Commento al Vangelo di domenica 27 gennaio 2019 a cura di don Bruno Oliviero, sacerdote dell’Arcidiocesi di Napoli.
La “generazione Ebbasta” e l’oggi della salvezza!
Cari amici, la strage di Corinaldo, in cui hanno perso la vita 5 minorenni e una mamma, schiacciati da una folla impaurita di ragazzini, ha aperto gli occhi di molti genitori, Papà e Mamme, sul “tipo di salvezza” proposta ai loro figli da un sistema economico che, come ci ricorda Papa Francesco, uccide! Una “pseudo-salvezza” diffusa attraverso la cultura e all’interno di essa, da personaggi come il rapper “Sfera Ebbasta”.
Una consapevolezza, cari amici, a cui sta contribuendo anche una ricerca choc del Moige (Movimento Italiano Genitori onlus) presentata Il 15 gennaio scorso, al Senato della Repubblica nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, che ha svelato dati inquietanti su porno, droga, violenza e gioco d’azzardo a portata di smartphone per i ragazzi.
(1) Lo “sballo” reale o virtuale che sia è l’unica risposta che una società vuota, confusa, disorientata e corrotta è capace di dare ai desideri e ai sogni delle nuove generazioni. È, cari amici, in altre parole, il “carpe diem” riveduto e corretto dalla nostra società tecnoliquida. Per questo, cari amici, è urgente, oggi più che mai, che tutti i cristiani “scendano in campo” per aiutare le nuove generazioni a riscoprire la vera bellezza, la vera gioia e la vera salvezza che scaturiscono dall’annunzio del Vangelo.
E proprio nel brano del Vangelo di Luca, che ascolteremo Domenica prossima 27, Gennaio, Gesù ci aiuterà a capire una delle caratteristiche, la più affascinante forse, dell’annuncio. Infatti, Gesù giunto nella sinagoga di Nazareth, dopo aver letto un passo del Profeta Isaia che annunziava la gioia e i prodigi connessi all’avvento del Messia, pronuncerà quelle famose parole: “Oggi nelle vostre orecchie si è adempiuta questa Scrittura”. Oggi, cari amici, non ieri o domani.
Oggi! È il presente continuo della gioia dell’incontro con Dio in Cristo per mezzo dello Spirito Santo! Benedetto XVI, Papa emerito, durante l’Angelus pronunciato la Domenica del 27 Gennaio 2013, commentando questo passo, tra l’altro, affermò: “Ogni giorno (kathēmeran) può diventare l’oggi salvifico, perché la salvezza è storia che continua per la Chiesa e per ciascun discepolo di Cristo.
Questo è il senso cristiano del «carpe diem»: cogli l’oggi in cui Dio ti chiama per donarti la salvezza!” È così, cari fratelli e sorelle, Dio, per mezzo del Vangelo di Suo Figlio, rivela a noi cristiani il segreto del “carpe diem”, il segreto, cioè, per far esplodere la gioia, la luce, la vita, l’amore nel cuore dell’uomo, della società, del mondo.
Il segreto è fare spazio, nel nostro cuore, allo Spirito Santo, oceano purissimo e sconfinato dell’amore del Padre e del Figlio che ci fa “uscire fuori di noi”. Lo Spirito Santo, infatti, ci spinge ad andare nel mondo, come artigiani della pace, per costruire ponti e non muri; ci dà il potere di distruggere la corruzione e riportare la purezza e la bellezza nelle relazioni tra gli uomini, che si scoprono non più nemici, ma fratelli e sorelle in Cristo; ci rende “Guerrieri della luce”, capaci di portare lì, dove regnano le tenebre della tristezza, dello scoraggiamento, della paura e della disperazione la gioia e l’entusiasmo che vengono da Dio!
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
TERZA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
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Lc 1,1-4; 4,14-21
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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