Vangelo del giorno โ€“ 21 maggio 2017 โ€“ don Antonello Iapicca

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UNITI INTIMAMENTE A CRISTO NELLA CHIESA PER MEZZO DEL SUO SPIRITO VIVIAMO SULLA TERRA UN ANTICIPO DEL CIELO PER ANNUNCIARLO AL MONDO

VI Domenica del Tempo di Pasqua. Anno A

La notizia piรน bella che potremmo ricevere: non saremo mai orfani. Accada quel che accada. Eโ€™ lโ€™opera del Signore, il trofeo conquistato entrando vittorioso nel Cielo. Tutta la vita di Gesรน, il suo cuore, la sua mente, le sue forze sono per noi, il suo Spirito effuso nei nostri cuori fa di noi Cristo stesso, ci unisce a Lui al punto di essere trasformati in Lui.

Forse non comprendiamo la portata di questa notizia che il Vangelo di questa domenica ci annuncia: โ€œโ€ฆ brillando a noi lโ€™Unigenito, siamo trasformati nel Verbo stesso che tutto vivificaโ€ (San Cirillo di Alessandria). Probabilmente sino ad ora abbiamo visto e sperimentato accanto a noi la presenza e lโ€™opera del Signore. Ha โ€œdimorato presso di noiโ€, nei nostri genitori, nei fratelli della comunitร , nei santi, in tanti testimoni che ci hanno preceduto o che vivono accanto a noi.

Noi stessi abbiamo fatto lโ€™esperienza di poter perdonare lโ€™imperdonabile, di rinunciare ai beni materiali, di aprirci alla vita vivendo una sessualitร  matrimoniale nella volontร  di Dio. Abbiamo gustato la bellezze di un fidanzamento casto, la pace di poter rinunciare alla nostra volontร  per compiere quella di Gesรน. Ma forse ci troviamo angosciati, quanto sperimentato non ha colmato le nostre aspettative, ci manca qualcosa.

Come quando un figlio gioisce della presenza rassicurante di suo padre, ne apprende le movenze, ne assorbe i criteri, sperimenta la sua forza superando con lui le prove della vita; ma, alla sua morte, si sente orfano, a fatica cerca nei ricordi la gioia perduta, quello che ha ricevuto รจ sรฌ suo patrimonio, ma inciampa nella sua natura, si ritrova debole e incapace di vivere al sicuro come prima.

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E cosรฌ รจ di ogni relazione, anche dello stesso matrimonio, che unisce gli sposi piรน di ogni altro rapporto, in una sola carne. Ma anche nel matrimonio piรน riuscito, si sperimenta la precarietร , la transitorietร , lโ€™intermittenza dellโ€™amore, della condivisione.

Vi sono momenti nei quali, anche se lโ€™amore dellโ€™altro aiuta e dร  forza, anche se chi ci รจ accanto partecipa con tutto se stesso alle nostre vicende, dobbiamo fare da soli, e ci sentiamo persi: il ricordo di nostro padre, lโ€™intima vicinanza dei figli, il mistero sacramentale che ci lega al nostro coniuge, tutto ciรฒ non ha potere in noi, questa malattia รจ cosa mia, questo dolore lancinante, la paura della morte, lโ€™umiliazione ricevuta sul lavoro, lโ€™invidia patita, la tentazione di peccare, forte, acuta, magari travestita di giustizia.

Ci sono momenti in cui sperimentiamo la necessitร  di avere in noi una fonte che non si esaurisca allโ€™apparire del punto critico, dellโ€™istante in cui รจ necessario un supplemento di amore, una forza soprannaturale per entrare nella storia di dolore e di morte che ci presenta la vita.

Sono i momenti in cui sperimentiamo di essere โ€œorfaniโ€, e non ci basta sapere e vivere la prossimitร  del Signore, abbiamo bisogno di piรน. Ed รจ ciรฒ che ritroviamo al fondo di noi, quando per esempio siamo innamorati e non vorremmo staccarci dallโ€™amata, e anche lโ€™accompagnarla a casa ci procura pena, e vorremmo prolungare il tempo con lei allโ€™infinito, e desidereremmo abbattere ogni distanza ed essere in lei, e lei in noi, e perdersi in questo amore.

Molto di piรน tra due sposi, quando non ci si capisce e si comincia a litigare per affermare se stessi รจ vero, ma vi รจ qualcosa di piรน, lโ€™anelito a superare le incomprensioni, a distruggere le barriere dellโ€™alteritร , ad amare davvero, ad essere uniti nel pensiero che orienta le scelte, nei criteri per educare i figli, ad essere pienamente quello che il sacramento afferma e vuol realizzare.

E ci scontriamo con i limiti della carne, la moglie non puรฒ permanere nel marito, come egli non puรฒ dimorare per sempre nella moglie. Per il sacramento questo si realizza misteriosamente, e le fedi che i coniugi portano al dito ovunque vadano ne sono il segno. La forza del Signore li conduce a perdonarsi, a ricominciare, a rinnegare se stessi per amore.

Ma รจ tutto dentro i limiti di questa carne che descrive un perimetro reale. La moglie non puรฒ vivere la malattia del marito, ne puรฒ essere solo partecipe, magari sino in fondo, sino a provarne gli stessi dolori, ma non รจ la sua malattia. Cosรฌ come non puรฒ proteggere il figlio dagli errori, dalle malattie, dai peccati.

Per tutto questo, oggi Gesรน ci annuncia qualcosa di grande, il compimento di ogni nostro desiderio, di quelli che appaiono nel matrimonio, nel fidanzamento, nellโ€™amicizia, in tutto. Il Signore รจ lโ€™unico che non si ferma ad essere โ€œpresso di noiโ€, ma viene a โ€œdimorare in noiโ€, per sempre.

Eโ€™ lโ€™unico che si fa mangiare, che diviene cellule delle nostre cellule, ed irrora la nostra mente del suo stesso sangue, dร  forza alle nostre mani, ci apre gli occhi, ci insegna ad ascoltare, ci dร  tutto di se stesso.

Non siamo โ€œorfaniโ€ allora, siamo figli dello stesso suo Padre, per sempre. Tutto di Lui รจ nostro come tutto di noi รจ ormai suo. La nostra vita diviene cosรฌ come un tabernacolo, colma della santitร , della dignitร , della bellezza di Cristo.

Ovunque andiamo, qualunque cosa facciamo, Egli dimora in noi attraverso lo Spirito Consolatore, il soffio della vita di Dio โ€“ del Padre e del Figlio โ€“ che ci con-sola, sta-con-chi รจ solo: lo Spirito Santo che รจ disceso sulla Vergine Maria generando in Lei la carne umana del Signore viene in soccorso alla nostra debolezza, colma la nostra solitudine, quella piรน profonda che sperimentiamo nei momenti piรน difficili, nei Getsemani e sulla Croce che ci attendono ogni giorno: perchรฉ โ€œSono stato crocifisso con Cristo e non sono piรน io che vivo, ma Cristo vive in meโ€.

โ€œIn quel giornoโ€, il giorno della Pasqua, oggi, โ€œnoi sapremo che io sono nel Padre e voi in me e io in voiโ€; come? Passeggiando con la fidanzata รจ lo Spirito Santo che ci con-sola, che ci unisce โ€œnelโ€ Figlio e con Lui โ€œnel Padreโ€, affinchรฉ non esigiamo consolazione dallโ€™ affetto e dalla carne di lei; รจ il Consolatore che dร  senso alla nostra giornata di lavoro, perchรฉ tutto รจ vissuto โ€œnellaโ€ Trinitร , aiutandoci a prendere su di noi le mansioni piรน umili perchรฉ sono frammenti di vita eterna, a non rifiutare lโ€™umiliazione, e a non cercare consolazione in alienazioni che finiscono col ferirci.

Eโ€™ lo Spirito di Gesรน, il suo respiro in noi che ci fa โ€œvivi perchรฉ Lui รจ vivoโ€ oltre ogni morte e peccato, che ci schiude gli occhi del cuore e della mente per vederlo incarnato laddove โ€œil mondo non lo puรฒ vedereโ€: nella moglie, nel marito, nella suocera, nei figli, nei colleghi, in ogni evento, anche quando tutto e tutti sembrano volgersi contro di noi, come nemici.

Eโ€™ lo Spirito Santo che ci dona la vita stessa di Cristo, quella che ha amato anche i nemici, che ha vinto il peccato e la morte, che ci fa โ€œvivere in Lui e come Lui nel Padreโ€, e guardare tutto con gli stessi suoi occhi. Eโ€™ lo Spirito Santo che ci fa discernere lโ€™opera di Dio per rigettare quella del demonio, e cosรฌ custodire la Pace autentica.

โ€œNon siamo e non saremo mai orfaniโ€, perchรฉ lโ€™amore con il quale il Signore ci ama si traduce nella sua preghiera costante che ci ottiene, istante dopo istante, il dono del Paraclito: in greco la parola significa ad-vocatus, chiamato -presso. Esso designava lโ€™avvocato, colui che assiste e soccorre nel processo per difendere contro lโ€™accusatore. E Satana significa proprio accusatore.

Lo Spirito Santo รจ chiamato presso di noi, anche oggi, in questo istante, e in ogni secondo della nostra vita, per difenderci, per โ€œricordarci e annunciarci la Veritร โ€, che siamo figli di Dio nel Figlio Gesรน. Di fronte alle accuse di infedeltร , di ipocrisia, di incostanza, di fronte al disprezzo di noi stessi verso cui ci spinge lโ€™accusatore, il Paraclito ci con-sola, ci colma dellโ€™amore del Signore, โ€œcompie in noi ogni comandamento, lo custodisce e lo accoglieโ€ sprigionando in noi lโ€™amore a Cristo.

Sรฌ, รจ lo Spirito Santo lโ€™amore con il quale amiamo il Signore, lo stesso amore che unisce il Padre ed il Figlio, e ci fa intimi della loro intimitร . Nello Spirito Santo siamo โ€œdimora di Dioโ€, e la nostra vita, tutta, รจ trasformata in una cattedrale meravigliosa dove ogni uomo puรฒ riconoscere la presenza amorevole e misericordiosa di Dio.

Perchรฉ โ€œnulla รจ impossibile a Dioโ€: non lo รจ stato nella vita della Vergine Maria, non lo รจ nella Chiesa e nei santi, quelli conosciuti e quelli sconosciuti. Nulla รจ impossibile a Dio in questa nostra vita concreta di oggi e di domani, quando laviamo i piatti, quando parliamo, quando il portafoglio รจ vuoto e non sappiamo come andare avanti, quando ci stiamo per unire a nostra moglie e tremiamo nellโ€™aprirci alla vita, quando ci svegliamo e quando ci addormentiamo.

โ€œSempreโ€, perchรฉ Dio รจ in noi, dentro ogni nostra fibra, e lรฌ vi fa possibile lโ€™impossibile, โ€œmanifestandosiโ€ cosรฌ a noi molto concretamente, attirandoci nella vita celeste giร  qui su questa terra, per vivere nellโ€™amore che supera la carne e ci fa donare senza riserve.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 maggio 2017 anche qui.

VI Domenica del Tempo di Pasqua

Gv 14, 15-21

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร  un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre, lo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร  in voi.

Non vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร  piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama. Chi ama me sarร  amato dal Padre mio e anchโ€™io lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiยป.

C: Parola del Signore.

A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 โ€“ 27 Maggio 2017
  • Tempo di Pasqua VI, Colore โ€“ Bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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