SOLO LโUMILIAZIONE, COME LA MANGIATOIA DI BETLEMME, PUOโ ACCOGLIERE GESUโ, LโOPERA PIUโ BELLA DI DIO CHE VUOL FARSI CARNE IN NOI
Nella Chiesa, grazie alla predicazione, apriamo gli occhi sulle cose grandi che Dio compie in noi. Immersi nella misericordia vediamo la nostra realtร senza paura. Cosรฌ, piรน piccoli ci scopriamo, piรน grandi contempliamo le opere dellโamore di Dio, che fanno della vita una lode.

Natale รจ umiltร . Eโ una Donna umile ebbra di gioia. Maria, immacolata sin dalla concezione, priva del veleno che ci distrugge la vita, la superbia che tiene Dio fuori dalla porta. Lโinganno che ci fa credere dโessere quel che non siamo, e dilapidare tutte le nostre energie per diventare quello che non saremo mai. Immaginare futuri impossibili, cambi di marcia, le ore cucite sui sogni bambini che rincorrono professioni e mestieri da fare quando si diventerร grandi. Grandi, sempre piรน grandi, in amore, al lavoro, nello sport, ovunque e sempre.
Anche quando non riusciamo, e il volto sโappesantisce di pensieri depressi, nellโacre malessere di chi non riesce a smaltire la sbornia dei sogni infranti, degli ideali spezzati, dei progetti falliti. Per questo Maria e Giuseppe per consegnare Gesรน al mondo non hanno trovato se non una misera stalla. Meglio cosรฌ, a Lui non si addice nessuna delle nostre torri di Babele lanciate in improbabili scalate alla divinitร . Lui รจ la Veritร , e cerca il vero. Cerca Maria, lo scrigno della Veritร . Dio โha guardatoโ alla sua โumiliazioneโ, la semplice veritร di una fanciulla vergine nella carne perchรฉ vergine nello spirito, nella mente e nel cuore. Maria, donna vera, la creatura pura che non teme e non ricusa dโesser creatura. Maria, autentica perchรฉ semplice nella quotidianitร dโuna vita sciolta nella volontร del Creatore.
Maria, e nullโaltro, perchรฉ questa รจ la verginitร alla quale tutti siamo chiamati. Maria, una fanciulla di Nazaret, e niente di diverso desiderato. In Lei รจ svelata lโimmagine di ciascuno di noi cosรฌ come dipinto nella mente di Dio, prima dโogni inalazione mortifera di superbia originale. Le sue viscere materne sono la grotta povera, spoglia, semplice e umile che si addice โ lโunica โ al Dio che si fa uomo. La sua umiliazione accoglie oggi ogni frammento divino che รจ in noi: il cuore, la mente, il corpo che ci sono donati per servire e che giacciono schiavi del tiranno che ci ha insegnato lโorgoglio con le parole della menzogna. Maria รจ lโeletta che ha riassunto in sรฉ ogni creatura perduta, immacolata per i macchiati, umile per i superbi, vera per i falsi. Guardando la sua umiliazione, gli occhi misericordiosi del Padre hanno fissato in Lei il suo primo progetto, un Figlio, una Figlia, e lโabbandono totale tra le braccia dellโamore. Dio ha guardato allโumiliazione di Maria come ha guardato il popolo gemente sotto il giogo del Faraone, come oggi fissa le sofferenze e le angosce di tutti noi scappati dallโovile della veritร .
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Sulla soglia di questo Natale, Maria ci insegna a gridare, ad aspettare, ad accogliere; specchiandoci in Lei scopriamo il vuoto che ci pervade, mentre ci aiuta a non averne paura, ad accettare quello che siamo, a lasciare ogni sogno e ogni desiderio alla volontร di Dio per noi, per schiuderci alla Grazia e allo stupore di fronte alle meraviglie della misericordia di Dio preparate per ciascuno di noi. Coraggio, di certo siamo lontanissimi da Maria, ma non temiamo! Coraggio allora, Maria ci accoglie ancora, nella Chiesa della quale รจ immagine.
In essa possiamo essere illuminati e vedere nei fatti e nelle persone che ci umiliano, anche negli errori e nei peccati lโumiliazione di Maria che, per il peccato originale abbiamo rifiutato. Solo nella comunitร cristiana incontriamo lo stesso sguardo di Dio che ha fissato la piccolezza di Maria: Lei lโaveva accolta naturalmente, essendo senza peccato; noi la possiamo accettare solo attraverso la debolezza e i peccati che ce la svelano. Ma sempre insieme a Maria, alla Chiesa nostra Madre, altrimenti lโumiliazione diventerebbe lโoccasione per commettere altri peccati.
Perchรฉ Maria, la nostra concreta comunitร cristiana, ci coccola con la misericordia, lโunica lente con cui si puรฒ scoprire la veritร senza sentirsi falliti e condannati. Anche โin noiโ, infatti, โDio ha compiuto, sta compiendo e compirร cose grandiโ, proprio nella routine della semplice vita di ogni giorno, quella da cui tutti credono di dover fuggire per poter essere felici. Piรน piccoli ci scopriremo, piรน grandi contempleremo le meraviglie del suo amore. Anche oggi Maria ci accoglie perchรฉ il suo grembo, dove impariamo ad ascoltare la Parola di Dio e non indurire il cuore come fece Lei, รจ il luogo benedetto dove, nutrendoci dei sacramenti e contemplando lโopera di Dio nelle tante Elisabetta โ i fratelli โ che Dio ha messo al nostro fianco, si gesta il Magnificat, il canto di lode che professa la fede adulta. La fede infatti, non รจ cosa di un giorno. Neanche del giorno Natale.
Lโannuncio dellโangelo che ascoltiamo nella predicazione, come quello che hanno ascoltato i pastori nella notte, mette in cammino, sempre. Va accolto e curato perchรฉ cresca nelle liturgie nella preghiera e nellโesperienza reale della comunione soprannaturale con i fratelli. Maria ci accompagna in questo cammino sul quale impariamo a vivere nellโumiltร , accogliendo come Lei lโopera di Dio nella nostra storia: proprio i fatti e le persone che sembrano frustrare progetti e desideri, sono i segni dellโamore geloso del Signore che โdisperde i pensieri superbiโ annidati nei nostri cuori, quelli che guardano con mormorazione la storia e con diffidenza il fratello.
Lui ci fa semplici โsvuotando le nostre maniโ piene di false ricchezze, che sono anche gli affetti morbosi che ci seccano la vita. E ci fa liberi nella veritร , โrovesciandoci dai troniโ del potere, dellโarroganza con cui vorremmo condurre la vita e dominare gli altri appropriandocene: al lavoro, a scuola, anche in famiglia dove non siamo capaci di fare mai un passo indietro, i nostri peccati sono lรฌ a testimoniarci che sul trono รจ seduto Cristo, e non noi. Alla sua Croce, infatti, ci conduce la sapienza della Chiesa; ai suoi piedi ci attende Maria per adottarci di nuovo, ogni giorno; per abbracciarci come abbracciรฒ Elisabetta, e cosรฌ unirci alla sua lode, il โmagnificatโ che annuncia lโesistenza e lโamore di Dio in mezzo al mondo che non ha posto per Lui e lo bestemmia, lโesultanza crocifissa dei cristiani offerta a tutti come una tavola di salvezza nel mare in tempesta delle disillusioni e dei peccati.