Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti
Il libro della Sapienza riporta alcuni passaggi del discorso in cui gli empi espongono la loro scelta esistenziale, caratterizzata dalla ricerca del piacere e dalla persecuzione del giusto. Una serie di espressioni descrive il loro proposito: ยซtendiamo insidie, vediamo, proviamo, mettiamolo alla prova, condanniamoloยป (I Lettura). La figura del giusto รจ delineata in tre atti fondamentali: la fedeltร alla legge (regola interiore e stile di vita), la figliolanza divina e la persecuzione. Gli empi, dunque, opprimono e mettono a dura prova la pazienza del giusto, ma egli, nonostante queste dure prove, rimane fedele e non si lascia scoraggiare.
Cosรฌ รจ stato per nostro Signore Gesรน. Gli hanno teso insidie, lo hanno odiato โ come lui stesso esclama โMi hanno odiato senza ragioneโ (Gv 15, 25) โ ma Lui รจ rimasto fedele e non si รจ lasciato scoraggiare.
Hanno teso insidie agli postoli โ โse hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voiโ (Gv 15, 20) โ e, anche loro non si sono scoraggiati e sono rimasti fedeli. Cosรฌ sarร anche per noi. Piรน siamo fedeli a Cristo piรน ci perseguiteranno. Piรน siamo fedeli alla Parola del Signore piรน ci odieranno e cercheranno di tenderci insidie. Piรน siamo coerenti col nostro credo piรน ci emargineranno. Le persecuzioni, lโodio, le insidie, lโemarginazione non devono scoraggiarci ma devono renderci lieti, pieni di gioia, la stessa gioia che provarono gli apostoli quando โse ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesรนโ (At 5, 41).
Chi decide e sceglie di seguire Gesรน, รจ chiamato a condividere il suo stesso stile di vita allโinsegna dellโumiltร e del servizio.
Nel Vangelo abbiamo ascoltato che non appena giunsero a Cafร rnao e furono in casa Gesรน chiese loro :ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Questa domanda che Gesรน fa agli apostoli รจ rivolta anche a noi. Gesรน ci dice oggi: โPerchรฉ mi seguite? Perchรฉ mi venite dietro? Perchรฉ siete cristiani? Quali sono le vostre intenzioni?โ.
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Gli apostoli, ci dice lโevangelista, ยซtacevanoยป. Perchรฉ rimasero ammutoliti? Perchรฉ โ continua Marco โ ยซPer la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grandeยป. Anche noi, di fronte a queste domande di Gesรน, come i Dodici, restiamo in silenzio. Anche noi, come gli apostoli, pensiamo alla grandezza, al potere, al prestigio, al successo, al comando. Quante volte siamo tentati di usare la religione per ottenere cose che la religione condanna? Quante volte cerchiamo di usare la fede per ciรฒ che la fede non vuole? Quante volte, attraverso la religione, vogliamo farci spazio in questa nostra societร ? Quante volte ci serviamo della religione per far carriera? Quante volte predichiamo lโamore fraterno, lโamore verso il prossimo e poi, con i nostri comportamenti, non cristiani, facciamo il contrario scandalizzando, in questo modo, i nostri fratelli?
Gesรน, per illustrare il servizio umile, abbraccia un bambino, identificandosi con esso. ยซSedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: โSe uno vuole essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servitore di tuttiโ. E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: โChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.
Gesรน, dunque, ci esorta a conformare i nostri comportamenti secondo i modelli del โservoโ e del โbambinoโ. Cristo Signore ci invita a diventare servitori di tutti senza pretese, accogliendolo nella persona dei suoi fratelli piรน piccoli, rinunciando ad essere considerati i migliori, i primi, i piรน grandi nelle nostre comunitร parrocchiali, nei nostri paesi, cittร , societร .
Gesรน contesta e condanna coloro che spendono la loro vita nel ricercare il prestigio; coloro che vogliono emergere ad ogni costo, molte volte calpestando, calunniando, diffamando, il fratello; coloro che danno sfogo di superbia, arroganza, presunzione, orgoglio. Dove cโรจ orgoglio e presunzione lรฌ cโรจ violenza. La vera sapienza, ci dice lโapostolo Giacomo, viene dallโalto, รจ dono di Dio, รจ genuina ed รจ legata alla pace. La radice ultima del male, causa delle divisioni nella comunitร , sta in un rapporto sbagliato con Dio. ยซDove cโรจ gelosia e spirito di contesa, cโรจ disordine e ogni sorta di cattive azioni. Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perchรฉ non chiedete; chiedete e non ottenete perchรฉ chiedete male, per soddisfare cioรจ le vostre passioniยป (II Lettura).
Attraverso questa pagina del Vangelo, Gesรน vuole dirci che la vera potenza, la vera grandezza รจ lโAmore, lโumiltร . Lui, il Verbo di Dio, che per opera dello Spirito Santo, si รจ degnato di incarnarsi nel seno della Vergine Maria facendosi uomo, รจ stato uguale a noi in tutto fuorchรฉ nel peccato. Il Re dellโuniverso รจ nato non in un palazzo ma in una stalla. Il Salvatore del mondo, dalla croce, ha perdonato coloro che lo avevano condannato. Non ha rimproverato, non ha castigato, ma ha perdonato. Ha dato la sua vita per tutti noi. Fino alla fine ha testimoniato il grande amore che Dio ha verso ciascuno di noi. Questa รจ la vera grandezza! Questa รจ la vera umiltร !
Lโumile non guarda nessuno dallโalto in basso. Cosรฌ fa Dio, cosรฌ fa Cristo, Dio fatto uomo. Quando Gesรน lava i piedi ai Dodici la sera del giovedรฌ santo, Egli guarda dal basso in alto; e proprio in quel momento ci dice di essere Dio. La lavanda dei piedi รจ una lezione di amore fraterno. Talvolta cerchiamo Dio in cose impensate. Non abbiamo capito niente! Dio lo troviamo nel prossimo, nei piccoli, negli indifesi, nei deboli, nei poveri, nei malati, in coloro che la societร rifiuta ed allontana. Lรฌ troviamo Dio.
Per questo Gesรน ci invita ad essere umili: per essere figli di Dio, per essere luce di Dio, per essere nellโamore di Dio.
Papa Francesco nellโEsortazione Apostolica Gaudete et exsultate scrive: ยซNon avere paura di lasciarti guidare dallo Spirito Santo. La santitร non ti rende meno umano, perchรฉ รจ lโincontro della tua debolezza con la forza della graziaยป (n. 34).
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XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Sap 2, 12.17-20; Sal.53; Gc 3,16 โ 4,3; Mc 9, 30-37
Il Figlio dellโuomo viene consegnatoโฆ
Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondo Marco
30Partiti di lร , attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโuomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. 32Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. 33Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. 34Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. 35Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servitore di tuttiยป. 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 23 โ 29 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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