Il testo ed il commento al Vangelo del 21 dicembre 2015 โ Lc 1, 39-45, IV settimana del tempo di Avvento โ Anno I.
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- Colore liturgico: viola
- Le letture del giorno: Ct 2, 8-14; Sal 32; Lc 1, 39-45
Lc 1, 39-45
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarรฌa, salutรฒ Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโadempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoยป.
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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Avvento: un percorso di silenzio di Anselm Grรผn
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Commenti al Vangelo di Lc 1, 39-45
Commento di padre Ermes Ronchi
Un Vangelo di gioia e di donne. Santa Maria, gravida di Dio, incinta di luce, va in fretta, pesante di vita nuova e leggera di libertร , sui monti di Giuda.
Origene di Alessandria (III sec.) afferma che lโimmagine piรน vivida e bella del cristiano รจ quella di una donna incinta, che porta in sรฉ una nuova vita. E non occorre che parli, รจ evidente a tutti ciรฒ che accade: รจ viva di due vite, battono in lei due cuori. E non li puoi separare.
[ads2]Il cristiano passa nel mondo gravido di Dio, โferens Verbumโ (Origene) portando unโaltra vita dentro la sua vita, imparando a respirare con il respiro di Dio, a sentire con i sentimenti di Cristo, come se avesse due cuori, il suo e uno dal battito piรน forte, che non si spegnerร piรน. Ancora adesso Dio cerca madri, per incarnarsi.
Nellโincontro di Maria con Elisabetta, Dio viene mediato da persone, convocato dai loro abbracci e dai loro affetti, come se fosse, e lo รจ, un nostro familiare. Non cโรจ infinito quaggiรน lontano dalle relazioni umane.
In questa che รจ lโunica scena del Vangelo dove protagoniste sono solo donne, รจ inscritta lโarte del dialogo.
Il primo passo: Maria, entrata nella casa, salutรฒ Elisabetta. Entrare, varcare soglie, fare passi per andare incontro alle persone. Non restarsene al di fuori, ad aspettare che qualcosa accada ma diventare protagonisti, avvicinarsi, bussare, ricucire gli strappi e gli allontanamenti. E salutare tutti per via, subito, senza incertezze, per primi, facendo viaggiare parole di pace tra le persone. Bella lโetimologia di โsalutareโ: contiene, almeno in germe, una promessa di salute per le relazioni, di salvezza negli incontri.
Il secondo passo: benedire. Elisabettaโฆesclamรฒ: Benedetta tu fra le donne. Se ogni prima parola tra noi fosse come il saluto di chi arriva da lontano, pesante di vita, nostalgia, speranze; e la seconda fosse come quella di Elisabetta, che porta il โprimato della benedizioneโ. Dire a qualcuno โsei benedettoโ significa portare una benedizione dal cielo, salutare Dio in lui, vederlo allโopera, vedere il bene, la luce, il grano che germoglia, con uno sguardo di stupore, senza rivalitร , senza invidia. Se non impariamo a benedire, a dire bene, non saremo mai felici.
Il terzo passo allarga orizzonti: allora Maria disse: lโanima mia magnifica il Signore. Il dialogo con il cielo si apre con il โprimato del ringraziamentoโ. Per prima cosa Maria ringrazia: รจ grata perchรฉ amata. Lโamore quando accade ha sempre il senso del miracolo: ha sentito Dio venire come un fremito nel grembo, come un abbraccio con lโanziana, come la danza di gioia di un bimbo di sei mesi, e canta.
A Natale, anche noi come lei, grati perchรฉ amati, perchรฉ visitati dal miracolo.