spesso guardiamo come un distributore di piacere: deve essere sempre pronta a donarsi secondo i tempi da noi stabiliti, mentre invece se ne sta chiusa in se stessa proprio come doveva apparire lโ€™arca ai contemporanei di Mosรจโ€ฆ

Ma questo Avvento, come un fulmine a ciel sereno, ci scuote annunciandoci che sta arrivando lo Sposo. Come unโ€™infallibile previsione metereologica, la Chiesa ci profetizza il diluvio che purificherร  ogni inganno della carne lavando tutti i peccati. Tuonerร  oggi, quando meno ce lo aspetteremo, forse mentre crederemo che tutto stia per finireโ€ฆ Sarร  salvo il matrimonio, i figli incontreranno lโ€™amore di Dio โ€œnellโ€™ora che non possiamo immaginareโ€.

Per questo il Vangelo ci invita a โ€œvegliareโ€ come la Sposa del Cantico dei Cantici, e a โ€œstare prontiโ€ come lo fu il Popolo di Israele la notte di Pasqua. Entrambi avevano bisogno di pienezza e pace, come noiโ€ฆ Non dobbiamo far altro che essere quel che siamo, poveri e deboli, come gli apostoli nel cenacolo. Pregare e stare con i fratelli senza allontanarci dalla comunitร , ecco a cosa siamo chiamati in questo Avvento.

Gesรน verrร , anche quando si nasconde รจ per farsi trovare. Proprio โ€œcome un ladroโ€, รจ lโ€™unico che puรฒ passare attraverso le porte sprangate dalla paura della morte: eccolo, arriva per โ€œscassinareโ€ la durezza di cuore dellโ€™uomo vecchio e rubare il cuore della sua amata.

Anche oggi โ€œdueโ€ uomini saranno nel campoโ€, uno coltivandolo per se stesso e lโ€™altro lavorandolo in attesa dellโ€™autentico raccolto che solo Cristo potrร  donare; โ€œdue donne macineranno alla molaโ€, una cercando di saziarsi, lโ€™altra trepidando per lโ€™avvento del Chicco di grano che la sfami nel perdono. In ogni evento, tra i fornelli e con un cliente, in una malattia e nella solitudine, il Signore viene a โ€œprenderciโ€ nella sua intimitร  per fare di noi i Noรจ per chi ci รจ accanto. Accogliamolo senza difenderci.