Vangelo del giorno – 26 Novembre 2022 – don Antonello Iapicca

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VEGLIARE E PREGARE IN ATTESA DELLO SPOSO CHE VIENE A COMPIERE LA NOSTRA VITA NELL’AMORE

La piรน grande novitร  del cristianesimo รจ rivelata da questa parola:ย โ€œvegliate in ogni momentoโ€. Nella vita non vi รจ nulla da derubricare e sottrarre allโ€™โ€attenzioneโ€:ย โ€œogni momentoโ€ย รจ importante e decisivo perchรฉ costituisce quel frammento del Regno di Dio nel quale siamo chiamati aย โ€œcomparire davanti al Figlio dellโ€™uomoโ€, in piedi, nell’atteggiamento di chi รจ giudicato innocente dal magistrato.

Il Regno di Dio, infatti,ย โ€œรจ vicinoโ€, maย โ€œnon รจ un luogo, รจ un eventoโ€ย (Card. Joseph Ratzinger,ย Escatologia), รจ Cristo stesso vivo in mezzo a noi. Non a caso il termine usato รจย โ€œin ogniย kairosโ€, perchรฉ con il suo irrompere nella storia, Cristo ha colmato di sรฉ ilย chronosย – il tempo che per i greci e la mentalitร  del mondo divora i suoi figliย โ€“ย trasformando ogni istante in unย momento favorevoleย nel quale incontrare il suo amore e aprirsi a Lui; per questo, quando ci ammonisce dicendociย โ€œstate attenti a voi stessiโ€, il Signore ci invita a vivere sino in fondo, con intensitร  e autenticitร ,ย โ€œogni momentoโ€, senza sprecare nulla del tempo e diย noi stessi.

Per โ€œtuttiย coloro che abitano sulla faccia diย tuttaย la terraโ€, infatti, รจ preparato lo stesso โ€œgiornoโ€ del Messia. I cristiani sanno di non avere un destino diverso daย tuttiย gli altri:ย โ€œnon abitano cittร  proprie, nรฉ conducono un genere di vita speciale, dimoranoย nella terra,ย maย hanno la loro cittadinanza nel cieloโ€ย (Lettera a Diogneto)ย e cosรฌ, sonoย giร ย โ€œsfuggitiโ€ ai โ€œlacciโ€ cheย si โ€œabbattonoโ€ di sorpresaย suย chi ha โ€œappesantitoโ€ il โ€œcuoreโ€ negliย โ€œaffanniโ€ per salvare โ€œla vitaโ€.

Nulla, infatti, โ€œรจ improvvisoโ€ per chi ha un โ€œcuoreโ€ che โ€œvigilaโ€ attingendo la โ€œforzaโ€ dalla โ€œpreghieraโ€, โ€œattentoโ€, come chi dorme allโ€™aperto, a non farsi sorprendere dalle insidie che si nascondono nella notte. Il cristiano, infatti, โ€œnon รจ delle tenebre, ma delย giornoโ€; mentre il mondo รจ immerso nella notte dove โ€œmangiare e bereโ€ sino a โ€œubriacarsiโ€ perchรฉ tanto si deve morire ed รจ meglio non pensarci, il suo โ€œcuore vegliaโ€ in attesa dello Sposo al quale donarsi.

I cristiani “hanno tra di loro unย rispettoย inconcepibile agli altri” (Lettera a Diogneto), stanno ben “attenti” a non perdere di vista il centro dell’esistenza, impedendo cosรฌ al “cuore” di “dissiparsi” negli affetti, nel lavoro, nei beni; “vigilano” su tutto e su tutti conย rispetto –ย termine derivante dal latinoย respicio –ย che significa guardare tenendo presente qualcosa d’altro che domina sull’orizzonte. Solo con laย preghieraย si puรฒ guardare il prossimo e gli eventiย con amore, “sfuggendo” ai “lacci” della carne che stringono, “improvvisamente”, in un cappio mortale, ricevendo la “forza” per dire a chi ci รจ accanto: “Sei nel centro del mio occhio e del mio cuore, ma sull’orizzonte ultimo, perchรฉ un’altra figura tiย illumina, ti dร  vita: sei mia perchรฉ sei di un Altro.

Riconoscendo che sei di un Altro, anche io scopro di essere di un Altro” (Mons. Luigi Giussani).ย Lavando i piatti come deliberando in un consiglio di amministrazione, mettendo un timbro su una pratica come operando un paziente per salvargli la vita, siamo dunque chiamati aย fare tutto per amoreย a Cristo, con il โ€œcuoreโ€ indiviso, โ€œabitandoโ€ alla sua presenza โ€œogni momentoโ€ come nel โ€œgiorno che non conosce tramontoโ€, trasformando cosรฌ lโ€™intera esistenza in una โ€œpreghieraโ€ incessante: โ€œFa cut ardeatย cor meumย in amando Christum ut sibi complaceam – Faโ€™ che ilย mio cuoreย sia pieno di ardore nellโ€™amore a Cristo, cosรฌ che possa piacergliโ€ (Jacopone da Todi,ย Stabat Mater).