Vangelo del Giorno – 24 febbraio 2018 – don Luigi Maria Epicoco

“Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”.

C’è una cosa che è più difficile dell’amore? È l’amore ai nemici. Gesù lo chiede esplicitamente nel Vangelo di oggi disarmando tutti quei cristiani che credono di rendere culto a Dio impugnando armi di ogni genere. A volte sono le pietre delle parole usate male, a volte sono le armi delle lobby, a volte sono le logiche di esclusione che ci sentiamo autorizzati ad attuare per amore di verità.

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La verità è però che Gesù ci chiede di non scendere a patti con il male ma di amare il nemico. E amare è una faccenda seria che non può essere risolta con qualche parola biascicata nel chiuso delle nostre sacrestie verso un cielo di cui fondamentalmente non ci fidiamo. L’amore è sempre amore per la verità, ma è anche sempre amore per il volto di chi ho accanto, pur se non la pensa come me.

Io odio la parola tolleranza perché ha il sapore delle solitudini accostate che tendono a ignorarsi per quieto vivere. Non credo che il Vangelo ci inviti alla tolleranza ma anzi a una grande passione. La passione per il dialogo. La passione per l’uomo. La passione per il bene che vince i nemici.

La passione più grande, che è morire per chi si ama. Il vero miracolo non è semplicemente “dare la vita per i propri amici” ma scoprire gli amici seppelliti sotto la montagna di difetti e distanze di cui vediamo pieni i nostri nemici. Gesù tenta di spiegare ai propri discepoli che la logica dello specchio non è una logica cristiana.

La logica dello specchio è quella logica che ci fa essere tante persone diverse a seconda di chi ci troviamo davanti. Se uno è bravo noi siamo bravi. Se uno è furbo noi siamo furbi. Se uno ci ama noi lo amiamo.

Se uno ci odia noi lo odiamo. Ma la domanda nasce spontanea: chi siamo veramente noi? Ecco che cosa ci chiede Gesù: di essere sempre noi stessi al di là di chi c’abbiamo davanti.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 5, 43-48
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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