Ci viene così naturale arrabbiarci interiormente verso chi ci fa male. Sembra naturale sentire odio… E mettere in atto strategie di odio. Ma tutto ciò naturale non è, anzi, è dannoso per la nostra natura.
L’ira, la rabbia e l’odio non fanno altro che avvelenarci, spegnerci dentro e fuori, risucchiare la nostra attenzione e le nostre risorse migliori. L’odio, a ben vedere, agisce contro la nostra natura. E Gesù viene a rivelarci il perché. Viene a dirci che siamo fatti per amare, per avere il coraggio di perdonare.
Scopriamo così che i primi ad avere i benefici del perdono siamo noi. Sembra assurdo, finché uno non lo sperimenta concretamente e ne scopre la stupefacente concretezza. È difficile? Tantissimo!
Per questo siamo chiamati a rivolgerci al Padre, modello del perdono, fonte dell’amore.
Robert Cheaib (Fonte)
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 5, 43-48
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.