Vangelo del giorno โ€“ 26 Marzo 2018 โ€“ don Antonello Iapicca

โ€œSPRECAREโ€ LA VITA PER CRISTO CHE HA โ€œSPRECATOโ€ LA SUA PER NOI

Lunediฬ€ Santo

โ€œSei giorni prima della Pasquaโ€, ovvero sulla soglia di questa Settimana Santa, unica, diversa da tutte le altre, la Chiesa ci pone dinanzi una casa e tre figure. A Betania (casa dei poveri) la casa di Lazzaro (Dio aiuta), risuscitato dai morti; Maria (amata da Dio), che ha conosciuto e scelto la parte buona della vita; Giuda, intelligente e avaro, ladro, prigioniero di se stesso e dei suoi averi, materiali e intellettuali; e Gesรน, oggetto di discussioni, al centro di scelte decisive per la vita o per la morte.

Entriamo in un tempo speciale, la nostra vita puรฒ cambiare davvero. Per questo, Gesรน scende oggi a casa nostra, suoi amici, poveri Lazzaro resuscitati dal suo amore infinito, per cercare il fondo del nostro cuore e liberarci; ma non lo puรฒ fare se prima non illumina senza sconti le nostre schiavitรน. Per fare Pasqua, ogni ebreo doveva e deve innanzi tutto cercare โ€œhametzโ€ il lievito vecchio e farlo sparire, come scriveva San Paolo: โ€œCelebriamo la festa non con il lievito vecchio nรฉ con lievito di malizia e di perversitร , ma con azzimi di sinceritร  e di veritร โ€.

Il termine โ€œhametzโ€ รจ usato per designare il pane fatto con il lievito (quello che si mangia abitualmente), in opposizione a โ€œmatzahโ€, il pane non fermentato o pane azzimo. Perchรฉ si proibisce il pane fermentato? Perchรฉ il lievito cambia il carattere naturale dellโ€™oblazione, o la profana, e tutte le offerte che si facevano nel Tempio di Gerusalemme dovevano essere assolutamente pure; ciรฒ che รจ fermentato era considerato impuro, poichรฉ risultava acido e โ€œhametzโ€ significa anche โ€œacidoโ€. Dicevano i cabalisti che, come la pasta si gonfia di aria e cresce e prende il sapore acido del fermento, anche lโ€™uomo si gonfia di vuota vanitร  e adotta lโ€™atteggiamento acido dello sciocco.

Piรน appetitoso e gradevole della โ€œmatzahโ€, โ€œhametzโ€ rappresenta lโ€™istinto cattivo. Il lievito stabilisce una continuitร  tra il pane di oggi e quello di ieri, perchรฉ il lievito naturale รจ preso dalla pasta fermentata del giorno precedente. Il pane azzimo invece segna un nuovo inizio! Per questo Gesรน desidera passare gli ultimi giorni della sua vita a casa dei suoi amici, immagine della Chiesa: per prepararli a qualcosa di nuovo e sorprendente li illumina con la sua Parola, che penetra sino alle zone piรน profonde dellโ€™uomo per scovarne i piรน piccoli frammenti di โ€œhametzโ€, il lievito del pane (la vita) che mangia abitualmente lโ€™uomo vecchio, il pane di Giuda; esso รจ lievitato dalla sua arroganza, dalla sua intelligenza legata indissolubilmente allโ€™avarizia, che lo porta a essere ladro; dal suo credere di capire sempre tutto e di avere per tutto la soluzione ideale.

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E lโ€™avarizia insaziabile che, diceva San Paolo, รจ pura idolatria, si trasforma in furto. Un avaro รจ sempre un ladro: ruba le cose dellโ€™altro, la sua dignitร  perchรฉ se ne vuole appropriare per offrirlo a se stesso e saziare i suoi desideri. Giuda era avaro, vuoto di vanitร  e acido di mormorazioni e giudizi, che se ne infischia di chiunque gli sia accanto, pur ostentando unโ€™apparente interesse filantropico per poveri e bisognosi. Giuda che non sopporta lo spreco perchรฉ lui โ€œha capito bene per che cosa vale la pena vivere, e spendere i soldiโ€. Ha capito che lโ€™unico che davvero importa รจ il proprio io e il proprio stomaco, e tutto il resto รจ spreco: tempo sprecato, denaro sprecato, affetto sprecato. Non cโ€™รจ anche in noi lo stesso lievito di Giuda che lo ha spinto a tradire Gesรน?

Visto che, comunque, gli altri non ci capiscono, e non ci contraccambiano come vorremmo, non pensiamo forse anche noi che consegnare la vita a Gesรน, e con Lui donarla agli altri, sia โ€œsprecarlaโ€? Non finiamo con il tradirlo quando chiudiamo in faccia agli altri la porta del nostro egoismo e della nostra avarizia ipocrita, che sembra orientata al bene mentre รจ solo paura e mancanza di fede? Non rubiamo anche noi la vita e la dignitร  degli altri? Ma oggi Gesรน scende proprio lรฌ, per guarirci e liberarci, per donarci il cuore di Maria. Eโ€™ lei lโ€™immagine della nostra vocazione, un profumo sparso per Cristo: sรฌ, sei nato per โ€œsprecareโ€ tutta la tua vita per Cristo, e se non lo fai sarai sempre infelice.

Lui lo ha fatto per noi: ha sprecato sino allโ€™ultima goccia la sua vita per salvarci! Nei paralleli sinottici Gesรน loda il gesto di Maria dicendo che ha fatto unโ€™opera โ€œbellaโ€. Ecco, la nostra vita ci รจ data per essere unโ€™opera bella, la bellezza che Dio aveva visto nella creazione, riflesso del suo volto e del suo cuore. La nostra vita allora รจ destinata a diventare un riflesso della โ€œbellezza che salverร  il mondoโ€, quella che risplende sul volto di Gesรน. Nella sua bellezza sprecata per amore, possiamo sprecare la nostra vita, assaporando la libertร  che ci strappa al lievito vecchio di Giuda: non ruberemo ma ci lasceremo derubareโ€ฆ Lโ€™opera bella di Maria รจ stata unโ€™opera profetica, compiuta โ€œin vista della sepoltura di Gesรนโ€. Maria ha compreso laddove i discepoli non riuscivano a comprendere, ma che avevano compreso i Sadducei che per invidia, decidono di uccidere anche Lazzaro, immagine dei cristiani risuscitati da Cristoโ€ฆ 

Maria lo ha capito, e quindi ha accettato ciรฒ che i discepoli avevano respinto: la morte crocifissa del loro Maestro. Lโ€™opera bella รจ dunque unโ€™opera che accoglie ed entra con Cristo nellโ€™assurdo della Croce, che rende onore alla sofferenza rinvenendovi i bagliori dellโ€™alba di risurrezione. Maria non spreca, ama. E amare non รจ altro che ungere con quanto si ha di piรน prezioso, con la propria vita la vita di Cristo, il suo corpo incarnato in ogni corpo, la sua sofferenza deposta in ogni sofferenza. Lโ€™opera bella รจ condividere sino in fondo il dolore di Cristo, che รจ il dolore di ogni uomo, di tuo marito, di tuo figlio, di tua cognata. Ma perchรฉ il profumo si spanda e riempia la casa, occorre che il โ€œvaso dellโ€™unguento si rompaโ€. Occorre la lancia che ha trafitto il costato di Cristo, la spada che ha trapassato lโ€™anima della Vergine Maria. Occorre che la storia con le sue sofferenze apra il nostro cuore perchรฉ, amando, sprechiamo tempo, denaro, fatiche, progetti, tutto noi stessi, soprattutto per chi sembra non farsene nulla, come accadde sul Calvario.

Ma proprio quando, per il pensiero del mondo, si โ€œrompeโ€ inutilmente il nostro io, la vita si fa feconda e compiuta, bella! Il โ€œnardoโ€, infatti, รจ unโ€™essenza che si origina ad altissime quote. Eโ€™ dal Cielo che Maria ha ricevuto quanto ha di piรน prezioso; come ciascuno di noi ha ricevuto il dono dello Spirito Santo nel Battesimo. Per questo, il nardo รจ immagine delle grazie delle quali Dio ci ricolma perchรฉ in noi appaia la vita nuova e celeste dalla quale si spande il profumo delle opere che mostrano la vittoria sulla morte di Cristo. Il Targum del Cantico dei Cantici mette in relazione il nardo con il Paradiso: โ€œI tuoi giovani sono pieni di opere buoneโ€ฆ

I loro odori sono come quelli dei begli alberi del giardino dellโ€™Eden, come il cipresso e il nardoโ€ฆ โ€œ. Per questo, il Vangelo ci dice che si trattava di โ€œvero nardoโ€, autentico, non adulterato, โ€œpistikisโ€ โ€“ โ€œdegno di fedeโ€, secondo il significato dellโ€™originale greco. Il vero nardo รจ dunque il segno dello Spirito autentico, che ispira opere degne di fede; il nardo con cui Maria unge i piedi di Gesรน รจ il profumo autentico della sua vita fedele alla vocazione ricevuta, la fragranza della fede che si incarna in opere belle che vincono lโ€™olezzo della corruzione e della morte.Accogliamo allora oggi Gesรน nella nostra casa e, come Maria, mettiamoci ai suoi piedi.

Diventeremo, come lei, la Sposa piรน felice di questo mondo, per dare a Lui dare il meglio di noi stessi, per amore, per puro amore; proprio come recita il Cantico dei Cantici: โ€œMentre il re รจ nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumoโ€. Eโ€™ la vita della sposa offerta come un balbettio dโ€™amore allโ€™amore infinito dello Sposo. Da oggi Gesรน รจ a Betania, nella nostra vita, perchรฉ sia curato e protetto come gli agnelli che dovevano venire sacrificati a Pasqua. Lโ€™amore della sua famiglia prepara, infatti, lโ€™Agnello ad immolarsi. Impressionante! Prima di entrare nella sua Passione, prima di morire, Cristo viene a prepararsi a casa nostraโ€ฆ

Prendiamoci allora momenti per amarlo e consegnargli i peccati che andrร  a perdonare sulla Croce! Elemosine, digiuni che nessuno vede come baci segreti allo Sposo, preghiamo facendo di ogni giorno il santuario dellโ€™intimitร  con Lui; mentre compriamo le mele, o facciamo la doccia, o la fila alla Posta, o dal dentista, lavando i piatti o guidando, nel cuore ripetiamo ti amo e tu abbi pietร  di me; prendiamo il rosario e andiamo a Lui con Maria; scrutiamo la Scrittura, chiudiamoci in camera un momento, o anche nel bagno dellโ€™ufficio, e piangiamo, ungiamo i suoi piedi; passiamo davanti al Santissimo e diciamogli che lo amiamo; facciamo una gentilezza a chi non sopportiamo, una parola quando vorremmo star zitti, e taciamo quando vorremmo parlareโ€ฆ Non lasciamo neanche unโ€™occasione per amare Gesรน. Cosรฌ ci prepareremo con Lui ad entrare nella Pasqua come alle nozze dellโ€™Agnello, puro profumo dโ€™amore per salvare ogni uomo.

Qui il commento completo

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 12, 1-11
Dal Vangelo secondo Giovanni

Sei giorni prima della Pasqua, Gesรน andรฒ a Betร nia, dove si trovava Lร zzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lร zzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesรน, poi li asciugรฒ con i suoi capelli, e tutta la casa si riempรฌ dellโ€™aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariรฒta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: ยซPerchรฉ non si รจ venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?ยป. Disse questo non perchรฉ gli importasse dei poveri, ma perchรฉ era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesรน allora disse: ยซLasciala fare, perchรฉ ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete meยป.
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava lร  e accorse, non solo per Gesรน, ma anche per vedere Lร zzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lร zzaro, perchรฉ molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesรน.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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