Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato
Oggi siamo a casa di Simone il fariseo. Mentre Gesù sta a tavola, una prostituta gli si avvicina e «stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo».
La donna in Israele non godeva di alcuna considerazione. Non poteva prendere la parola nella sinagoga né partecipare alla vita pubblica e neppure testimoniare nei processi. Per tale motivo si comprende la reazione di Simone il quale disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Alla donna, però, non interessa nulla del giudizio degli altri, di essere rimproverata, fraintesa, accusata o cacciata. Ciò che le interessa è piangere ai piedi di Gesù.
Nemmeno Gesù ha timore del giudizio altrui tanto è vero che provoca tutti con la sua breve parabola che spiazza per la sua chiarezza.
Simone, il fariseo, ha già ricevuto molto: la fede dei padri, la conoscenza della legge, la capacità di viverla. Ma ne ha fatto un suo merito personale, anziché riconoscerlo un dono di Dio. Per questo si sente autorizzato a giudicare gli altri. Ma in questo modo non potrà sperimentare la misericordia di Dio. La donna che invece si riconosce peccatrice, fragile e bisognosa di perdono può ricevere questo dono straordinario di Gesù. La sua fede la salva, al di là di qualunque peccato abbia ferito la sua vita.
La consapevolezza che quella donna aveva del suo peccato corrispondeva al bisogno che aveva di essere perdonata. Gesù, dunque, ci invita a non crederci giusti o poco peccatori. Al contrario ci esorta ad aprire gli occhi sul nostro peccato e a sentire, come quella peccatrice, il bisogno di essere perdonati. Non possiamo considerarci migliori solo perché abbiamo sbagliato poco. Non possiamo e non dobbiamo giudicare gli altri. Come giustamente ha detto Papa Francesco “chi siamo noi per giudicare? Chi sono io per giudicare?”. Guardiamo la trave che è nel nostro occhio e non la pagliuzza che è nell’occhio del fratello. Tutti sbagliamo e tutti abbiamo bisogno della misericordia di Dio, del suo amore. Quella donna è stata perdonata perché ha molto amato. L’amore, infatti, cancella i peccati e cambia la vita.
Anche noi abbiamo bisogno di sentirci dire: «I tuoi peccati sono perdonati».
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 7, 36-50
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net