Vangelo del Giorno – 20 febbraio 2018 – don Luigi Maria Epicoco

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Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. (…)Voi dunque pregate cosรฌ: “Padre nostroโ€ฆโ€.

Il vangelo di oggi ci ricorda che il cuore di ogni vera preghiera non risiede tanto in ciรฒ che diciamo o che chiediamo. Dio sa giร , ma ci lascia chiedere perchรฉ quel chiedere serve a noi, a chiarire a noi, a scavare in noi. Ma la cosa piรน decisiva della preghiera รจ accorgersi.

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Ma accorgersi di cosa? Di un Padre, cioรจ di una relazione significativa e decisiva per la nostra vita. Per chi non ha fatto una buona esperienza di padre, forse questa parola puรฒ portare fuori strada. Ma Gesรน non vuole tanto che ci fissiamo su questa o quest’altra parola, ma vuole piรน che altro che ci accorgiamo del fatto che la preghiera serve a ricordarci un rapporto, una relazione, un legame.

E solo a partire da questo legame, da questa relazione, da questo rapporto che tutto il resto diventa possibile. Finchรฉ Dio esiste da una parte e la mia vita dall’altra allora la Sua esistenza non riempie di nessun significato la mia vita. Ma quando mi accorgo che Egli non solo esiste ma che mi ama, allora tutto cambia. Ogni vera preghiera rende visibile questo legame. E lรฌ troviamo tutta la forza “per spostare le montagne”.

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รˆ lรฌ che smettiamo di essere pagani e cominciamo a sentirci figli. Imparare a pregare fondamentalmente significa scoprire una relazione che ha il potere di purificare tutto il nostro immaginario sbagliato sulle relazioni. Gesรน insegna una โ€œpreghieraโ€, non una formula.

Cioรจ si prega il โ€œPadre nostroโ€ non quando semplicemente lo si ripete a memoria, ma quando si impara a credere e a mettere in pratica ciรฒ che ogni singola parola di questa preghiera dice. Ecco perchรฉ dovremmo quasi dire che le parole che Gesรน insegna sono parole da vivere prima ancora che da dire.

Esse rappresentano la mappa da seguire per trovare un tesoro nascosto. Ma la chiave di volta di questa avventura รจ nel perdono, perchรฉ perdonare รจ fare agli altri ciรฒ che noi chiediamo che Dio faccia a noi stessi.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซPregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate cosรฌ:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontร ,
come in cielo cosรฌ in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร  anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร  le vostre colpeยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.