La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai
Oggi la Chiesa fa memoria della festa dell’evangelista Luca, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Gli si attribuisce anche il ruolo di pittore della Madonna. Nel Vangelo, che porta il suo nome, abbiamo letto che Gesù dà le istruzioni per la missione dell’annuncio alla quale invia ben settantadue discepoli: «Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi». Gesù non sembra preoccupato di spiegare come fare perché la missione sia efficace, non gli interessano strategie per la riuscita e l’adesione di masse alla voce dei suoi primi inviati.
Il Signore Gesù intende dare uno stile e forse l’evangelista ha voluto raccogliere le parole più significative per lo stile del missionario cristiano. «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe». Innanzitutto la “messe” non appartiene ai missionari: oggi noi diremmo che i parrocchiani non sono del parroco, né i ragazzi del catechista o dell’animatore, né i fedeli sono del vescovo. Ma la messe è del suo padrone che è Dio. Questo ricorda ai missionari di ogni tempo e luogo che il vero artefice dell’evangelizzazione è sempre Dio e il suo Spirito agisce in coloro che si mettono docilmente al suo servizio. Il missionario, e qualunque testimone, è chiamato allora ad essere credibile, cioè trasparente con la sua vita, capace di lasciar trasparire dal profondo di sé il Signore di cui è annunciatore senza temere niente e nessuno: «Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi».
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 10, 1-9
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net