A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha
Nel Vangelo di Luca altre volte, oltre al brano odierno che la Liturgia della Parola ci propone, si parla della venuta del Regno, sottolineando la condizione presente. Questo dà la possibilità di vedere come la vita presente è il mezzo attraverso il quale possiamo raggiungere il Regno, che è la meta finale.
Ecco allora che la parabola dei talenti (delle monete, nella nuova traduzione) che Gesù racconta ai suoi, ci indica la via da seguire, per dirigerci correttamente verso il Regno. Il far fruttificare ciò che è stato donato ad alcuni servi è l’ingrediente per poter vivere il presente.
Tutta la nostra vita terrena è il tempo e il luogo della manifestazione del Regno, nel quale poi un giorno entreremo definitivamente, per questo non va disprezzata, perché è l’orizzonte nel quale possiamo far fruttificare i doni ricevuti, a servizio dei fratelli.
La paura della fine ci spinge a tentare di trovare una risposta al “quando” essa arriverà. Invece, siamo chiamati a vivere il presente come l’opportunità che ci è donata per poter giungere alla meta finale del cammino.
Sarebbe un errore non approfittarne come ha fatto l’ultimo servo che, per paura, non ha fatto fruttare la moneta che il padrone gli aveva dato. Dipende soltanto da noi far sì che i doni ricevuti si moltiplichino per la gloria di Dio, per la nostra santificazione e per il bene dei fratelli perché «A chi ha, sarà dato; invece, a chi on ha, sarà tolto anche quello che ha».
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 12,46-50
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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