Vangelo del giorno – 22 Novembre 2018 – don Lucio D’Abbraccio

Non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata

Ci troviamo di fronte ad una delle immagini più intense di Gesù: un uomo affaticato dal cammino compiuto fino a quel momento che, davanti alla Città Santa, piange. In queste lacrime è racchiusa tutta la passione che Dio ha per noi.

Se da un lato il pianto rivela il rifiuto da parte dell’uomo del suo messaggio d’amore – perché fin dalla creazione il Creatore ha donato la libertà alla sua creatura, libero quindi anche di rifiutare il suo appello alla conversione -, dall’altro fa trasparire tutta la fedeltà a Dio, nonostante l’infedeltà dell’uomo.

Dopo una lunga e tormentata storia di salvezza, fatta di continui rifiuti, il Padre, nella sua infinita misericordia, attraverso la sua parola definitiva, che è il Verbo fatto carne, continua a credere nella risposta accogliente dell’uomo.

Anche oggi siamo invitati a riconoscere e ad accogliere la visita del Messia che, come pastore buono, è disposto a correre fino alla perdita di fiato per poter recuperare anche l’ultima delle pecorelle smarrite.

Le parole che Gesù pronuncia su Gerusalemme non sono una condanna o una ripicca rispetto al rifiuto, ma la descrizione, in caratteri forti, delle conseguenze causate dal nostro stesso rifiuto.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 19, 41-44
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo:
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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