VEGLIARE E PREGARE IN ATTESA DELLO SPOSO CHE VIENE A COMPIERE LA NOSTRA VITA NELL’AMORE
La piรน grande novitร del cristianesimo รจ rivelata da questa parola:ย โvegliate in ogni momentoโ. Nella vita non vi รจ nulla da derubricare e sottrarre allโโattenzioneโ:ย โogni momentoโย รจ importante e decisivo perchรฉ costituisce quel frammento del Regno di Dio nel quale siamo chiamati aย โcomparire davanti al Figlio dellโuomoโ, in piedi, nell’atteggiamento di chi รจ giudicato innocente dal magistrato.
Il Regno di Dio, infatti,ย โรจ vicinoโ, maย โnon รจ un luogo, รจ un eventoโย (Card. Joseph Ratzinger,ย Escatologia), รจ Cristo stesso vivo in mezzo a noi. Non a caso il termine usato รจย โin ogniย kairosโ, perchรฉ con il suo irrompere nella storia, Cristo ha colmato di sรฉ ilย chronosย – il tempo che per i greci e la mentalitร del mondo divora i suoi figliย โย trasformando ogni istante in unย momento favorevoleย nel quale incontrare il suo amore e aprirsi a Lui; per questo, quando ci ammonisce dicendociย โstate attenti a voi stessiโ, il Signore ci invita a vivere sino in fondo, con intensitร e autenticitร ,ย โogni momentoโ, senza sprecare nulla del tempo e diย noi stessi.
Per โtuttiย coloro che abitano sulla faccia diย tuttaย la terraโ, infatti, รจ preparato lo stesso โgiornoโ del Messia. I cristiani sanno di non avere un destino diverso daย tuttiย gli altri:ย โnon abitano cittร proprie, nรฉ conducono un genere di vita speciale, dimoranoย nella terra,ย maย hanno la loro cittadinanza nel cieloโย (Lettera a Diogneto)ย e cosรฌ, sonoย giร ย โsfuggitiโ ai โlacciโ cheย si โabbattonoโ di sorpresaย suย chi ha โappesantitoโ il โcuoreโ negliย โaffanniโ per salvare โla vitaโ.
Nulla, infatti, โรจ improvvisoโ per chi ha un โcuoreโ che โvigilaโ attingendo la โforzaโ dalla โpreghieraโ, โattentoโ, come chi dorme allโaperto, a non farsi sorprendere dalle insidie che si nascondono nella notte. Il cristiano, infatti, โnon รจ delle tenebre, ma delย giornoโ; mentre il mondo รจ immerso nella notte dove โmangiare e bereโ sino a โubriacarsiโ perchรฉ tanto si deve morire ed รจ meglio non pensarci, il suo โcuore vegliaโ in attesa dello Sposo al quale donarsi.
I cristiani “hanno tra di loro unย rispettoย inconcepibile agli altri” (Lettera a Diogneto), stanno ben “attenti” a non perdere di vista il centro dell’esistenza, impedendo cosรฌ al “cuore” di “dissiparsi” negli affetti, nel lavoro, nei beni; “vigilano” su tutto e su tutti conย rispetto –ย termine derivante dal latinoย respicio –ย che significa guardare tenendo presente qualcosa d’altro che domina sull’orizzonte. Solo con laย preghieraย si puรฒ guardare il prossimo e gli eventiย con amore, “sfuggendo” ai “lacci” della carne che stringono, “improvvisamente”, in un cappio mortale, ricevendo la “forza” per dire a chi ci รจ accanto: “Sei nel centro del mio occhio e del mio cuore, ma sull’orizzonte ultimo, perchรฉ un’altra figura tiย illumina, ti dร vita: sei mia perchรฉ sei di un Altro.
Riconoscendo che sei di un Altro, anche io scopro di essere di un Altro” (Mons. Luigi Giussani).ย Lavando i piatti come deliberando in un consiglio di amministrazione, mettendo un timbro su una pratica come operando un paziente per salvargli la vita, siamo dunque chiamati aย fare tutto per amoreย a Cristo, con il โcuoreโ indiviso, โabitandoโ alla sua presenza โogni momentoโ come nel โgiorno che non conosce tramontoโ, trasformando cosรฌ lโintera esistenza in una โpreghieraโ incessante: โFa cut ardeatย cor meumย in amando Christum ut sibi complaceam – Faโ che ilย mio cuoreย sia pieno di ardore nellโamore a Cristo, cosรฌ che possa piacergliโ (Jacopone da Todi,ย Stabat Mater).